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Corea del Sud, un sistema di allerta per i pedoni distratti dallo smartphone

Quello della guida “distratta” da smartphone è un problema sempre più grave e diffuso. Il fenomeno si sta tuttavia espandendo fino a coinvolgere anche i pedoni che, come zombie, camminano per le strade senza prestare la dovuta attenzione. In Corea del Sud si corre ai ripari con un sistema di allerta ipertecnologico
Occhi sulla strada e non sul display!
A Bolzano i pali della luce sono stati rivestiti di cuscinetti imbottiti per attutire eventuali testate date dai pedoni distratti, in Germania sono stati istallati appositi cartelli stradali per segnalare la presenza degli attraversamenti e a Xian, in Cina, sono state aperte corsie preferenziali riservate ai pedoni che passeggiano a testa bassa. Lo smartphone è sempre più pericoloso, non solo alla guida, ma anche per chi si sposta a piedi che, ugualmente distratto dallo schermo, corre il rischio di andare a sbattere, inciampare o, peggio, attraversare la strada senza guardare, come s’insegna a scuola, a destra e a sinistra. Il problema è serio e, in Corea del Sud - paese con la più alta percentuale di smartphone per abitante dove nel 2017 sono stati oltre 1.600 i pedoni "distratti" morti investiti - per correre ai ripari s’è avviato un progetto pilota basato su di un particolare sistema di allerta. Progettato dai ricercatori dell’istituto coreano di ingegneria civile e tecnologia edilizia (Kict), il sistema prevede l’impiego di luci intermittenti rosse, blu e gialle che entrano in azione nei pressi degli attraversamenti con l’avvicinamento degli “smombies”, cioè degli zombie da smartphone. L’idea è quella di allertarli anche con un segnale inviato sullo smartphone stesso grazie a un’apposita app. “Il numero di incidenti che coinvolgono persone attaccate allo smartphone è aumentato, soprattutto nei pressi di attraversamenti pedonali - ha spiegato Kim Jong-hoo, ricercatore al Kict - le luci sono quindi essenziali per prevenirli”. Per il momento, il sistema sembrerebbe funzionare poichè s’è dimostrato efficace in oltre l’83% dei casi. L’investimento però è ingente: gestito da sensori radar e telecamere termiche, l’intero sistema costa pressapoco15 milioni di won sudcoreani  - cioè pressapoco 12 mila euro - per attraversamento. Chissà che presto, anche da noi, non si rendano necessari simili interventi per arginare il fenomeno…
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