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Coronavirus autocertificazione: con la nuova si rischia il carcere

Chi se ne va in giro pur essendo sottoposto a quarantena verrà denunciato per "procurata epidemia colposa", un reato che prevede la reclusione da 3 a 12 anni di cacere, cambia anche il modulo di autocertificazione, potete scaricarlo qui
La quarantena è blidata
Con il regime di quarantena non si può scherzare, e per ribadire il concetto ai (pochi) furbetti lo Stato ha tenuto a precisare che chi nonostante la quarntena venisse sorpreso fuori casa rischiare la denuncia penale. Il reato che si profilerebbe è "procurata epidemia colposa", che va dai 3 ai 12 anni di carcere. A tal proposito è cambiato anche il modulo da compilare per potersi muovere, predisposto dal Ministero dell'Interno. Il nuovo lasciapassare presenta una variazione sostanziale e va ad adeguarsi al decreto del nove marzo scorso, vale a dire quello che ha definito l'intera penisola come zona arancione e, in quanto tale, consiglia ai cittadini di non uscire dalla propria abitazione. L'articolo 1, comma 1, infatti esplicita che chi si trovasse in quarantena e cioè ha il divieto assoluto di uscire di casa perché o affetto da COVID-19, o perché a rischio oppure perché entrato in contatto con soggetti positivi non può in nessun caso uscire (non valgono i comprovati motivi). La modifica al modulo riguarda proprio questo punto, inserendo nell'autocertificazione una voce in cui, appunto, è obbligatorio dichiarare di non essere in quarantena (sul vecchio modulo non c'era). Il modulo quindi diventa un'autodenuncia perché se la persona fermata, dopo gli accertamenti risulta essere in quarantena, ha inequivocabilmente firmato una dichiarazione falsa. E di questi tempi, "sgarrare" può costare molto caro visto che in gioco, oltre alla propria salute, c'è anche quella di un'intera nazione. 
Quindi, se non fate parte delle persone in quarantena, per poter circolare (lo ribadiamo, solo per ragioni comprovate), dovrete scaricare il nuovo modulo che potete trovare qui.
 
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