Salta al contenuto principale

Ricostruzione Ponte Morandi, l'iter sarà lungo e complicato

Inizia il lungo e complicato iter necessario a rendere il decreto legge destinato alla risoluzione del Ponte Mornadi pienamente operativo. Il testo dovrà essere approvato dalle Camere entro il 28 novembre, ma bisogna anche nominare il commissario straordinario, stabilire criteri e modalità di erogazione dei rimborsi e istituire l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, delle infrastrutture stradali e autostrada
Decreto Genova
Ufficialmente entrato in vigore dopo la firma del Capo dello Stato di venerdì scorso, il decreto legge steso per fronteggiare i danni derivanti dal crollo del ponte Morandi ha davanti a sé un iter ancora lungo e complicato. Prima della sua reale attuazione mancano infatti 27 provvedimenti ancora da varare e, entro il 28 novembre, il testo dovrà necessariamente essere approvato dalle Camere, pena la sua decadenza. Innanzitutto bisognerà nominare - la scadenza è per il 9 ottobre - il commissario straordinario per la ricostruzione del ponte, figura già individuata in Claudio Gemme. Successivamente ne andranno determinati il compenso, la struttura di supporto e l’indennità del dirigente della struttura, più i due subcommissari che eventualmente andranno ad affiancarlo. Altro discorso riguarda poi le risorse da destinare alla mobilità locale, con la Regione Liguria incaricata di ripartirle al fine di favorire il trasporto pubblico locale ed alleggerire la mobilità urbana di Genova. Entro la fine di novembre, sarà poi necessario stabilire le tipologie di spesa, i criteri e le modalità per l’erogazione dei 20 milioni stanziati per il solo 2018 a favore degli autotrasportatori, categoria cioè maggiormente penalizzata dal crollo. Al Ministero dell’interno e dell’Economia sta invece stabilire i criteri e le modalità per il rimborso al Comune di Genova del minor gettito a seguito degli sgravi previsti per i fabbricati sgomberarti nella zona colpita dal crollo del ponte, il cui termine massimo è fissato per il 31 dicembre 2018.
Il dl prevede inoltre l’istituzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, delle infrastrutture stradali e autostradali, per la quale si renderà necessaria la nomina di un direttore, di un comitato direttivo, di un revisore dei conti e, ovviamente, anche l’individuazione dei compensi da destinare a tali organi collegiali. Perchè questa si metta in funzione sarà inoltre necessario stabilirne lo Statuto e i regolamenti, più, infine, determinarne la data di piena operatività. 
Leggi altro su:
Aggiungi un commento