Dakar 2019, 3ª tappa: vince de Soultrait, Barreda è fuori
Dopo due giorni molto positivi Joan Barreda è costretto a ritirarsi dalla Dakar 2019 e Xavier de Soultrait si prende la terza tappa. Pablo Quintanilla approfitta dell’uscita di scena del pilota Honda per salire il testa alla generale
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Pista
Tutto cambia
Questa volta ci speravamo davvero. Da come aveva iniziato il rally, Joan Barreda sembrava aver impostato una giusta strategia di gara, rinunciando alle gratificazioni immediate derivate dalle vittorie di tappa per procedere con più prudenza in vista dell'obiettivo più importante. Invece la terza tappa della Dakar 2019 ha giocato un brutto scherzo al pilota di punta della Honda che, a causa della fitta nebbia, non ha visto in tempo un burrone roccioso e ci è finito dentro. Nessuna conseguenza fisica, ma a rimetterci sono state le speranze di sollevare il trofeo il 17 gennaio, in quella che è stata la sua nona partecipazione in carriera.
Lo spagnolo è rimasto intrappolato al chilometro 143 e, dopo diversi tentativi, ha dovuto rinunciare a tirare fuori la moto dal dirupo e chiamare i soccorsi che, in elicottero, lo hanno trasportato al bivacco di San Juan de Marcona. "Sono molto deluso. Ero partito alla grande, mi sentivo forte, attaccando e raggiungendo i piloti davanti a me, quando sono arrivato in una zona in cui la nebbia era davvero fitta, con scarsissima visibilità. Per questo motivo ho imboccato la discesa sbagliata, una via estremamente scivolosa da cui mi è stato impossibile risalire. Ero bloccato, senza via d'uscita".
È la quarta volta che Joan Barreda abbandona la gara prima della fine. HRC ora deve contare soprattutto su Kevin Banavides, già 2º classificato nel 2018, che ieri ha chiuso con il 3º posto di giornata dietro a Pablo Quintanilla che, su Husqvarna, sta procedendo con costanza e senza scalpitare. Un approccio che sta dando i suoi frutti dal momento che il cileno, alla luce del ritiro di Barreda, ora guida comodamente la classifica generale provvisoria con un margine di 11’23’’ su Benavides.
Ma il miglior tempo della terza tappa San Juan de Marcona-Arequipa è stato di Xavier de Soultrait, che regala così la prima vittoria a Yamaha e si porta al 6º posto nella overall. Dietro al francese, a soli +00’15’’, ieri si è piazzato Quintanilla, mentre l’altra giapponese, guidata da Adrien Van Beveren ha chiuso al 4º posto, a +6’42’’ dal compagno di squadra. Per trovare la prima KTM, invece, bisogna arrivare al 5º posto, occupato da Sam Sunderland con +08’26 dal leader.
Dopo l’asportazione della milza a un mese dall’inizio della Dakar, migliorano le prestazioni di Paulo Gonçalves che, con +9’31’’, occupa la 6ª posizione di giornata, seguito da Stefan Svitko su KTM, il pilota Speedbrain Oriol Mena e Toby Price, 9º a +14’59’’. Dopo la KTM dell’australiano, chiude la top 10 Lorenzo Saltolino, che si conferma il migliore in gara tra i rookie.
Un terzo giorno problematico per il campione in carica Matthias Walkner su KTM, che ha pagato 23’15’’ per essere finito fuori traccia di oltre 4 chilometri, vedendosi di conseguenza retrocedere in 8ª posizione, alle spalle della Honda di Ricky Brabec, a sua volta messo in difficoltà dalla navigazione.
Molto bene Jacopo Cerutti che, portando la sua Husqvarna al 16º posto di giornata, guadagna posizioni anche nella generale, dove ora figura 18º. Cinque piazze sotto, ecco comparire Maurizio Gerini, ieri 21º, e in seguito gli altri piloti di cana nostra: MirKo Pavan 84º, Gabriele Minelli 111º, Mirco Miotto 120º e Nicola Dutta 123º.
La quarta tappa di oggi coincide con la prima parte della marathon, che porterà i piloti direttamente al giorno di riposo dopo due stage in cui dovranno fare a meno dell’assistenza e provvedere da soli alla manutenzione della moto e a eventuali problemi meccanici. Dopo 106 chilometri di trasferimento e una speciale cronometrata di 405 i concorrenti arriveranno al bivacco notturno a Moquegua.
