Codice della Strada: subito il ritiro patente per chi guida con il cellulare
Come da tradizione italiana, entro l'estate potrebbero essere approvate tre norme del nuovo Codice della Strada che riguardano guida col cellulare, sorpasso dei ciclisti e controlli in automatico della copertura RC. Vediamo di cosa si tratta
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Politica e trasporti
Tre emendamente ad hoc
In attesa dell'approvazione del nuovo Codice della Strada, il cui esame è ripreso da poco in Senato, per l'estate potrebbero essere anticipate tre novità che riguarderanno un pesante inasprimento delle sanzioni per chi guida con il cellulare, l'introduzione della distanza laterale minima per il sorpasso dei ciclisti e il sistema di controllo in automatico della copertura assicurativa dei veicoli.
Per quel che riguarda la guida con smartphone, se al momento la pena prevede una multa di 161 euro, l’intenzione parrebbe quella di introdurre la sospensione della patente da 1 fino a tre mesi già alla prima violazione - mentre oggi è prevista solo in caso di recidiva - con, in più, un inasprimento della pena pecuniaria e del numero di punti decurtati dalla patente (oggi soltanto cinque).
Per quel che riguarda il sorpasso dei i ciclisti sulla carreggiata, la norma obbligherebbe automobilisti e motociclisti a lasciare tra sé e i ciclisti uno spazio minimo di 1 metro e mezzo. Chi viola queste disposizioni sarà sottoposto a una sanzione da un minimo di 163 euro a un massimo di 651 euro, con, in più, la sospensione amministrativa della patente, da 30 a 90 giorni. I problemi, in tal caso, non mancano, primo fra tutti quello relativo alla difficoltà di accertamento in caso di incidente.
Problematica la questione dei controlli automatici dell’Rc. Sfruttando le telecamere di ZTL e Tutor, sarebbe possibile infatti verificare che il mezzo fotografato sia regolarmente assicurato. Anche in questo caso, tuttavia, non mancherebbero gli ostacoli all’applicazione della norma, quali il mancato aggiornamento in tempo reale della banca dati delle polizze gestita da Motorizzazione e Ania e quello introdotto dall’articolo 193 del Codice della strada, che prevede la riduzione a un quarto della multa (da 849 a 212 euro) se l’assicurazione viene riattivata entro 30 giorni da quando è scaduta o se il proprietario provvede a demolire il veicolo entro 30 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Quindi un non indifferente carico di lavoro e di controllo.
Per quel che riguarda la guida con smartphone, se al momento la pena prevede una multa di 161 euro, l’intenzione parrebbe quella di introdurre la sospensione della patente da 1 fino a tre mesi già alla prima violazione - mentre oggi è prevista solo in caso di recidiva - con, in più, un inasprimento della pena pecuniaria e del numero di punti decurtati dalla patente (oggi soltanto cinque).
Per quel che riguarda il sorpasso dei i ciclisti sulla carreggiata, la norma obbligherebbe automobilisti e motociclisti a lasciare tra sé e i ciclisti uno spazio minimo di 1 metro e mezzo. Chi viola queste disposizioni sarà sottoposto a una sanzione da un minimo di 163 euro a un massimo di 651 euro, con, in più, la sospensione amministrativa della patente, da 30 a 90 giorni. I problemi, in tal caso, non mancano, primo fra tutti quello relativo alla difficoltà di accertamento in caso di incidente.
Problematica la questione dei controlli automatici dell’Rc. Sfruttando le telecamere di ZTL e Tutor, sarebbe possibile infatti verificare che il mezzo fotografato sia regolarmente assicurato. Anche in questo caso, tuttavia, non mancherebbero gli ostacoli all’applicazione della norma, quali il mancato aggiornamento in tempo reale della banca dati delle polizze gestita da Motorizzazione e Ania e quello introdotto dall’articolo 193 del Codice della strada, che prevede la riduzione a un quarto della multa (da 849 a 212 euro) se l’assicurazione viene riattivata entro 30 giorni da quando è scaduta o se il proprietario provvede a demolire il veicolo entro 30 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Quindi un non indifferente carico di lavoro e di controllo.
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Per l'ennesima volta introdurranno norme dannose: ormai i tratti di strada senza line di mezzeria continua sono un ricordo, quindi se su una strada con la corsia larga 2,50m trovo un ciclista considerando 60/70 cm di larghezza del suo manubrio, aggiungo 1m di distanza, 1,40m della mia auto e per sorpassarlo devo invadere l'altra corsia.... e magari lui come spesso capita non usa la pista ciclabile presente in carreggiata o viaggia appaiato ad un altro. Aumenteranno ancora i casi di omissione di soccorso.
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