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Coronavirus, blocchi e limitazioni a spostamenti e circolazione

Coronavirus, trasporti pubblici e privati, come funzionano blocchi e restrizioni. Nessun divieto alla circolazione: dalla zona di sicurezza si potrà entrare e uscire anche con la propria auto, ma  soltanto per comprovate esigenze lavorative o mediche. Controlli ai caselli, nelle stazioni e in aeroporto. Divieto assoluto di spostamento per chi già in quarantena. Nessuna limitazioni per le merci
Coronavirus, spostamenti
Emanato ma ancora in fase di aggiornamento, il nuovo decreto sul Coronavirus impone tra le altre cose più stretta limitazioni agli spostamenti in tutto il Paese, a seconda delle zone. I territorio più colpiti da tali limitazioni sono l’intera Lombardia e 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Salvo nuove disposizioni, fino al 3 aprile gli spostamenti saranno permessi solo con comprovati motivi di lavoro o salute. Divieto assoluto invece per i cittadini in quarantena, ai quali è vietato ogni spostamento, a prescindere dalla motivazione. Assolutamente da evitare inoltre tutti gli spostamenti per motivi di turismo.
Come specificato dallo stesso mit, i trasfrontalieri potranno pertanto entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati, specifica inoltre il Ministero, potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli. Chi viene fermato dovrà dimostrare di avere le necessità di effettuare lo spostamento e dunque un certificato medico se si tratta di esigenze sanitarie oppure una lettera del datore di lavoro o un documento comprovante l’esigenza lavorativa. I controlli saranno effettuati dalle forze dell’ordine tramite posti di blocco ai caselli autostradali e controlli all’interno degli aeroporti e delle stazioni. A tal proposito, va specificato, non sono previste limitazioni particolari per i trasporti urbani se non quella di mantenere il metro di distanza: i treni e gli aerei da e per le “zone arancioni” viaggiano regolarmente, ma chi dovesse usufruirne dovrà però giustificare il viaggio.

Nessuna limitazione invece per le merci, che potranno entrare e uscire dai territori senza alcuna restrizione in merito. Il discorso riguarda ovviamente anche il personale che conduce i mezzi di trasporto, che potrà transitare liberamente nei territori interessati - e spostarsi all'interno degli stessi - limitatamente però alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. Gli autisti - specifica il Mit -  non potranno scendere dai mezzi e dovranno al contempo essere muniti di dispositivi medici di protezione e prevenzione quali mascherine e guanti monouso. Se il carico/scarico dovesse però richiedere la discesa dal mezzo dovrà essere mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro). 
Come accennato, le linee guida di cui sopra non sono da considerarsi definitive: data la situazione, il testo - in costante aggiornamento - potrebbe subire variazioni. 
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