Buon compleanno Ace!
Moda, nuove tendenze, anche nel mondo delle motociclette preparate sembra sempre più difficile trovare un punto di riferimento. Forse ne resta solo uno nato giusto cinquant’anni fa: signori, l’Ace Cafe di Londra vi invita alla sua annuale reunion.
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Fuoriserie
Una bella festa nel tempio dei semimanubri
Non si dovrebbe mai mischiare sacro e profano, ma per l’Ace Cafe di Londra si può fare un’eccezione. Santuario è forse la parola più corretta per questa che non è solo una tavola calda, ma il luogo dove è nato il movimento delle café racers. Quando si dice che i trend e le mode sono cicliche non si sbaglia: quello che piace adesso, è nato più di cinquant’anni fa.
Tutto ebbe inizio attorno ai “transport cafe”, ovvero le tavole calde per autisti e camionisti, che a partire dagli anni Cinquanta si videro popolate da una nuova specie urbana: giovani motociclisti che si fermavano per una tazza di caffè o tè caldo, una cuppa, dopo un giro tra amici oppure semplicemente che si riparavano dal freddo pungente e dalla pioggia britannica.
Non erano divisi in bande o gruppi ma accomunati dal brivido della velocità, dal riuscire a passare the ton, le 100 miglia orarie che significavano avere una moto ben preparata.
I cafè erano il loro luogo di aggregazione, il loro paddock in attesa di scatenare sull’asfalto i motori, rigorosamente inglesi e agghindati da race replica dell’epoca. Uno dei luoghi favoriti di questa sottocultura era su una delle vie più trafficate di Londra, la Norther Circular: quel posto si chiamava Ace Cafè. Era perfetto, dentro alla musica rock’n’roll che dai juke box si mischiava coi tuoni che uscivano dalle marmitte aperte delle moto, lontani dal perbenismo del centro della capitale, vicino alla strada, senza regole e limiti di velocità. Chi arriva primo alla prossima tavola calda è il migliore. O almeno ha la moto più veloce.
Qui negli anni Sessanta i giovani venivano a mostrare le loro Norton, Triumph, BSA e le altre gloriose inglesi, un po’ come quando portate adesso la moto al bar, e si cimentavano in paurose sfide uno contro uno o contro un jukebox: andata e ritorno prima che finisca la canzone.
Lo spirito della gioventù bruciata di James Dean ma declinata su due ruote.
Col passare del tempo e il declino dell’industria motociclistica britannica anche l’Ace Cafe perdette colpi fino a chiudere nel 1969. Una brutta botta, quella della morte delle moto inglesi, che risorsero solo verso la fine degli anni Novanta grazie a John Bloor e alla sua nuova Triumph di Hinckley.
Il fenomeno dei pistoni inglesi stava tornando e, come abbiamo già detto, non esiste un fenomeno senza un luogo di culto: dovete ringraziare Mark Wilsmore e sua moglie Linda se l’Ace Cafe ha riaperto gli occhi. Era il 2001 e da allora la peregrinazione dei fan delle cafè racer è continua. Come quarant’anni prima. Con o senza moto, visto che la metropolitana è a due passi.
Dal 2 al 4 settembre all’Ace si terrà l’annuale Reunion, qualcosa di così speciale da svolgersi sin dal 1994, quando quel santuario era ancora chiuso. Potere del cuore dei rocker e dei ton up boys.
Per tutto il weekend si terranno concerti, esibizioni e run come ai bei vecchi tempi, con le stesse moto classiche o con le loro repliche,insieme agli scooter degli - una volta - odiati Mods.
Si inizia di venerdì sera con una bella festa a base di rock’n’roll con la band Gene Gambler & The Shufflers e con il DJ Jimmy Guntrip.
Sabato invece le ruote si muoveranno verso il centro di Londra, Battersea Park, tutti dietro alla capofila, una Triumph Thruxton Special 904S, edizione limitata ispirata all’Ace Cafe. Al ritorno si terrà l’ottava edizione della Cafe Racer Review in cui verranno premiate le moto più belle tra le quali la miglior classica, la miglior racer moderna, la Triumph e l’Harley cafè più belle.
Oltre al concorso per le moto migliori, i visitatori potranno incontrare Mike Seate, vera e propria istituzione in materia di café racer e scrittore di alcuni volumi su questa cultura.
La sera poi sarà una festa di spintoni e cazzotti su pattini a rotelle nel derby tra le ragazze del London Rockin' Rollers, tutto ovviamente a scopo benefico.
Il pezzo forte della Reunion si terrà domenica 4: l’annuale “Ride with the Rockers”, una gita/sfilata con partenza alle 10 di mattina dall’Ace in direzione Brighton, località balneare frequentata dai rockers e teatro negli anni Sessanta delle scorribande con i Mods.
Immancabile un premio per il miglior scooter che verrà proclamato di fronte alla spiaggia.
Al ritorno di nuovo rock’n’roll per salutarsi e darsi appuntamento all’anno prossimo.
