CFMoto lavora sulla forcella a parallelogramma
La casa cinese sta lavorando a una sospensione anteriore a parallelogramma con due “gambe” in lega sostenute da due bracci trasversali, controllata da un singolo ammortizzatore
CFMoto è uno dei costruttori cinesi più all’avanguardia sia per quanto riguarda il livello qualitativo dei suoi prodotti, sia per l’innovazione tecnologica, lo abbiamo scritto più volte. Adesso sta lavorando anche nel settore delle sospensioni, come emerge da una richiesta di brevetto che riguarda l’avantreno.
Non è la solita forcella
Non una forcella convenzionale ma un sistema molto simile al Duolever BMW il quale in realtà deriva dai progetti sviluppati negli anni ‘70 dall’ingegnere britannico Norman Hossack: schematicamente, due gambali rigidi e un parallelogramma deformabile controllato da uno o più ammortizzatori. Trent’anni fa BMW aveva introdotto il Telelever, sistema però sempre meno diffuso nella gamma attuale; dal 2003 è iniziata l’era del Duolever, inizialmente adottato per la K 1200S, successivamente esteso anche alla gamma K 1300 e poi alle K 1600 a sei cilindri; anche Honda ha fatto qualcosa di simile per l’ultima generazione della sua supertourer Gold Wing.
Ha un solo ammortizzatore
CFMoto sta lavorando a una sospensione con due “gambe” in lega sostenute da due bracci trasversali, controllata da un singolo ammortizzatore. La richiesta di brevetto riguarda solo un giunto sferico utilizzato nella tiranteria dello sterzo ma i disegni mostrano chiaramente l’intera configurazione della sospensione. Nelle immagini è applicata alla moto di maggior cilindrata prodotta dal costruttore cinese, la 1250 TR-G attualmente venduta soltanto nel Paese di origine. È spinta da un motore bicilindrico a V di 1279 cm³ derivato da un motore KTM e profondamente modificato, per il quale viene dichiarata una potenza di 140 CV. Il telaio di serie in tubi d’acciaio è stato modificato aggiungendo altri tubi su cui sono infulcrati i braccetti della sospensione, L’ammortizzatore è montato tra il braccio inferiore e il telaio. Il manubrio sembra convenzionale ma sotto c’è un collegamento incernierato per trasferire i comandi alla forcella.
Quali sono i vantaggi
Il vantaggio di una simile conformazione sta nel fatto che permette di separare le spinte dovute alla frenata da quelle causate dalle irregolarità del fondo, consentendo di usare una taratura morbida senza soffrire di un affondamento eccessivo. In definitiva, garantisce un maggiore comfort senza pregiudicare la stabilità.