Botturi, il campione dell'Africa Eco Race si racconta in esclusiva - VIDEO
Il pilota di Lumezzane parla del suo secondo successo consecutivo nel rally: “Non ero nelle migliori condizioni fisiche e mentali, vincere è stato più difficile dell'anno scorso. Voglio ringraziare Gritti per la benzina e Lucci, che mi è stato vicino nei giorni successivi alla scomparsa di Goncalves”
Image
News
Chi ha seguito l'Africa Eco Race solo leggendo gli articoli o guardando le classifiche, può pensare che Alessandro Botturi abbia avuto vita facile nel vincere per la seconda volta consecutiva il rally africano. In realtà – anche se il pilota di Lumezzane è rimasto costantemente in testa dal terzo giorno di gara- il successo non è maturato facilmente: “Ho vinto la prima speciale, poi Ullevalseter è ripassato in testa nella seconda e già in quel giorno ho dovuto sudare parecchio. Lui partiva nono e ho dovuto spingere davvero molto per non farmi prendere. Dalla terza tappa sono sempre stato davanti ma non è facile gestire un rally così lungo. Ti svegli ogni mattina sapendo che la gara è nelle tue mani, la pressione è tanta e non puoi sbagliare perché gli avversari sono sempre pronti ad approfittarne”.
L'arte di pilotare sopra i problemi
Quest'anno poi si sono aggiunte due nuove variabili che Alessandro non poteva certo immaginare solo qualche mese fa: “Non l'ho detto a nessuno ma al Panafrica l'incidente era stato un po' peggio di quanto potesse sembrare. Ora il polso va bene ma la mano ogni tanto si indolenzisce. Non è semplice iniziare una gara in questa situazione e infatti mi mancava il ritmo nei primi giorni. Dovevo sciogliermi un po' ma qua non hai tempo per entrare in condizione, devi essere subito pronto”. Il tempo di tornare a essere il Bottu di sempre e per Alessandro è arrivata una di quelle notizie che non si vorrebbero mai sentire: “Quando mi hanno detto di Paulo – Goncalves, deceduto durante il Dakar, ndr- ho fatto davvero fatica. È vero che siamo preparati a questo tipo di notizie, sappiamo che può succedere, ma poi tornare in moto e guidare come se se niente fosse riesce difficile. Infatti ho commesso tanti errori di navigazione nei due giorni successivi, e devo dire grazie a Lucci, perché andando con lui sono riuscito a venire fuori da un momento complicato”. Un grazie anche a Giovanni Gritti: “Senza la benzina che mi ha dato avrei perso la gara, va detto”. Il Bottu porta a casa la seconda vittoria consecutiva e per il pilota di Lumezzane il trofeo va ad accompagnare quello dell'anno scorso in bacheca: “Quest'anno anche la gara in sé è stata più difficile. Il vento aveva cancellato molte tracce e la navigazione è stata fondamentale, quasi da moto rally. Sono davvero molto contento di quanto sono riuscito a fare”.
Un confronto impegnativo
Avversari nuovi e nuove difficoltà, ma il buon “vecchio” Botturi ne è venuto a capo egregiamente anche questa volta: "Mi fa particolarmente piacere essere riuscito a vincere nonostante nuovi avversari molto validi. Gli anni passano e bisogna riuscire a mantenersi sempre al meglio della condizione". E come dice il detto: non c'è due senza tre...ora è il momento di riposare, ma da qualche parte nella testa del Bottu c'è già l'edizione 2021.
Photo credits Alessio Corradini
L'arte di pilotare sopra i problemi
Quest'anno poi si sono aggiunte due nuove variabili che Alessandro non poteva certo immaginare solo qualche mese fa: “Non l'ho detto a nessuno ma al Panafrica l'incidente era stato un po' peggio di quanto potesse sembrare. Ora il polso va bene ma la mano ogni tanto si indolenzisce. Non è semplice iniziare una gara in questa situazione e infatti mi mancava il ritmo nei primi giorni. Dovevo sciogliermi un po' ma qua non hai tempo per entrare in condizione, devi essere subito pronto”. Il tempo di tornare a essere il Bottu di sempre e per Alessandro è arrivata una di quelle notizie che non si vorrebbero mai sentire: “Quando mi hanno detto di Paulo – Goncalves, deceduto durante il Dakar, ndr- ho fatto davvero fatica. È vero che siamo preparati a questo tipo di notizie, sappiamo che può succedere, ma poi tornare in moto e guidare come se se niente fosse riesce difficile. Infatti ho commesso tanti errori di navigazione nei due giorni successivi, e devo dire grazie a Lucci, perché andando con lui sono riuscito a venire fuori da un momento complicato”. Un grazie anche a Giovanni Gritti: “Senza la benzina che mi ha dato avrei perso la gara, va detto”. Il Bottu porta a casa la seconda vittoria consecutiva e per il pilota di Lumezzane il trofeo va ad accompagnare quello dell'anno scorso in bacheca: “Quest'anno anche la gara in sé è stata più difficile. Il vento aveva cancellato molte tracce e la navigazione è stata fondamentale, quasi da moto rally. Sono davvero molto contento di quanto sono riuscito a fare”.
Un confronto impegnativo
Avversari nuovi e nuove difficoltà, ma il buon “vecchio” Botturi ne è venuto a capo egregiamente anche questa volta: "Mi fa particolarmente piacere essere riuscito a vincere nonostante nuovi avversari molto validi. Gli anni passano e bisogna riuscire a mantenersi sempre al meglio della condizione". E come dice il detto: non c'è due senza tre...ora è il momento di riposare, ma da qualche parte nella testa del Bottu c'è già l'edizione 2021.
Photo credits Alessio Corradini
Aggiungi un commento