Da Vespa a Scrambler con Butcher Garage
È una trasformazione radicale quella che coinvolto una Vespa PX 150 che è diventata una scrambler molto singolare: a operare il cambiamento sono stati i meccanici russi di Butcher Garage, specializzati proprio nelle customizzazioni estreme sugli scooter
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Fuoriserie
Scrambler molto particolare
Non manca certo l’immaginazione ai preparatori del Butcher Garage, specializzati negli scooter estremi, con sede a San Pietroburgo. Butcher Garage è gestito da tre amici - Alex, Mitya e Miha – ed è in attività da otto anni: insieme i tre riparano, preparano e mettono a punto scooter, facendo riferimento agli specialisti di ricambi per scooter tedeschi di SIP Scootershop. “Nel nostro Paese non possiamo andare in negozio e comprare tutto ciò che serve”, spiega Alex, “possiamo solo sognare cosa potremmo costruire se avessimo accesso all’intero catalogo SIP che nel laboratorio abbiamo ribattezzato ‘la Bibbia’”. SIP e Butcher hanno iniziato a contattarsi due anni fa per realizzare una special che potesse mostrare le abilità di entrambi i marchi. Proprio in quel periodo è tornata la moda delle scrambler. “Seguendo la moda nel mondo custom, quasi tutti i produttori di moto hanno presentato una scrambler all'EICMA di quell'anno”, ricorda Alex, “l'abbiamo colto l’occasione per sfruttare la tendenza e costruire una Vespa nello stesso stile”. “In quel periodo c'erano progetti personalizzati nati per le gare di cross country o nel deserto. Ma, a nostro avviso, avevano privilegiato la funzionalità a scapito dello stile. Abbiamo deciso di prendere un rischio e di combinare le qualità fuoristradistiche con il design urbano, per creare una moto in grado di fuggire dalla città”, aggiunge Alex. Detto fatto: Butcher Garage ha presa una Vespa PX150 a due tempi e ha provveduto a renderla irriconoscibile. La squadra ha preso le mosse direttamente dalle Desert Slide degli anni 60 e 70, e ha battezzato il progetto “Escape” con un riferimento al film di Steve McQueen del 1963. Tutto è iniziato con un serbatoio di un’Husqvarna degli anni 70, che sorprendentemente con un minimo sforzo s’incuneava nel telaio della Vespa. Per il telaio della PX 150 il team ha chiesto aiuto agli specialisti Metal DIY: gran parte del corpo monoscocca originale è stato rielaborato, e ora c'è anche un nuovo cannotto di sterzo. La forcella di una moto sportiva ora afferra una ruota da 12”, mentre le sospensioni posteriori sono state aggiornate con un paio di ammortizzatori SIP. La Vespa è stata poi sottoposta a una completa riconfigurazione dei freni, con l’adozione di pinze in alluminio fresato con pistoni maggiorati, dischi Galfer e tubi in treccia d’acciaio Spiegler. Il cambio a leva manuale è stato abbandonato per un controllo a pedale. I meccanici russi hanno pompato la Vespa il più possibile: SIP ha fornito un sistema di raffreddamento ad acqua Parmakit, con il radiatore nascosto nel corpo, insieme a una pompa Malossi. L'albero motore, il blocco valvole a lamelle, l'accensione, la frizione e l'albero di trasmissione sono stati tutti oggetto di aggiornamenti.
Non manca certo l’immaginazione ai preparatori del Butcher Garage, specializzati negli scooter estremi, con sede a San Pietroburgo. Butcher Garage è gestito da tre amici - Alex, Mitya e Miha – ed è in attività da otto anni: insieme i tre riparano, preparano e mettono a punto scooter, facendo riferimento agli specialisti di ricambi per scooter tedeschi di SIP Scootershop. “Nel nostro Paese non possiamo andare in negozio e comprare tutto ciò che serve”, spiega Alex, “possiamo solo sognare cosa potremmo costruire se avessimo accesso all’intero catalogo SIP che nel laboratorio abbiamo ribattezzato ‘la Bibbia’”. SIP e Butcher hanno iniziato a contattarsi due anni fa per realizzare una special che potesse mostrare le abilità di entrambi i marchi. Proprio in quel periodo è tornata la moda delle scrambler. “Seguendo la moda nel mondo custom, quasi tutti i produttori di moto hanno presentato una scrambler all'EICMA di quell'anno”, ricorda Alex, “l'abbiamo colto l’occasione per sfruttare la tendenza e costruire una Vespa nello stesso stile”. “In quel periodo c'erano progetti personalizzati nati per le gare di cross country o nel deserto. Ma, a nostro avviso, avevano privilegiato la funzionalità a scapito dello stile. Abbiamo deciso di prendere un rischio e di combinare le qualità fuoristradistiche con il design urbano, per creare una moto in grado di fuggire dalla città”, aggiunge Alex. Detto fatto: Butcher Garage ha presa una Vespa PX150 a due tempi e ha provveduto a renderla irriconoscibile. La squadra ha preso le mosse direttamente dalle Desert Slide degli anni 60 e 70, e ha battezzato il progetto “Escape” con un riferimento al film di Steve McQueen del 1963. Tutto è iniziato con un serbatoio di un’Husqvarna degli anni 70, che sorprendentemente con un minimo sforzo s’incuneava nel telaio della Vespa. Per il telaio della PX 150 il team ha chiesto aiuto agli specialisti Metal DIY: gran parte del corpo monoscocca originale è stato rielaborato, e ora c'è anche un nuovo cannotto di sterzo. La forcella di una moto sportiva ora afferra una ruota da 12”, mentre le sospensioni posteriori sono state aggiornate con un paio di ammortizzatori SIP. La Vespa è stata poi sottoposta a una completa riconfigurazione dei freni, con l’adozione di pinze in alluminio fresato con pistoni maggiorati, dischi Galfer e tubi in treccia d’acciaio Spiegler. Il cambio a leva manuale è stato abbandonato per un controllo a pedale. I meccanici russi hanno pompato la Vespa il più possibile: SIP ha fornito un sistema di raffreddamento ad acqua Parmakit, con il radiatore nascosto nel corpo, insieme a una pompa Malossi. L'albero motore, il blocco valvole a lamelle, l'accensione, la frizione e l'albero di trasmissione sono stati tutti oggetto di aggiornamenti.
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