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Cade dallo scooter per il ghiaccio sulla strada, la colpa non è solo del comune

Nell’ipotesi di caduta causata dal ghiaccio formatosi sulla carreggiata, la responsabilità va suddivisa tra Comune e conducente il quale, a dispetto delle condizioni atmosferiche, era in sella allo scooter
Strade da controllare
Una decisione alquanto particolare, quella presa dal Giudice di pace di Milano (sentenza 21 luglio 2016 n. 7469) dove, per i danni a uno scooterista a seguito di una caduta causata dal ghiaccio presente sulla careggiata, ha imputato la responsabilità per due terzi allo stesso conducente e per il restante terzo al Comune.
Infatti le circostanze rendevano prevedibile la possibile formazione di lastre di ghiaccio sulla strada e, di conseguenza, controindicato l’utilizzo del veicolo a due ruote rispetto ad altri mezzi. La prova della dinamica del sinistro è stata agganciata alla testimonianza resa da un agente della Polizia locale che, intervenuto sul posto, attestava la presenza del ghiaccio e di una incisione sulla lastra, verosimilmente generata dal cavalletto dello scooter. In sentenza si legge che, poiché il tratto stradale interessato ricade nel cuore del centro abitato del Comune di Milano, sussiste un potere di controllo in capo al Comune e, dunque, la conseguente responsabilità per cose in custodia. L’agente di Polizia locale, chiamato a testimoniare, aveva ammesso l’insufficienza dei mezzi municipali per far fronte alle intense nevicate del particolare periodo in cui si era verificato il sinistro. Il giudice evidenzia, però, che la condotta incauta dello scooterista escluderebbe la responsabilità del Comune, solo se tale comportamento risulti idoneo ad interrompere il nesso tra la causa del danno e il danno medesimo, in questo caso invece c'è stato un concorso di colpa, da cui scaturisce una diminuzione della responsabilità del Comune. Pertanto, all’onere di vigilanza da parte del Comune, si contrappone, in capo all’utente della strada, l'onere di valutare la praticabilità delle strade, nella fattispecie il giudice ha considerato fondamentali le circostanze del sinistro, avvenuto a ridosso della fase invernale, nelle prime ore del mattino, in un periodo di intense nevicate. 
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acterun
Lun, 12/12/2016 - 11:47
Soprattutto quelli di pace che sono anche più fantasiosi degli altri: a questo punto ci si può aspettare che un pedone che dovesse scivolare veda attribuirsi la responsabilità per essere uscito, nonostante sia inverno, solo camminando su due piedi invece che a quattro zampe?!?