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Intermot 2016 - Brixton Motorcycles BX 125, al via la distribuzione

La piccola classica della casa austriaca, presentata ufficialmente a Intermot 2016, è già in consegna in alcuni concessionari europei; è una ottavo di litro dall’aspetto tradizionale con un motore made in Japan. In vista ci sono le versioni cafè racer e scrambler, e anche un motore di 250 cm3
Classica per giovanissimi
Ha un aspetto classico che piacerà certamente a molti genitori cinquantenni, ma è rivolta ai loro figli sedicenni la BX125 prodotta dall’austriaca Brixton Motorcycles e distribuita in Europa dall'austriaca KSR. Il marchio, infatti, appartiene a KSR, distributore  a conduzione familiare che in Europa si occupa anche di Benelli, CFMoto, Explorer, Lambretta e Royal Enfield. A Intermot 2016 è stata svelata nella sue veste definitiva, visto che è già arrivata da alcuni concessionari in Europa che la avevano preordinata allo scorso Salone di Milano, dopo averla vista come prototipo. Minime le differenze rispetto a quel modello, legate alla sella (più piatta), al manubrio e a poco altro. Che non modificano il fascino retrò della piccola austriaca, che monta per contrasto anche qualche componente moderna come la strumentazione completamente digitale e i fari anteriori e posteriori a led. A spingere la BX125 è un monocilindrico sviluppato in Giappone di 124 cm3, raffreddato ad aria, e capace di 11,4 CV. Manca l’ABS ma c’è la frenata combinata, obbligatoria per legge sui 125 a partire dal 2017, se prive di ABS (che è obbligatorio dal 2017 su tutte le moto over 125 cm3). Il segmento delle piccole dal fascino retrò al momento è presidiato dalla francese Mash che Brixton cercherà di scalzare, oltre che con la BX125, anche con una versione scrambler e una cafè racer con la stessa motorizzazione. Non solo: pare che sia in previsione anche un nuovo modello con motorizzazione di 250 cm3. Certamente a decretare il successo del modello contribuirà il prezzo di vendita: se sarà abbastanza basso, potrebbe anche conquistare qualche 50enne che sceglierà di tornare alle due ruote, mettendola in garage per sé e non per il figlio.
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