Quindi musica, moto, personalità della cultura rocker e cafè racer saranno la portata principale nel primo fine settimana di Settembre a Londra. Ma soprattutto sarà una festa per lui, l’Ace Cafè. Impomatatevi i capelli, indossate il vostro giubbotto Lewis Leathers, gli stivaloni e andate a fargli gli auguri. Direi che se li merita tutti.
Non si dovrebbe mai mischiare sacro e profano, ma per l’Ace Cafe di Londra si può fare un’eccezione. Santuario è forse la parola più corretta per questa che non è solo una tavola calda, ma il luogo dove è nato il movimento delle café racers. Quando si dice che i trend e le mode sono cicliche non si sbaglia: quello che piace adesso, è nato più di cinquant’anni fa.
Tutto ebbe inizio attorno ai “transport cafe”, ovvero le tavole calde per autisti e camionisti, che a partire dagli anni Cinquanta si videro popolate da una nuova specie urbana: giovani motociclisti che si fermavano per una tazza di caffè o tè caldo, una cuppa, dopo un giro tra amici oppure semplicemente che si riparavano dal freddo pungente e dalla pioggia britannica.
Non erano divisi in bande o gruppi ma accomunati dal brivido della velocità, dal riuscire a passare the ton, le 100 miglia orarie che significavano avere una moto ben preparata.
I cafè erano il loro luogo di aggregazione, il loro paddock in attesa di scatenare sull’asfalto i motori, rigorosamente inglesi e agghindati da race replica dell’epoca. Uno dei luoghi favoriti di questa sottocultura era su una delle vie più trafficate di Londra, la Norther Circular: quel posto si chiamava Ace Cafè. Era perfetto, dentro alla musica rock’n’roll che dai juke box si mischiava coi tuoni che uscivano dalle marmitte aperte delle moto, lontani dal perbenismo del centro della capitale, vicino alla strada, senza regole e limiti di velocità. Chi arriva primo alla prossima tavola calda è il migliore. O almeno ha la moto più veloce.
Qui negli anni Sessanta i giovani venivano a mostrare le loro Norton, Triumph, BSA e le altre gloriose inglesi, un po’ come quando portate adesso la moto al bar, e si cimentavano in paurose sfide uno contro uno o contro un jukebox: andata e ritorno prima che finisca la canzone.
Lo spirito della gioventù bruciata di James Dean ma declinata su due ruote.
Col passare del tempo e il declino dell’industria motociclistica britannica anche l’Ace Cafe perdette colpi fino a chiudere nel 1969. Una brutta botta, quella della morte delle moto inglesi, che risorsero solo verso la fine degli anni Novanta grazie a John Bloor e alla sua nuova Triumph di Hinckley.
Il fenomeno dei pistoni inglesi stava tornando e, come abbiamo già detto, non esiste un fenomeno senza un luogo di culto: dovete ringraziare Mark Wilsmore e sua moglie Linda se l’Ace Cafe ha riaperto gli occhi. Era il 2001 e da allora la peregrinazione dei fan delle cafè racer è continua. Come quarant’anni prima. Con o senza moto, visto che la metropolitana è a due passi.
Dal 2 al 4 settembre all’Ace si terrà l’annuale Reunion, qualcosa di così speciale da svolgersi sin dal 1994, quando quel santuario era ancora chiuso. Potere del cuore dei rocker e dei ton up boys.
Per tutto il weekend si terranno concerti, esibizioni e run come ai bei vecchi tempi, con le stesse moto classiche o con le loro repliche,insieme agli scooter degli - una volta - odiati Mods.
Si inizia di venerdì sera con una bella festa a base di rock’n’roll con la band Gene Gambler & The Shufflers e con il DJ Jimmy Guntrip.
Sabato invece le ruote si muoveranno verso il centro di Londra, Battersea Park, tutti dietro alla capofila, una Triumph Thruxton Special 904S, edizione limitata ispirata all’Ace Cafe. Al ritorno si terrà l’ottava edizione della Cafe Racer Review in cui verranno premiate le moto più belle tra le quali la miglior classica, la miglior racer moderna, la Triumph e l’Harley cafè più belle.
Oltre al concorso per le moto migliori, i visitatori potranno incontrare Mike Seate, vera e propria istituzione in materia di café racer e scrittore di alcuni volumi su questa cultura.
La sera poi sarà una festa di spintoni e cazzotti su pattini a rotelle nel derby tra le ragazze del London Rockin' Rollers, tutto ovviamente a scopo benefico.
Il pezzo forte della Reunion si terrà domenica 4: l’annuale “Ride with the Rockers”, una gita/sfilata con partenza alle 10 di mattina dall’Ace in direzione Brighton, località balneare frequentata dai rockers e teatro negli anni Sessanta delle scorribande con i Mods.
Immancabile un premio per il miglior scooter che verrà proclamato di fronte alla spiaggia.
Al ritorno di nuovo rock’n’roll per salutarsi e darsi appuntamento all’anno prossimo.
Quindi musica, moto, personalità della cultura rocker e cafè racer saranno la portata principale nel primo fine settimana di Settembre a Londra. Ma soprattutto sarà una festa per lui, l’Ace Cafè. Impomatatevi i capelli, indossate il vostro giubbotto Lewis Leathers, gli stivaloni e andate a fargli gli auguri. Direi che se li merita tutti.
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