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Cek Goes to Benneville: sogno finito? No, è appena iniziato...

L'avventura è terminata: il Cek e il team Scuderia del Sale stanno rientrando in Italia. Il record non è arrivato ma, viste le norme regolamentari della classe a cui erano iscritti non sarebbe stato possibile. Con cosa si torna a casa allora? Con la convinzione di aver fatto un grande lavoro... e tante idee per la prossima edizione!
L'ultimo log
L'avventura è finita: ecco l'ultima pagina di diario dei nostri eroi, scritto in diretta dalla nostra infaticabile Eleonora. Il record non è arrivato, ma in compenso nella testa dei ragazzi della Scuderia del Sale e del nostro Cek, frullano idee molto interessanti per il futuro...
Dopo l'ultimo lancio del 17 agosto, la crew della Scuderia del Sale si è rilassata e il pilota pure. È giunto il tempo di fare bilanci. Per prima cosa bisogna aggiustare il tiro, rispetto alla mira iniziale del team: la "Sfida a un record di velocità" si è dovuta trasformare in "Sfida alla velocità", nel senso di sfida con se stessi.
Ma ciò, sia ben chiaro, non si intenda come fallimento dell'operazione SdS/Bonneville che, al contrario, ha rispecchiato in pieno lo spirito che da sempre contraddistingue, sia al livello filosofico, sia pratico, l'attività Scuderia del Sale capitanata da Biagio Longo.
Ma andiamo al dunque: il motivo per cui non si è potuto puntare concretamente al record della classe MPS/G (quella della DuSalt) è molto semplice: il regolamento SCTA definisce la categoria di appartenenza con tre soli parametri, ovvero la cilindrata, il tipo di carburante e il tipo di sovrastrutture. Stop. Nel caso specifico, la DuSalt è 750 cc, a benzina, semicarenata. Tutto qui, il resto delle caratteristiche del motore sono lasciate libere. Tra cui quelle fondamentali, ai fini prestazionali, del numero di cilindri, delle valvole, il tipo di raffreddamento, e persino la derivazione racing o dalla serie della moto. Per intenderci: il record della suddetta categoria appartiene a una Yamaha TZ 750 (una ex moto da Granpremio quattro cilindri, 2 tempi, raffreddata ad acqua)
mentre la moto preparata dal team di San Giovanni Persiceto parte da una Ducati 750 SS del 2002 con motore di serie (che è bicilindrico, 2 valvole e raffreddato ad aria), volutamente acquistata a poco prezzo e piuttosto malvissuta. Questa, la prima sfida. Moto che, con una fine messa a punto da parte dei meccanici Adriano e Fabio, ha raggiunto 85 cavalli, senza per altro sostituire parti del motore. Durante la Speed Week, tra interventi sull'assetto, sulla posizione di guida, la pressione pneumatici, e i rapporti di trasmissione finale, il limite raggiunto è stato alla soglia ai 235 km/h. Non male, considerando la base di partenza. Anzi, decisamente più che soddisfacente, e chi conosce il modello originario lo sa.
Tutto ciò, ovviamente, ha tolto qualsiasi chance di affermazione di categoria da parte della DuSalt. La squadra ha passato perció la settimana a cercare di superare sè stessa. Ed è stato bellissimo ugualmente, riferiscono il pilota e i suoi sette supporters che lo hanno accompagnato e scortato per tutta la settimana.
Ora due giorni di recupero e si torna a Bologna, al quartier generale SdS di San Giovanni Persiceto. Una cosa è certa: il gruppo è affiatato e perfettamente in sintonia... E non ha nessuna intenzione di arrendersi. Ne risentirete parlare presto. Molto presto...
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