Cyclone RC 600: piccola sportiva cinese con grandi ali
Il marchio premium del Gruppo Zonsen è poco conosciuto in Occidente, ma in Cina fa faville e ha presentato tre modelli parecchio interessanti, su tutti si fa notare la sportivetta RC 600
Cyclone è il marchio premium del Gruppo Zonsen, in Europa non è molto conosciuto ma al CIMA, la grande esposizione motociclistica cinese che si è tenuta proprio questo mese, ha presentato alcune proposte che lo faranno ricordare. Moto nuove e dai caratteri estremi, roba che non passa inosservata.
RC 600: grandi ali, pochi CV
Quella che colpisce di più è la RC600 Centennial Edition, versione speciale di un modello che rispetta canoni tradizionali. Ma questa no: spicca per i profili aerodinamici, grandi ali che prendono tutta la parte anteriore ricalcando gli schemi delle MotoGP, e anzi esasperandoli. Una stravaganza che abbraccia vigorosamente le tendenze attuali anche se a dire la verità non ce ne sarebbe bisogno: gli effetti delle ali si avvertono soprattutto alle altissime velocità di moto che sfiorano i 300 cavalli, mentre la RC600 è spinta da un bicilindrico parallelo per il quale vengono dichiarati 58,3 CV a 8500 giri/minuto, con una coppia di 5,6 kgm a 6500 giri/minuto.
Considerata la potenza della Cyclone è ben difficile che queste ali servano realmente a qualcosa
Con tutta la buona volontà è difficile che possa raggiungere velocità tali da poter apprezzare l’effetto dei profili aerodinamici. Soprattutto su strade aperte alla normale circolazione. Resta comunque una moto interessante, 560 cm³ effettivi con due cilindri e distribuzione doppio albero a camme in testa a quattro valvole, un peso a vuoto di 186 kgm e un interasse di 1430 mm. Valori nella media della categoria. Monta una forcella a steli rovesciati e all’anteriore la frenata è assicurata da una pinza J. Juan a quattro pistoncini. Curiosamente la versione speciale arriverà prima di quella “base”, quest’ultima priva di ali, e per questo caratterizzato da una linea molto più gradevole.
Due custom molto diverse
Nello stesso stand erano esposte anche due bobber. Più spettacolare la Caesar (qui sopra), un concept nel quale la forcella telescopica è mascherata da una copertura che la fa somigliare a un trave, e l’ammortizzatore posteriore non si vede così da suggerire l’idea di un retrotreno hard tail. La moto ha la sella monoposto sospesa ed lo stesso motore della RC600, ma ci sono nuovi coperchi arrotondati che sottolineano l’ispirazione retrò, cerchi a raggi e uno spettacolare groviglio di tubi di scarico simili a cavatappi che però difficilmente potrebbe venire omologato, vista la mancanza di silenziatori.
Più realistico l'altro concept per il quale sono state già avviate le procedure di omologazione. Anche la AQS401 (qui sotto) è una bobber ma molto meno estrema.
Stile decisamente più convenzionale per la AQS401
È spinta da un motore bicilindrico parallelo di 401 cm³ accreditato di 44 CV, con trasmissione semi automatica a sei velocità. Le sospensioni mantengono la stessa ispirazione della Caesar: forcella telescopica “travestita” da sospensione a trave e ammortizzatore posteriore invisibile.
Va osservato che il marchio Cyclone non è tra i più diffusi nel mondo occidentale, ma è presente con altri nomi come il marchio CSC usato negli Stati Uniti. Dunque non è impossibile che le novità mostrate al CIMA arrivino anche da noi. Magari ne sapremo di più a EICMA.