Coronarivus: dal 4 maggio ci si può muovere e riaprono i concessionari
La Fase 2 dovrebbe essere “diluita” nei primi tre lunedì di maggio. Il primo step sarà quello del 4 maggio, data in cui torneranno operative la maggior parte delle industrie, compresa quella automobilistica. Parallelamente, dovrebbero riaprire anche le concessionarie auto e moto. Sempre a partire dal 4, ci si potrà spostare liberamente all’interno del proprio Comune
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Fase 2
L’Italia si prepara alla Fase, 2, ormai sempre più vicina. Nulla è ancora deciso ma, stando alle indiscrezioni ed alle prime informazioni diffuse dal Governo, la prima data per le riaperture e l’allentamento delle misure restrittive per la circolazione dovrebbe essere quella del 4 maggio. In ogni caso, ci si muoverà per step, cioè con riaperture scaglionate in base all’urgenze economiche e al rischio di contagio. Tra poco più di una settimana, ripartiranno i cantieri edili, l'industria manifatturiera e quella del tessile, le imprese metallurgiche e dell’automobile. Con ogni probabilità, insieme a quest’ultima, riapriranno pertanto anche i concessionari auto e moto. Sempre il 4 maggio, dovrebbero allentarsi anche le misure restrittive per quanto riguarda la libera circolazione dei cittadini: anche in questo caso però, come più volte ripetuto dal ministro Speranza, non sarà un “libera tutti”. Ci si potrà spostare, pare senza l’autocertificazione, all’interno del proprio Comune, si potrà fare sport all’aperto anche lontano dalla propria abitazione, ma, per spostarsi in un altro Comune della regione di residenza, bisognerà comunque portare con sé l’autocertificazione. Rimarranno invece vietati i viaggi non urgenti da una regione all’altra: per muoversi liberamente in tutta Italia, bisognerà infatti attendere il 28 di maggio. Per questo primo step, Vittorio Colao - cioè l’ex AD di Vodafone messo a capo della “Task Force” di Conte - ha calcolato che i mezzi pubblici verranno utilizzati da non oltre il 15% di lavoratori che riprenderanno le attività. Per garantire il distanziamento tra i passeggeri, spiegano dal ministero di trasporti, “occorrerà aumentare le corse, sapendo però che i lavoratori si diluiranno su un arco giornaliero e settimanale più lungo”.
Come anticipato, le riaperture avverranno in maniera scaglionata. Dopo quella del 4 maggio, la seconda data sarà l’11 maggio, giorno in cui è prevista, almeno ad oggi, la ripresa della vendita al dettaglio. Apriranno i negozi di abbigliamento e, in generale, tutti quelli che finora sono rimasti chiusi, ad eccezione dei centri commerciali, considerati ancora troppo rischiosi. Il terzo step prenderà il via il 18 maggio, data dalla quale potranno riaprire anche bar e ristornati, ma con tutte le regole del caso, quindi tavoli distanziati di due metri, camerieri con guanti e mascherina.
L’Italia si prepara alla Fase, 2, ormai sempre più vicina. Nulla è ancora deciso ma, stando alle indiscrezioni ed alle prime informazioni diffuse dal Governo, la prima data per le riaperture e l’allentamento delle misure restrittive per la circolazione dovrebbe essere quella del 4 maggio. In ogni caso, ci si muoverà per step, cioè con riaperture scaglionate in base all’urgenze economiche e al rischio di contagio. Tra poco più di una settimana, ripartiranno i cantieri edili, l'industria manifatturiera e quella del tessile, le imprese metallurgiche e dell’automobile. Con ogni probabilità, insieme a quest’ultima, riapriranno pertanto anche i concessionari auto e moto. Sempre il 4 maggio, dovrebbero allentarsi anche le misure restrittive per quanto riguarda la libera circolazione dei cittadini: anche in questo caso però, come più volte ripetuto dal ministro Speranza, non sarà un “libera tutti”. Ci si potrà spostare, pare senza l’autocertificazione, all’interno del proprio Comune, si potrà fare sport all’aperto anche lontano dalla propria abitazione, ma, per spostarsi in un altro Comune della regione di residenza, bisognerà comunque portare con sé l’autocertificazione. Rimarranno invece vietati i viaggi non urgenti da una regione all’altra: per muoversi liberamente in tutta Italia, bisognerà infatti attendere il 28 di maggio. Per questo primo step, Vittorio Colao - cioè l’ex AD di Vodafone messo a capo della “Task Force” di Conte - ha calcolato che i mezzi pubblici verranno utilizzati da non oltre il 15% di lavoratori che riprenderanno le attività. Per garantire il distanziamento tra i passeggeri, spiegano dal ministero di trasporti, “occorrerà aumentare le corse, sapendo però che i lavoratori si diluiranno su un arco giornaliero e settimanale più lungo”.
Come anticipato, le riaperture avverranno in maniera scaglionata. Dopo quella del 4 maggio, la seconda data sarà l’11 maggio, giorno in cui è prevista, almeno ad oggi, la ripresa della vendita al dettaglio. Apriranno i negozi di abbigliamento e, in generale, tutti quelli che finora sono rimasti chiusi, ad eccezione dei centri commerciali, considerati ancora troppo rischiosi. Il terzo step prenderà il via il 18 maggio, data dalla quale potranno riaprire anche bar e ristornati, ma con tutte le regole del caso, quindi tavoli distanziati di due metri, camerieri con guanti e mascherina.
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