Circolare senza assicurazione: raddoppiano le multe
Il decreto fiscale è diventato legge e tra le misure previste c'è anche quella che mette nel mirino i furbetti dell’RC, raddoppiando le multe ed inasprendo le sanzioni per chi circola senza regolare copertura assicurativa
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Politica e trasporti
Fatta la legge
Approvato anche dalla Camera, il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019 è diventato legge. Tra le misure previste, una mette nel mirino i cosiddetti “furbetti” dell’RC: automobilisti e motociclisti che circolano cioè senza regolare assicurazione. Il decreto prevede così multe decisamente più salate rispetto alle attuali con, in aggiunta, la sospensione della patente e il fermo amministrativo del mezzo in caso di recidiva, per chi cioè verrà “pizzicato” due volte nell’arco di due anni senza la regolare copertura. Le sanzioni sono state raddoppiate: si va così da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 6.800 euro (prima del 13 dicembre 2018 la multa era compresa tra gli 848 e i 3.393 euro), con sospensione della patente di guida per un periodo da uno a tre mesi in caso di recidiva nel biennio. In più, c'è il fermo amministrativo del veicolo per 45 giorni, anche in caso di pagamento della sanzione in misura ridotta.
La legge prende di mira un problema grave e largamente diffuso in Italia: i numeri dell’evasione assicurativa parlano di circa 2,8 milioni di veicoli circolanti privi di assicurazione, corrispondenti cioè a un bel 6,3% del totale. Ma a correre ai ripari sono anche Ania e Polstrada, che hanno già siglato un protocollo di collaborazione per il controllo, la prevenzione e il contrasto del fenomeno. Si parla nel dettaglio di dispositivi da consegnare alle forze dell’ordine e in grado di effettuare controlli direttamente sulle targhe dei veicoli per verificarne la copertura assicurativa. Per il momento ne sono stati consegnati 120 ma, come previsto dal piano di intervento triennale sull'intero territorio italiano, a breve ne saranno munite tutte le 29 province con il più altro tasso d’incidenti.
La legge prende di mira un problema grave e largamente diffuso in Italia: i numeri dell’evasione assicurativa parlano di circa 2,8 milioni di veicoli circolanti privi di assicurazione, corrispondenti cioè a un bel 6,3% del totale. Ma a correre ai ripari sono anche Ania e Polstrada, che hanno già siglato un protocollo di collaborazione per il controllo, la prevenzione e il contrasto del fenomeno. Si parla nel dettaglio di dispositivi da consegnare alle forze dell’ordine e in grado di effettuare controlli direttamente sulle targhe dei veicoli per verificarne la copertura assicurativa. Per il momento ne sono stati consegnati 120 ma, come previsto dal piano di intervento triennale sull'intero territorio italiano, a breve ne saranno munite tutte le 29 province con il più altro tasso d’incidenti.
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