Coronavirus, Harley-Davidson sospende produzione: dipendente positivo
Un dipendente del reparto produttivo di Pilgram Road è risultato positivo al coronavirus, la casa americana ha deciso, come hanno già fatto molti altri produttori, di chiudere i tre stabilimenti produttivi sul suolo americano
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L'aquila si ferma
Il Coronavirus, purtroppo, ha varcato anche l'oceano Atlantico arrivando negli USA. È notizia di poche ore fa la chiusura degli stabilimenti produttivi Harley-Davidson a seguito della positività riscontrata in uno dei suoi dipendenti. Dopo BMW, Ducati, Moto Morini, Piaggio e Yamaha, dunque chiude anche Harley-Davidson, ufficialmente fino al 29 marzo. Il dipendente risultato positivo lavorava nello stabilimento di Pilgrim Road ma, come misura cautelare, Harley ha deciso di chiudere anche gli altri due stabilimenti di York e Tomahawk.
Spiega John Zeitz, CEO H-D: “Riconosciamo la natura senza precedenti di questa crisi globale. Al fine di supportare al meglio i nostri dipendenti e seguendo le indicazioni di allontanamento sociale emesse dalle autorità sanitarie pubbliche, stiamo temporaneamente sospendendo la maggior parte della produzione presso le nostre strutture produttive statunitensi. Continueremo a monitorare la situazione e adotteremo le misure necessarie per dare priorità alla salute e alla sicurezza dei dipendenti". L'obiettivo di Harley è quello di riprendere a regime già da aprile ma, come molte altre aziende, la prospettiva attualmente è quella di attendere gli sviluppi sul fronte sanitario prima di prendere qualsiasi decisione. Lo sviluppo del contagio, infatti, è attulamente imponderabile e sta costringendo Governi e aziende a procedere "a vista". Decisamente dure anche le misure prese dall'azienda per cercare di superare, anche economicamente, questo momento: molti dei suoi dipendenti dislocati nei reparti produttivi, infatti, saranno temporaneamente licenziati fino alla riapertura delle fabbriche, una misura resasi necessaria anche dal contraccolpo subito in borsa, dove le azioni H-D hanno perso circa il 9%. In questi giorni di stop, ovviamente, la casa di Milwaukee si adopererà per sanificare tutte le sue strutture e renderle perfettamente efficienti se, e quando si riaprirà. Anche il fitto calendario di eventi organizzato da H-D è stato sospeso, così come gli eventi sponsorizzati, in attesa di tempi migliori.
Il Coronavirus, purtroppo, ha varcato anche l'oceano Atlantico arrivando negli USA. È notizia di poche ore fa la chiusura degli stabilimenti produttivi Harley-Davidson a seguito della positività riscontrata in uno dei suoi dipendenti. Dopo BMW, Ducati, Moto Morini, Piaggio e Yamaha, dunque chiude anche Harley-Davidson, ufficialmente fino al 29 marzo. Il dipendente risultato positivo lavorava nello stabilimento di Pilgrim Road ma, come misura cautelare, Harley ha deciso di chiudere anche gli altri due stabilimenti di York e Tomahawk.
Spiega John Zeitz, CEO H-D: “Riconosciamo la natura senza precedenti di questa crisi globale. Al fine di supportare al meglio i nostri dipendenti e seguendo le indicazioni di allontanamento sociale emesse dalle autorità sanitarie pubbliche, stiamo temporaneamente sospendendo la maggior parte della produzione presso le nostre strutture produttive statunitensi. Continueremo a monitorare la situazione e adotteremo le misure necessarie per dare priorità alla salute e alla sicurezza dei dipendenti". L'obiettivo di Harley è quello di riprendere a regime già da aprile ma, come molte altre aziende, la prospettiva attualmente è quella di attendere gli sviluppi sul fronte sanitario prima di prendere qualsiasi decisione. Lo sviluppo del contagio, infatti, è attulamente imponderabile e sta costringendo Governi e aziende a procedere "a vista". Decisamente dure anche le misure prese dall'azienda per cercare di superare, anche economicamente, questo momento: molti dei suoi dipendenti dislocati nei reparti produttivi, infatti, saranno temporaneamente licenziati fino alla riapertura delle fabbriche, una misura resasi necessaria anche dal contraccolpo subito in borsa, dove le azioni H-D hanno perso circa il 9%. In questi giorni di stop, ovviamente, la casa di Milwaukee si adopererà per sanificare tutte le sue strutture e renderle perfettamente efficienti se, e quando si riaprirà. Anche il fitto calendario di eventi organizzato da H-D è stato sospeso, così come gli eventi sponsorizzati, in attesa di tempi migliori.
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