CB1000R ICRO by Honda Palace Napoli: il futuro è plug and play
Ecco la CB1000R realizzata da Honda Palace Napoli insieme a RollFactory Design. Così rivista la naked giapponese sfoggia una linea manga-futurista completamente differente dall'originale, ma le modifiche sono tutte reversibili: la ICRO può tornare rapidamente all'allestimento originale
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Fuoriserie
Manga e fantascienza
Honda ha "chiamato" nuovamente i suoi concessionari a partecipare a un contest per mettere alla prova le loro abilità di customizer, questa volta mettendo le mani sulla nuova CB1000R. Le migliori saranno poi esposte a EICMA, in uno spazio nello stand della casa giapponese. Oggi vi parliamo dell'esemplare realizzato da Honda Palace Napoli e RollFactory Design, la ICRO è un progetto che unisce la passione adolescenziale del customizer Antonio Rullo per i manga e la fantascienza, unita a un'interpretazione personale della nuova famiglia di naked sportive Neo Sport Cafè, lanciate da Honda quest'anno. Il progetto è stato studiato per essere personale ma poco "invasivo" per la base tecnica: la ciclistica non è stata toccata e anche la meccanica è sostanzialmente quella originale (a parte "ricalibrature" dell'impianto frenante e di quello elettrico), mentre dal punto di vista estetico le modifiche sono sostanziali. La moto è stata spogliata di ogni sovrastruttura, persino del telaietto posteriore, sostituito con un nuovo pezzo in tubi d'acciaio a traliccio. L'estetica è quella di un'aggressiva naked "da combattimento", il codone ad esempio ricorda quello della Honda di Rossi dei primi anni 2000, è dotato di un cavo in fibra ottica che funge da faretto e stop, mentre l'impianto di scarico 4/2/1 sale lateralmente e si inserisce nella coda, dotata di due vistose prese d’aria per raffreddare il silenziatore.
La sella è monoposto e il serbatoio è quello originale, ma rialzato di tre centimetri per far posto a nuovi fianchetti in alluminio, mentre la batteria è stata spostata sotto il forcellone monobraccio e appoggiata su un supporto in acciaio coibentato a dovere, per eviarne la cottura: sotto passa il raccordo dello scarico. Molto particolare il cupolino, ispirato alle linee dei robot manga giapponesi, punta verso l'alto ed integra un faro a led. Quest'ultimo, insieme alle protezioni delle leve di freno e frizione, sono gli unici accessori aftermarket montati su questa CB, il resto è stato realizzato completamente a mano. Spiccano poi i cerchi originali riverniciati in nero con razze diamantate, mentre il resto della livrea è a base nero opaca, con foglie d'argento verniciate in rosso e inserti color alluminio scuro satinato, in cui è stata inserita una texture in 3D che forma un disegno di circuiti elettrici di una futuristica astronave. Il bello di questa special è che è completamente plug an play: tutte le parti speciali si possono smontare per riportare la moto come Honda l'ha fatta.
Honda ha "chiamato" nuovamente i suoi concessionari a partecipare a un contest per mettere alla prova le loro abilità di customizer, questa volta mettendo le mani sulla nuova CB1000R. Le migliori saranno poi esposte a EICMA, in uno spazio nello stand della casa giapponese. Oggi vi parliamo dell'esemplare realizzato da Honda Palace Napoli e RollFactory Design, la ICRO è un progetto che unisce la passione adolescenziale del customizer Antonio Rullo per i manga e la fantascienza, unita a un'interpretazione personale della nuova famiglia di naked sportive Neo Sport Cafè, lanciate da Honda quest'anno. Il progetto è stato studiato per essere personale ma poco "invasivo" per la base tecnica: la ciclistica non è stata toccata e anche la meccanica è sostanzialmente quella originale (a parte "ricalibrature" dell'impianto frenante e di quello elettrico), mentre dal punto di vista estetico le modifiche sono sostanziali. La moto è stata spogliata di ogni sovrastruttura, persino del telaietto posteriore, sostituito con un nuovo pezzo in tubi d'acciaio a traliccio. L'estetica è quella di un'aggressiva naked "da combattimento", il codone ad esempio ricorda quello della Honda di Rossi dei primi anni 2000, è dotato di un cavo in fibra ottica che funge da faretto e stop, mentre l'impianto di scarico 4/2/1 sale lateralmente e si inserisce nella coda, dotata di due vistose prese d’aria per raffreddare il silenziatore.
La sella è monoposto e il serbatoio è quello originale, ma rialzato di tre centimetri per far posto a nuovi fianchetti in alluminio, mentre la batteria è stata spostata sotto il forcellone monobraccio e appoggiata su un supporto in acciaio coibentato a dovere, per eviarne la cottura: sotto passa il raccordo dello scarico. Molto particolare il cupolino, ispirato alle linee dei robot manga giapponesi, punta verso l'alto ed integra un faro a led. Quest'ultimo, insieme alle protezioni delle leve di freno e frizione, sono gli unici accessori aftermarket montati su questa CB, il resto è stato realizzato completamente a mano. Spiccano poi i cerchi originali riverniciati in nero con razze diamantate, mentre il resto della livrea è a base nero opaca, con foglie d'argento verniciate in rosso e inserti color alluminio scuro satinato, in cui è stata inserita una texture in 3D che forma un disegno di circuiti elettrici di una futuristica astronave. Il bello di questa special è che è completamente plug an play: tutte le parti speciali si possono smontare per riportare la moto come Honda l'ha fatta.
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