Brevetti folli: dagli Usa il moto-orinatoio
Il blog di Motorcycle.com riporta la notizia di un brevetto decisamente curioso, a opera dell'americano Anthony J. Moley, un inventore residente a Hollister, cittadina della California: lo ha chiesto per la sua ultima invenzione, il “motorcycle urinal”, un orinatoio sovrastato da un manubrio che può essere adattato anche a un wc tradizionale
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Servirà il casco?
È la domanda che si pone il redattore di Motorcycle.com alla fine della news, ironizzando su questa invenzione davvero strana. È vero che la passione per la moto, per molti, è un’esperienza totalizzante che abbraccia tutta la vita del motociclista, ma finora alcuni momenti (tra cui la "ritirata", come la chiamavano i nostri nonni) erano rimasti una sorta di “zona franca”. Ora non più: anche quando si andrà in bagno, grazie all’invenzione di Moley, si potrà sgasare con gusto. Solo che l’invenzione dell’americano non prevede, al ruotare della manopola dell’acceleratore, un motore che sale di giri, ma l’attivazione dello… sciacquone. Non solo: alcuni sensori di movimento della versione a muro rilevano la presenza di un utilizzatore e attivano un sistema audio che riproduce il suono del motore; si può scegliere se attivare il rombo del motore anche azionando lo scarico. Per rendere realistica l’opera, Moley ha aggiunto due specchi retrovisori, il clacson e gli indicatori di direzione. In realtà, l’idea potrebbe allettare i proprietari di locali molto frequentati da motociclisti. Sarà, ma a noi viene il dubbio che il rumore del motore e del clacson servano più a coprire i rumori molesti dell’utente che a inebriare il suo udito. E ci permettiamo di suggerire un upload: si potrebbe scegliere il tipo di sound. Non vorremmo che un ducatista fosse costretto a fare i suoi bisogni ascoltando il rombo di un V-Twin “made in Usa” o il sibilo di un 4 cilindri giapponese. Comunque, anche per accontenare il pubblico femminile, i disegni del brevetto rilasciati dallo USTPO (United States Patent and Trademark Office) prevedono anche un normale WC, magari da mettere nel bagno di casa.
È la domanda che si pone il redattore di Motorcycle.com alla fine della news, ironizzando su questa invenzione davvero strana. È vero che la passione per la moto, per molti, è un’esperienza totalizzante che abbraccia tutta la vita del motociclista, ma finora alcuni momenti (tra cui la "ritirata", come la chiamavano i nostri nonni) erano rimasti una sorta di “zona franca”. Ora non più: anche quando si andrà in bagno, grazie all’invenzione di Moley, si potrà sgasare con gusto. Solo che l’invenzione dell’americano non prevede, al ruotare della manopola dell’acceleratore, un motore che sale di giri, ma l’attivazione dello… sciacquone. Non solo: alcuni sensori di movimento della versione a muro rilevano la presenza di un utilizzatore e attivano un sistema audio che riproduce il suono del motore; si può scegliere se attivare il rombo del motore anche azionando lo scarico. Per rendere realistica l’opera, Moley ha aggiunto due specchi retrovisori, il clacson e gli indicatori di direzione. In realtà, l’idea potrebbe allettare i proprietari di locali molto frequentati da motociclisti. Sarà, ma a noi viene il dubbio che il rumore del motore e del clacson servano più a coprire i rumori molesti dell’utente che a inebriare il suo udito. E ci permettiamo di suggerire un upload: si potrebbe scegliere il tipo di sound. Non vorremmo che un ducatista fosse costretto a fare i suoi bisogni ascoltando il rombo di un V-Twin “made in Usa” o il sibilo di un 4 cilindri giapponese. Comunque, anche per accontenare il pubblico femminile, i disegni del brevetto rilasciati dallo USTPO (United States Patent and Trademark Office) prevedono anche un normale WC, magari da mettere nel bagno di casa.
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