Dakar 2015, Coma: “Siamo tutti al limite”
Dakar news – Mancano sei tappe alla conclusione della gara e Marc Coma ieri è riuscito a dimezzare il ritardo dal leader Barreda, recuperando sei preziosi minuti. Marc ammette che la sfida con il connazionale è tiratissima e che le prossime sei tappe sono un'incognita
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"Che volo Barreda!"
La settima tappa è stata favorevole per Marc Coma, il suo più forte avversario e leader in classifica, Joan Barreda, è stato vittima di una caduta. Marc è riuscito così a recuperare ben sei minuti dei dodici che aveva di ritardo. L'alfiere della KTM ha commentato così il risultato della settima speciale: “Sono sempre motivato e con la voglia di lottare. La situazione non è cambiata e continua ad essere difficile, ci siamo solo avvicinati un po', ma rimangono davanti a noi sei giorni di gara, una vita intera. Quello di ieri è stato un giorno estremo perché con il passaggio delle auto il sabato e la pioggia, praticamente non si vedeva la pista perché era tutto rotto, con molto fango e l'acqua. Ero esattamente dietro a Joan Barreda prima che cadesse e ho visto l'incidente: all'uscita da un paese, subito dopo una zona veloce, Joan andava troppo veloce e l'ho visto volare in aria. Mi sono fermato per vedere se stava bene e poi ho proseguito senza prendere troppi rischi. Per la caduta e per come è rimasta la moto, Joan Barreda ha concluso bene la speciale. Era una caduta che lo avrebbe potuto mettere fuori gara. Siamo tutti al limite, anche io ho avuto una brutta caduta nella tappa precedente alla giornata di riposo”. Oggi la sfida riprende, chi sarà il vincitore di questo duello tutto spagnolo?
La settima tappa è stata favorevole per Marc Coma, il suo più forte avversario e leader in classifica, Joan Barreda, è stato vittima di una caduta. Marc è riuscito così a recuperare ben sei minuti dei dodici che aveva di ritardo. L'alfiere della KTM ha commentato così il risultato della settima speciale: “Sono sempre motivato e con la voglia di lottare. La situazione non è cambiata e continua ad essere difficile, ci siamo solo avvicinati un po', ma rimangono davanti a noi sei giorni di gara, una vita intera. Quello di ieri è stato un giorno estremo perché con il passaggio delle auto il sabato e la pioggia, praticamente non si vedeva la pista perché era tutto rotto, con molto fango e l'acqua. Ero esattamente dietro a Joan Barreda prima che cadesse e ho visto l'incidente: all'uscita da un paese, subito dopo una zona veloce, Joan andava troppo veloce e l'ho visto volare in aria. Mi sono fermato per vedere se stava bene e poi ho proseguito senza prendere troppi rischi. Per la caduta e per come è rimasta la moto, Joan Barreda ha concluso bene la speciale. Era una caduta che lo avrebbe potuto mettere fuori gara. Siamo tutti al limite, anche io ho avuto una brutta caduta nella tappa precedente alla giornata di riposo”. Oggi la sfida riprende, chi sarà il vincitore di questo duello tutto spagnolo?
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