Dall'Inghilterra una moto elettrica con aerodinamica da record
La WMC250EV presenta un tunnel aerodinamico che copre l'intera lunghezza della moto, migliorando la penetrazione aerodinamica del 70% rispetto a una sportiva tradizionale e generando un carico cinque volte superiore sulla ruota posteriore. Il prossimo passo per il progetto è un tentativo di record: 200 miglia orarie su suolo britannico
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La prima creazione della nuova società di ricerca e sviluppo White Motorcycle Concepts, la WMC250EV, punta dichiaratamente sull'aerodinamica per migliorare le prestazioni, grazie a un tunnel aerodinamico che copre l'intera lunghezza della moto elettrica, dal frontale alla coda. Oltre a ridurre notevolmente l'area frontale del mezzo, questa soluzione riduce notevolmente il sollevamento della ruota anteriore.
Un sistema innovativo
Soprannominato V-Air, il complesso di condotti definisce sia la forma esterna che la distribuzione interna degli spazi. Realizzato in fibra di carbonio, il condotto supporta la carena: passa sopra un telaio inferiore in alluminio, dove sono alloggiate l'elettronica e le batterie agli ioni di litio. Progettato utilizzando la fluidodinamica computazionale, il design della moto promette una notevole riduzione: fino al 70% della resistenza rispetto a una Suzuki Hayabusa, un punto di riferimento del settore. “Abbiamo raggiunto un coefficiente di resistenza di 0,11 – spiega Robert White, fondatore di WMC-. Abbiamo un carico sulla ruota posteriore paragonabile a una superbike da gara e cinque volte più carico sulla gomma anteriore rispetto alla stessa moto. In generale, una moto è più leggera ad alta velocità che da ferma, perché tende a impennarsi e a creare portanza. Qui abbiamo una moto che ha il 70% in meno di resistenza, carico equivalente sulla ruota posteriore e cinque volte più carico sulla ruota anteriore”.
Niente di estremo
Mentre le moto da record spesso ottengono una riduzione della resistenza e dell'area frontale abbassando il pilota, l'altezza sella della WMC250EV è all'incirca la stessa di una sportiva convenzionale. "È la stessa di una Yamaha R6 - ha ribadito White-. Vogliamo un mezzo che consenta un utilizzo quotidiano, e non una moto da record".
Caratteristiche tecniche
Attualmente la WMC250EV utilizza due motori da 20kW sulla ruota anteriore abbinati a una coppia di motori da 30kW nella parte posteriore. Si tratta di un totale di 100 kW, o 134 CV, ma con lo sviluppo del progetto è probabile che la potenza aumenti. Al reparto sospensioni troviamo un forcellone a entrambe le estremità. La parte anteriore ha un sistema di sterzo in stile Bimota Tesi.
All'inseguimento del record
Il prossimo passo per il progetto è un tentativo di record velocità britannico, che dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno e puntare alle 200 miglia orarie, qualcosa che il team crede sia possibile con l'attuale configurazione del motore e della batteria.
Un sistema innovativo
Soprannominato V-Air, il complesso di condotti definisce sia la forma esterna che la distribuzione interna degli spazi. Realizzato in fibra di carbonio, il condotto supporta la carena: passa sopra un telaio inferiore in alluminio, dove sono alloggiate l'elettronica e le batterie agli ioni di litio. Progettato utilizzando la fluidodinamica computazionale, il design della moto promette una notevole riduzione: fino al 70% della resistenza rispetto a una Suzuki Hayabusa, un punto di riferimento del settore. “Abbiamo raggiunto un coefficiente di resistenza di 0,11 – spiega Robert White, fondatore di WMC-. Abbiamo un carico sulla ruota posteriore paragonabile a una superbike da gara e cinque volte più carico sulla gomma anteriore rispetto alla stessa moto. In generale, una moto è più leggera ad alta velocità che da ferma, perché tende a impennarsi e a creare portanza. Qui abbiamo una moto che ha il 70% in meno di resistenza, carico equivalente sulla ruota posteriore e cinque volte più carico sulla ruota anteriore”.
Niente di estremo
Mentre le moto da record spesso ottengono una riduzione della resistenza e dell'area frontale abbassando il pilota, l'altezza sella della WMC250EV è all'incirca la stessa di una sportiva convenzionale. "È la stessa di una Yamaha R6 - ha ribadito White-. Vogliamo un mezzo che consenta un utilizzo quotidiano, e non una moto da record".
Caratteristiche tecniche
Attualmente la WMC250EV utilizza due motori da 20kW sulla ruota anteriore abbinati a una coppia di motori da 30kW nella parte posteriore. Si tratta di un totale di 100 kW, o 134 CV, ma con lo sviluppo del progetto è probabile che la potenza aumenti. Al reparto sospensioni troviamo un forcellone a entrambe le estremità. La parte anteriore ha un sistema di sterzo in stile Bimota Tesi.
All'inseguimento del record
Il prossimo passo per il progetto è un tentativo di record velocità britannico, che dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno e puntare alle 200 miglia orarie, qualcosa che il team crede sia possibile con l'attuale configurazione del motore e della batteria.
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