Da Torino le e-bike Viola
Al debutto nel mondo elettrico con una fat bike, il piccolo produttore di Torino ha introdotto di recente altri quattro modelli pensati per la città, due sportive leggere e con batterie piccole per correre veloci e due pieghevoli economiche con cerchi da 16 e 20” per muoversi in combinazione con i mezzi pubblici. Molti gli accessori a richiesta
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Green Planet
In principio fu una fat
In un piccolo garage alle porte di Torino viene realizzata quasi per gioco nel 2010 una mountain bike artigianale. Il modello piace e gli ordini si moltiplicano fino a quando, nel 2016, i fondatori decidono di debuttare nel mondo delle bici a pedalata assistita con una fat bike pensata per divertirsi. Da allora i modelli elettrici di Viola Bike sono diventati cinque e puntano soprattutto alla mobilità urbana. L’e-bike originale è la FatOne (2.599 euro, foto qui sotto), una “grassa” ideata per escursioni sulla neve con la trazione assicurata dalle ruote di 26” con battistrada tassellati di 4,6” di larghezza. Il peso sarebbe limitato a 15 kg, grazie alla forcella in carbonio e a un telaio in alluminio leggero, anche se la massa dichiarata ci appare ottimistica. Per i freni la scelta è caduta su un sistema Tektro con dischi da 180 e 160 mm, mentre per il cambio si è optato per lo Sram X5 a 10 rapporti. Il kit è composto dal motore centrale Bafang con sensore di coppia e potenza modulabile su 5 livelli di assistenza e dalle batterie fissate sul tubo obliquo da 500 Wh. In opzione sono disponibili accumulatori con capacità di 680 (50 euro extra) e 816 Wh (120 euro), con quest’ultima che dovrebbe assicurare fino a 100 km di assistenza elettrica. Per chi vuole è proposta anche in versioni “fuorilegge” da usare su terreni privati con motori da 500, 750 o 1000 W.
Le pieghevoli City
Di impronta completamente diversa sono le City 16 (899 euro) e City 20 (999 euro), due pieghevoli con cerchi da 16" (foto qui sotto) e 20”. La più piccola pesa 15 kg, ha motore anteriore e batterie “nascoste” da 188 Wh (230 Wh con un supplemento di 50 euro) per pedalate elettriche fino a 50 km. Ha freni con dischi da 160 mm e cambio a 3 velocità, ma sensori di coppia (60 euro), luci (10 euro) e cavalletto (10 euro) sono a richiesta. La sorella maggiore ricalca l’impostazione elettrica del sistema con 5 livelli di assistenza, ma ha motore nel mozzo posteriore. Pesa poco più (17 kg), ha stesso impianto frenante, ma trasmissione con 7 rapporti. Tra gli extra a disposizione aggiunge le batterie da 252 Wh (60 euro), i parafanghi (10 euro l’uno) e i portapacchi (15 euro, anteriore o posteriore).
In un piccolo garage alle porte di Torino viene realizzata quasi per gioco nel 2010 una mountain bike artigianale. Il modello piace e gli ordini si moltiplicano fino a quando, nel 2016, i fondatori decidono di debuttare nel mondo delle bici a pedalata assistita con una fat bike pensata per divertirsi. Da allora i modelli elettrici di Viola Bike sono diventati cinque e puntano soprattutto alla mobilità urbana. L’e-bike originale è la FatOne (2.599 euro, foto qui sotto), una “grassa” ideata per escursioni sulla neve con la trazione assicurata dalle ruote di 26” con battistrada tassellati di 4,6” di larghezza. Il peso sarebbe limitato a 15 kg, grazie alla forcella in carbonio e a un telaio in alluminio leggero, anche se la massa dichiarata ci appare ottimistica. Per i freni la scelta è caduta su un sistema Tektro con dischi da 180 e 160 mm, mentre per il cambio si è optato per lo Sram X5 a 10 rapporti. Il kit è composto dal motore centrale Bafang con sensore di coppia e potenza modulabile su 5 livelli di assistenza e dalle batterie fissate sul tubo obliquo da 500 Wh. In opzione sono disponibili accumulatori con capacità di 680 (50 euro extra) e 816 Wh (120 euro), con quest’ultima che dovrebbe assicurare fino a 100 km di assistenza elettrica. Per chi vuole è proposta anche in versioni “fuorilegge” da usare su terreni privati con motori da 500, 750 o 1000 W.
Le pieghevoli City
Di impronta completamente diversa sono le City 16 (899 euro) e City 20 (999 euro), due pieghevoli con cerchi da 16" (foto qui sotto) e 20”. La più piccola pesa 15 kg, ha motore anteriore e batterie “nascoste” da 188 Wh (230 Wh con un supplemento di 50 euro) per pedalate elettriche fino a 50 km. Ha freni con dischi da 160 mm e cambio a 3 velocità, ma sensori di coppia (60 euro), luci (10 euro) e cavalletto (10 euro) sono a richiesta. La sorella maggiore ricalca l’impostazione elettrica del sistema con 5 livelli di assistenza, ma ha motore nel mozzo posteriore. Pesa poco più (17 kg), ha stesso impianto frenante, ma trasmissione con 7 rapporti. Tra gli extra a disposizione aggiunge le batterie da 252 Wh (60 euro), i parafanghi (10 euro l’uno) e i portapacchi (15 euro, anteriore o posteriore).
Urbane sprint
Le altre due e-bike della gamma Viola sono sempre pensate per spostamenti in città e puntano entrambe su peso leggero (14 kg) con l’integrazione di piccoli accumulatori nel tubo obliquo che le rendono indistinguibili a prima vista dai normali cicli. Per gli amanti del passato c’è la Vintage (1.899 euro, foto in alto e sotto), e-bike impreziosita da qualche dettaglio retrò come le tinte pastello e il sellino e le manopole in ecopelle. Per il resto è una moderna bici con cerchi da 28”, freni caliper e cambio a rapporto unico. Il motore è nel mozzo posteriore, gli accumulatori da 188 Wh (extra quelle da 230 Wh) per percorrenze fino a 70 km. Tra gli optional ci sono, tra l’altro, la forcella in carbonio (70 euro) e il Gps (180 euro). La Speed City (1.899 euro) diverge per il look più moderno, per i freni a disco da 160 mm e per il cambio a 7 velocità.
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