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Can-Am, ecco finalmente le nuove moto elettriche

Sono modelli da diporto a propulsione elettrica, adatte al traffico cittadino ma, se serve, capaci di cavarsela anche in brevi escursioni fuori città o in fuoristrada

Finalmente Can-Am ha presentato le motociclette elettriche di cui si parlava da tantissimo tempo, due anni e mezzo dopo l’annuncio del rientro nel mercato delle due ruote e un anno dopo che erano state mostrate le prime foto. È il ritorno di un marchio con solide tradizioni motociclistiche, vincitore di numerosi campionati off road negli Stati Uniti, in Canada, nella Six Days Enduro e protagonista di alcuni record di velocità, prima che nel 1987 venisse cessata la produzione. 

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La Pulse è una stradale  da usare in città e per qualche breve gitarella

Elettriche per un uso a 360°

Questa volta però non si tratta di mezzi specialistici ma di moto da diporto a propulsione elettrica, adatte al traffico cittadino con occasionali escursioni su strada o fuoristrada più che a imprese avventurose. La Pulse è palesemente destinata all’asfalto, la Origin è pensata per un impiego misto strada/fuoristrada. Per entrambe lo stesso motore Rotax E-Power da 47 CV alimentato da una batteria da 8,9 kWh; l’autonomia è stimata in 160 chilometri per la stradale e 145 per la “dual” in un uso cittadino con fermate e ripartenze, percorrenze che scendono rispettivamente a 128 chilometri e 114 chilometri su percorsi misti. In entrambi i casi la velocità massima è di 129 km/h. Un piccolo aiuto per aumentare l’autonomia può venire dalla frenata rigenerativa: “passiva” in condizioni normali, quella “attiva” viene introdotta controrotando l’acceleratore e fornisce fino a quattro volte più potenza alla batteria. Il sistema è disattivabile e di serie c’è pure una funzione “retromarcia”.

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Con la Origin si possono affrontare anche sterrati leggeri

Motore posteriore e batterie integrate

In entrambe le moto la batteria è un componente strutturale alloggiato nella parte centrale insieme all’elettronica di controllo, mentre il motore è posizionato nella parte anteriore del forcellone monobraccio, che funge anche da carter della catena; tutti i componenti elettrici sono raffreddati a liquidò. La carica viene riportata dal 20% all’80% in 3 ore e 10 minuti con un caricabatterie di livello 1, o in 50 minuti con un caricabatterie di livello 2. Per un “pieno“ completo da 0 al 100% servono rispettivamente 5 ore e 15 minuti e 1 ora e 30 minuti. Entrambi i modelli sono dotati di un enorme display TFT da 10,25” con compatibilità Apple CarPlay, e un piccolo vano portaoggetti per riporre il telefono.

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Il motore da 47 CV è integrato nella parte anteriore del forcellone monobraccio

La ciclistica cambia

Le due moto elettriche Can-Am sono realizzate a partire dalla stessa piattaforma, a differenziarle sono le sovrastrutture, gli pneumatici e le sospensioni. 

La Pulse, stradale, ha cerchi in lega di 17” con coperture Dunlop Sportmax GPR-300. All'anteriore una forcella KYB da 41 mm Ø e al posteriore un ammortizzatore Sachs regolabile nel precarico. Per entrambe un disco di 320 mm Ø con pinza J.Juan a due pistoncini all’anteriore, e al posteriore un disco di 240 mm Ø con pinza a un pistoncino.

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Nel finto serbatoio c'è un vano dove si può ricaricare il cellulare

Diverse invece le misure caratteristiche della ciclistica. La Pulse ha un interesse di 1412 mm, uno sterzo inclinato di 27,2° e un’avancorsa di 101,6 mm. Il peso è di 176,9 kg. ABS e controllo di trazione sono di serie, l’elettronica prevede quattro modalità di guida: Standard, Eco, Rain e Sport. Il prezzo è di 13.999 $ (circa 12.500 euro), ma ci sarà anche una versione Pulse ‘73 fornita con copertura per moto, luci LED, uno spoiler per indicatori e una differente colorazione, che costerà 15.999 dollari (circa 14.300 euro). 

La Origin, dall’impostazione solo leggermente più avventurosa, ha la forcella KYB con steli di 43 mm Ø e l’ammortizzatore KYB HPG è completamente regolabile; 305 mm l’escursione di entrambe le ruote. La moto è un po’ più alta di quello stradale e la geometria più “tranquilla”, 1499 mm di interasse e misure caratteristiche diverse, sterzo inclinato di 30° con una avancorsa di 116,8 mm. Il peso è di 187 kg e le ruote sono a raggi, quella anteriore da 21” e quella posteriore da 18”, con pneumatici Dunlop D605. Tra le differenze, qui l’ABS sul posteriore può venire disattivato, così come il controllo di trazione. L’autonomia è di 114 km varia in base alle sei modalità disponibili: Standard, Eco, Rain, Sport, Fuoristrada e Offroad. Anche per la dual purpose è disponibile una versione ‘73 con parabrezza, luci LED, telo copriveicolo, copricerchi e una verniciatura particolare. La Origin base costa 14.499 $ (circa 13.000 euro), per la ‘73 ci vogliono 16.499 $ (circa 14.800 euro).

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