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Coronavirus, stop spostamenti fuori dal Comune di residenza

L'ultima disposizione governativa per arginare la diffusione del Coronavirus, limita ancora di più gli spostamenti, vietando quelli fuori dal Comune di residenza, a meno che non sia dimostrabile una comprovata necessità lavorativa o un grave motivo di salute
Niente più spostamenti
Se già prima l'utilizzo della moto (e gli spostamenti in genere) era strettamente contingentato, l'ultima disposizione governativa fissa un ulteriore giro di vite. Il Governo ha infatti vietato gli spostamenti con ogni mezzo da Comune a Comune a meno che non ci sia una comprovata esigenza lavorativa o un grave motivo di salute. Una decisione presa per arginare il "rischio esodo" di quei lavoratori le cui aziende hanno chiuso per via dell'ultimo decreto firmato ieri dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. L'ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto e Speranza e dalla Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, infatti, vieta tassativamente lo spostamento con mezzi pubblici e privati verso un comune diverso da quello in cui si ha la residenza. Restano valide le deroghe per "comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza" o per motivi di salute. La misura è già in vigore. A tal proposito sono stati intensificati i controlli sia in strada, sia nelle stazioni, a Milano ieri sera diverse persone sono già state controllate e fermate prima di salire su un treno diretto a Salerno. La richiesta di questa ulteriore restrizione è stato pretesa "a gran voce" da molti governatori del Sud che, per via delle chiusure aziendali, temevano un esodo incontrollato e, di fatto, un'ulteriore espansione dell'epidemia. In definitiva dunque, muoversi è ancora più difficile (oltre che sconsigliato).


 
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