Dakar 2020, tappa 2: vittoria a sorpresa di Ross Branch
Il miglior rookie del 2019 Ross Branch su KTM centra la sua prima vittoria di tappa alla Dakar e si prende anche la classifica generale davanti a Sam Sunderland su KTM e Pablo Quintanilla su Husqvarna
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Branch festivo
È un pilota del Botswana il vincitore della seconda tappa della Dakar 2020, partita ieri in Arabia Saudita che, dopo 12 tappe, si concluderà il prossimo 17 gennaio. Nel suo Paese Ross Branch è un punto di riferimento sia nel motocross che nel rally raid, avendo conquistato diversi titoli in entrambe le discipline fino a quando l’anno scorso è arrivato per lui il momento di fare il grande salto e correre la Dakar. E Branch ha tratto il meglio da quella prima esperienza superando di gran lunga il suo obiettivo di raggiungere la top 20 con un 13º posto assoluto e la soddisfazione di essere ricordato come il miglior debuttante del 2019.
Per migliorare in questa disciplina l’esperienza è indispensabile, e Branch sta dimostrando di aver imparato molto gareggiando a fianco dei migliori piloti nei rally di Merzouga e Marocco. Oggi, durante la tappa Al Wajh-Neom – con 26 chilometri di liaison e una speciale di 367 descritta come “tecnicamente accessibile ma difficile nella navigazione”, nonché corrispondente alla prima parte della Super Marathon che limita gli élite rider a soli dieci minuti di manutenzione a fine giornata – il pilota del Botswana ha raccolto i primi frutti del suo lavoro, terminando con il miglior tempo e prendendosi anche la leadership della generale.
La tappa odierna è stata aperta da Toby Price, vincitore di ieri e campione in carica, seguito da Ricky Brabec su Honda; l’australiano, tuttavia, ha avuto difficoltà a trovare la strada e i due protagonisti di ieri hanno perso molto terreno nei primi chilometri, vedendosi rubare la scena da Joan Barreda che, con il passo sostenuto per cui è famoso, ha imposto il ritmo seguito da Branch fino al chilometro 159, quando lo spagnolo della Honda si è visto superare dal botswanese che ha poi tagliato il traguardo con un vantaggio di 1’24’’ nei confronti della KTM di Sam Sunderland, e 2’21’’ rispetto a Pablo Quintanilla su Husqvarna. Il britannico, che inizialmente pareva essere il nuovo leader della classifica generale, ha approfittato degli errori commessi dai compagni di squadra Matthias Walkner e Toby Price, oggi rispettivamente 9º e 11º, e di Ricky Brabec, secondo miglio tempo di ieri ma solo 10º nella tappa odierna.
Brutte notizie per Yamaha, che in questa primissima fase della Dakar 2020 non ha saputo imporsi; dopo il 10º posto di Adrien Van Beveren nello stage di apertura, al momento il francese deve ancora uscire dalla speciale e Xavier de Soultrait non è andato oltre la 6ª posizione, risultando solo 9º nella generale.
Giornata difficile anche per Laia Sanz: la spagnola, quest’anno è passata alla Gas Gas, è caduta nella prima parte del tratto selettivo perdendo una ventina di minuti. Buona, invece, la gara degli italiani, con Maurizio Gerini migliore degli azzurri, oggi 23º, seguito in 28ª posizione da Jacopo Cerutti. I due piloti Husqvarna occupano al momento la 27º e 50ª posizione assoluta.
Classifica generale dopo la 2ª tappa: 1. Branch (KTM) 3.39’10”- 2. Sunderland (KTM) +1'24" - 3. Quintanilla (Husqvarna) +2'21" - 4. K. Benavides (Honda) +3'40" - 5. L. Benavides (KTM) +3'44" - 6. Barreda (Honda) +4'57" - 7. Cornejo (Honda) +4'58" - 8. Walkner (KTM) +5'59" - 9. de Soultrait (Yamaha) +6'08" - 10. Short (Husqvarna) +7'00"
È un pilota del Botswana il vincitore della seconda tappa della Dakar 2020, partita ieri in Arabia Saudita che, dopo 12 tappe, si concluderà il prossimo 17 gennaio. Nel suo Paese Ross Branch è un punto di riferimento sia nel motocross che nel rally raid, avendo conquistato diversi titoli in entrambe le discipline fino a quando l’anno scorso è arrivato per lui il momento di fare il grande salto e correre la Dakar. E Branch ha tratto il meglio da quella prima esperienza superando di gran lunga il suo obiettivo di raggiungere la top 20 con un 13º posto assoluto e la soddisfazione di essere ricordato come il miglior debuttante del 2019.
Per migliorare in questa disciplina l’esperienza è indispensabile, e Branch sta dimostrando di aver imparato molto gareggiando a fianco dei migliori piloti nei rally di Merzouga e Marocco. Oggi, durante la tappa Al Wajh-Neom – con 26 chilometri di liaison e una speciale di 367 descritta come “tecnicamente accessibile ma difficile nella navigazione”, nonché corrispondente alla prima parte della Super Marathon che limita gli élite rider a soli dieci minuti di manutenzione a fine giornata – il pilota del Botswana ha raccolto i primi frutti del suo lavoro, terminando con il miglior tempo e prendendosi anche la leadership della generale.
La tappa odierna è stata aperta da Toby Price, vincitore di ieri e campione in carica, seguito da Ricky Brabec su Honda; l’australiano, tuttavia, ha avuto difficoltà a trovare la strada e i due protagonisti di ieri hanno perso molto terreno nei primi chilometri, vedendosi rubare la scena da Joan Barreda che, con il passo sostenuto per cui è famoso, ha imposto il ritmo seguito da Branch fino al chilometro 159, quando lo spagnolo della Honda si è visto superare dal botswanese che ha poi tagliato il traguardo con un vantaggio di 1’24’’ nei confronti della KTM di Sam Sunderland, e 2’21’’ rispetto a Pablo Quintanilla su Husqvarna. Il britannico, che inizialmente pareva essere il nuovo leader della classifica generale, ha approfittato degli errori commessi dai compagni di squadra Matthias Walkner e Toby Price, oggi rispettivamente 9º e 11º, e di Ricky Brabec, secondo miglio tempo di ieri ma solo 10º nella tappa odierna.
Brutte notizie per Yamaha, che in questa primissima fase della Dakar 2020 non ha saputo imporsi; dopo il 10º posto di Adrien Van Beveren nello stage di apertura, al momento il francese deve ancora uscire dalla speciale e Xavier de Soultrait non è andato oltre la 6ª posizione, risultando solo 9º nella generale.
Giornata difficile anche per Laia Sanz: la spagnola, quest’anno è passata alla Gas Gas, è caduta nella prima parte del tratto selettivo perdendo una ventina di minuti. Buona, invece, la gara degli italiani, con Maurizio Gerini migliore degli azzurri, oggi 23º, seguito in 28ª posizione da Jacopo Cerutti. I due piloti Husqvarna occupano al momento la 27º e 50ª posizione assoluta.
Classifica generale dopo la 2ª tappa: 1. Branch (KTM) 3.39’10”- 2. Sunderland (KTM) +1'24" - 3. Quintanilla (Husqvarna) +2'21" - 4. K. Benavides (Honda) +3'40" - 5. L. Benavides (KTM) +3'44" - 6. Barreda (Honda) +4'57" - 7. Cornejo (Honda) +4'58" - 8. Walkner (KTM) +5'59" - 9. de Soultrait (Yamaha) +6'08" - 10. Short (Husqvarna) +7'00"
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