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Bosch, il mercato e-bike gode di ottima salute

Il produttore di sistemi elettrici per bici elettriche ha presentato alcune ricerche con le previsioni di vendita in Europa per il 2016 e le tendenze del settore. Studi dal quale emerge la costante crescita dei cicli a batterie che quest’anno dovrebbero toccare due milioni di unità, ma pure l’aumento delle richieste di modelli offroad e della spesa media per l’acquisto
Vendite trainate dalla Germania
Prosegue il moneto favorevole per le vendite delle bici a pedalata assistita. Dopo la crescita del 9,8% registrata in Italia nel 2015, le previsioni per la stagione 2016 sono positive, sia nel Bel Paese, sia in Europa. A dichiararlo è Bosch, uno dei principali attori del segmento come fornitore di kit elettrici, citando diversi studi. Secondo il produttore tedesco nei prossimi anni il ricavato delle e-bike costituirà il 30% dei ricavi del comparto dei cicli grazie alla crescita delle vendite e al maggiore listino degli esemplari a batterie. L’attesa per il 2016 è di 2 milioni di modelli consegnati in tutta Europa, contro i circa 1,7 milioni registrati nel 2015. A trainare il mercato sarà sempre la Germania con 560.000 unità attese, pari al +5% rispetto all’anno passato, che porteranno il totale delle bici elettriche presenti nel paese a superare quota 3 milioni. Buoni risultati sono previsti pure in Belgio e Olanda, dove quasi una nuova bici su tre ha le batterie. In crescita è pure la spesa media prevista per l’acquisto che dovrebbe arrivare a 3.287 euro, 250 in più rispetto al 2015. Per le city e trekking bike si spendono in media 3.050 euro, mentre per le e-MTB l’esborso sale a 3.897 euro. Eppure sono proprio le offroad i modelli con la maggiore crescita, pur non raggiungendo ancora i livelli di altri comparti. Secondo le ricerche citate da Bosch a dominare sono ancora city e urban con il 38% del mercato, seguite da touring e trekking (36%) e dalle mountain bike (19%), mentre rimane ridotta la richiesta di compatte (1-2%). L’analisi stima pure i tipi di kit più diffusi, con l’87% dei modelli valutati che ha motore nel mozzo dei pedali e, per il 60%, batterie sul telaio, fattore che segna una svolta rispetto al passato: appena tre anni fa il 60% degli accumulatori era fissato sul portapacchi posteriore. A favorire le vendite sarebbero diversi fattori, come moda, alta qualità e la crescita della popolazione urbana che rende le e-bike sempre più pratiche per muoversi rapidamente in città. A confermarlo sono pure le percentuali emerse dallo studio condotto dal Federal Ministry for the Environment, Nature Conservation, Building e Nuclear Safety. Secondo la ricerca, il 20% dei proprietari di e-bike pedala per svago e per turismo, mentre l’80% la usa con frequenza per recarsi al lavoro, a fare shopping o per le attività quotidiane. La convalida arriva pure da un’analisi di  fahrrad.de secondo il quale il 50% delle persone intervistate ritiene che l’auto potrebbe essere sostituita parzialmente dalla bici a pedalata assistita, mentre per il 28% potrebbe essere addirittura abolita per la circolazione in città.
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