Coronavirus, mercato due ruote: in Germania la crisi si sente meno
L’emergenza Covid-19 ha sferrato un duro colpo all’economia dell’intera Europa. Le vendite delle due ruote sono in calo in tutta l’Eurozona, ma tra i Paesi membri la Germania è quella che ha assorbito meglio il colpo. I meriti vanno agli ottimi numeri registrati a gennaio e febbraio e all'imponente manovra economica messa in atto
Image
Industria e finanza
Germania prima della classe
L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno sferrato al mercato europeo delle due ruote un colpo durissimo. Nel solo mese di marzo, le perdite in termini di venite sono state di oltre il 35% e le previsioni per i mesi a venire sono tutt’altro che buone. Come sempre accade, c’è però chi ha reagito peggio e chi meglio. Tra quest’ultimi, manco a dirlo, la Germania, l’unica in Europa in grado di arginare la profonda crisi . I numeri, d’altra parte, parlano chiaro: nel mese di marzo, il mercato tedesco delle due ruote ha perso il 19,8% contro, tanto per fare un esempio, il 66% registrato in Italia. Certo, anche i tedeschi dovranno rassegnarsi ad un 2020 negativo - le stime prevedono un totale di vendite vicino alle 165.000, cioè il 13,6% in meno e una ripresa che non inizierà prima del secondo trimestre 2021 - ma il mercato tedesco secondo le previsini sarà quello con le migliori prestazioni tra i Big 5 dell’Europa intera. Per quale motivo? È presto detto: seguendo il percorso positivo seguito negli ultimi anni, l'industria motociclistica tedesca ha iniziato il 2020 con un forte aumento a gennaio (+ 42% contro il +7,7% registrato in Italia) buoni risultati a febbraio (+3,7%) e una perdita a marzo, come abbiamo detto sopra, contenuta al -19,8%. In sintesi, il primo trimestre si è chiuso in Germania con 47.049 vendite ed un calo complessivo del 5,8%. In Italia, per continuare il paragone, la perdita del primo trimestre 2020 è stata invece del 24%…
A tutte questo, vanno poi sommate i vigorosi interventi economici messi in campo dalla Germania: a marzo, cioè dall'inizo vero e proprio dell'emergenza Covid-19, quasi mezzo milione di aziende tedesche hanno chiesto di far aderire i propri dipendenti a un programma di lavoro governativo a breve termine inteso a prevenire licenziamenti di massa e, per contrastare la ricaduta economica del Coronavirus, Berlino ha già intrapreso azioni “coraggiose”, prima fra tutte l’abbandono per esempio del suo fermo impegno a bilanci equilibrati. Attualmente, i fondi stanziati a sostegno della più grande economia dell’eurozona ammontano a circa 350 miliardi di euro, ovvero il 10% circa del PIL nazionale. Fondi che saranno spesi per salvare le imprese in difficoltà attraverso, anche, prestiti illimitati e nuove assunzioni. A onor del vero, va comunque specificato che, nonostante gli "ottimi" risultati di questo primo trimestre ed un andamento sempre negativo nell'ultimo decennio, le vendite complessive nel 2019 sono cresciute del 6,1%, ponendo la Germania al 25 ° posto nel mondo ma solo al quarto in Europa, dopo Francia, Italia e Spagna.
L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno sferrato al mercato europeo delle due ruote un colpo durissimo. Nel solo mese di marzo, le perdite in termini di venite sono state di oltre il 35% e le previsioni per i mesi a venire sono tutt’altro che buone. Come sempre accade, c’è però chi ha reagito peggio e chi meglio. Tra quest’ultimi, manco a dirlo, la Germania, l’unica in Europa in grado di arginare la profonda crisi . I numeri, d’altra parte, parlano chiaro: nel mese di marzo, il mercato tedesco delle due ruote ha perso il 19,8% contro, tanto per fare un esempio, il 66% registrato in Italia. Certo, anche i tedeschi dovranno rassegnarsi ad un 2020 negativo - le stime prevedono un totale di vendite vicino alle 165.000, cioè il 13,6% in meno e una ripresa che non inizierà prima del secondo trimestre 2021 - ma il mercato tedesco secondo le previsini sarà quello con le migliori prestazioni tra i Big 5 dell’Europa intera. Per quale motivo? È presto detto: seguendo il percorso positivo seguito negli ultimi anni, l'industria motociclistica tedesca ha iniziato il 2020 con un forte aumento a gennaio (+ 42% contro il +7,7% registrato in Italia) buoni risultati a febbraio (+3,7%) e una perdita a marzo, come abbiamo detto sopra, contenuta al -19,8%. In sintesi, il primo trimestre si è chiuso in Germania con 47.049 vendite ed un calo complessivo del 5,8%. In Italia, per continuare il paragone, la perdita del primo trimestre 2020 è stata invece del 24%…
A tutte questo, vanno poi sommate i vigorosi interventi economici messi in campo dalla Germania: a marzo, cioè dall'inizo vero e proprio dell'emergenza Covid-19, quasi mezzo milione di aziende tedesche hanno chiesto di far aderire i propri dipendenti a un programma di lavoro governativo a breve termine inteso a prevenire licenziamenti di massa e, per contrastare la ricaduta economica del Coronavirus, Berlino ha già intrapreso azioni “coraggiose”, prima fra tutte l’abbandono per esempio del suo fermo impegno a bilanci equilibrati. Attualmente, i fondi stanziati a sostegno della più grande economia dell’eurozona ammontano a circa 350 miliardi di euro, ovvero il 10% circa del PIL nazionale. Fondi che saranno spesi per salvare le imprese in difficoltà attraverso, anche, prestiti illimitati e nuove assunzioni. A onor del vero, va comunque specificato che, nonostante gli "ottimi" risultati di questo primo trimestre ed un andamento sempre negativo nell'ultimo decennio, le vendite complessive nel 2019 sono cresciute del 6,1%, ponendo la Germania al 25 ° posto nel mondo ma solo al quarto in Europa, dopo Francia, Italia e Spagna.
Aggiungi un commento