Classifica generale dopo la 3ª tappa: 1. Quintanilla (Husqvarna) 8.34’28’’ - 2. Benavides (Honda) +11'23" - 3. Sunderland (KTM) +12'12" - 4. Van Beveren (Yamaha) +13'29" - 5. Price (KTM) +15'17" - 6. de Soultrait (Yamaha) +16'52" - 7. Brabec (Honda) +18'02" - 8. Walkner (KTM) +21'14" - 9. Gonçalves (Honda) +25'11" - 10. Short (Husqvarna) +29'15"
Questa volta ci speravamo davvero. Da come aveva iniziato il rally, Joan Barreda sembrava aver impostato una giusta strategia di gara, rinunciando alle gratificazioni immediate derivate dalle vittorie di tappa per procedere con più prudenza in vista dell'obiettivo più importante. Invece la terza tappa della Dakar 2019 ha giocato un brutto scherzo al pilota di punta della Honda che, a causa della fitta nebbia, non ha visto in tempo un burrone roccioso e ci è finito dentro. Nessuna conseguenza fisica, ma a rimetterci sono state le speranze di sollevare il trofeo il 17 gennaio, in quella che è stata la sua nona partecipazione in carriera.
Lo spagnolo è rimasto intrappolato al chilometro 143 e, dopo diversi tentativi, ha dovuto rinunciare a tirare fuori la moto dal dirupo e chiamare i soccorsi che, in elicottero, lo hanno trasportato al bivacco di San Juan de Marcona. "Sono molto deluso. Ero partito alla grande, mi sentivo forte, attaccando e raggiungendo i piloti davanti a me, quando sono arrivato in una zona in cui la nebbia era davvero fitta, con scarsissima visibilità. Per questo motivo ho imboccato la discesa sbagliata, una via estremamente scivolosa da cui mi è stato impossibile risalire. Ero bloccato, senza via d'uscita".
È la quarta volta che Joan Barreda abbandona la gara prima della fine. HRC ora deve contare soprattutto su Kevin Banavides, già 2º classificato nel 2018, che ieri ha chiuso con il 3º posto di giornata dietro a Pablo Quintanilla che, su Husqvarna, sta procedendo con costanza e senza scalpitare. Un approccio che sta dando i suoi frutti dal momento che il cileno, alla luce del ritiro di Barreda, ora guida comodamente la classifica generale provvisoria con un margine di 11’23’’ su Benavides.
Ma il miglior tempo della terza tappa San Juan de Marcona-Arequipa è stato di Xavier de Soultrait, che regala così la prima vittoria a Yamaha e si porta al 6º posto nella overall. Dietro al francese, a soli +00’15’’, ieri si è piazzato Quintanilla, mentre l’altra giapponese, guidata da Adrien Van Beveren ha chiuso al 4º posto, a +6’42’’ dal compagno di squadra. Per trovare la prima KTM, invece, bisogna arrivare al 5º posto, occupato da Sam Sunderland con +08’26 dal leader.
Dopo l’asportazione della milza a un mese dall’inizio della Dakar, migliorano le prestazioni di Paulo Gonçalves che, con +9’31’’, occupa la 6ª posizione di giornata, seguito da Stefan Svitko su KTM, il pilota Speedbrain Oriol Mena e Toby Price, 9º a +14’59’’. Dopo la KTM dell’australiano, chiude la top 10 Lorenzo Saltolino, che si conferma il migliore in gara tra i rookie.
Un terzo giorno problematico per il campione in carica Matthias Walkner su KTM, che ha pagato 23’15’’ per essere finito fuori traccia di oltre 4 chilometri, vedendosi di conseguenza retrocedere in 8ª posizione, alle spalle della Honda di Ricky Brabec, a sua volta messo in difficoltà dalla navigazione.
Molto bene Jacopo Cerutti che, portando la sua Husqvarna al 16º posto di giornata, guadagna posizioni anche nella generale, dove ora figura 18º. Cinque piazze sotto, ecco comparire Maurizio Gerini, ieri 21º, e in seguito gli altri piloti di cana nostra: MirKo Pavan 84º, Gabriele Minelli 111º, Mirco Miotto 120º e Nicola Dutta 123º.
La quarta tappa di oggi coincide con la prima parte della marathon, che porterà i piloti direttamente al giorno di riposo dopo due stage in cui dovranno fare a meno dell’assistenza e provvedere da soli alla manutenzione della moto e a eventuali problemi meccanici. Dopo 106 chilometri di trasferimento e una speciale cronometrata di 405 i concorrenti arriveranno al bivacco notturno a Moquegua.
Classifica generale dopo la 3ª tappa: 1. Quintanilla (Husqvarna) 8.34’28’’ - 2. Benavides (Honda) +11'23" - 3. Sunderland (KTM) +12'12" - 4. Van Beveren (Yamaha) +13'29" - 5. Price (KTM) +15'17" - 6. de Soultrait (Yamaha) +16'52" - 7. Brabec (Honda) +18'02" - 8. Walkner (KTM) +21'14" - 9. Gonçalves (Honda) +25'11" - 10. Short (Husqvarna) +29'15"
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