Bonus bici: riapre il sito ma solo per i rimborsi. Aggiornamenti e regole per ottenerlo
Tutti coloro che hanno comprato una bici o un monopattino elettrico dal 4 maggio al 2 novembre 2020 e non sono riusciti ad ottenere il bonus mobilità perché i fondi erano esauriti, possono ripresentare la domanda da oggi 9 novembre fino al 9 dicembre, i soldi però arriveranno solo il prossimo gennaio
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Politica e trasporti
Dopo il caos dovuto all'esaurimento pressoché immediato dei fondi stanziati per il bonus bici e il blocco della piattaforma predisposta dal ministero (buonomobilità.it), il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5s) aveva promesso che i rimborsi sarebbero arivati a tutti.
La promessa è stata (in parte) mantenuta: da oggi 9 novembre si possono ripresentare le richieste, ma può farlo solo chi ha già comprato la bici ed è rimasto fuori dalla prima tranche di emissione dei rimborsi. Vediamo quali sono le caratteristiche principali del bonus bici e chi ha diritto di usufruire di questa nuova riapertura delle domande:
Può presentare domanda solo chi ha già comprato
La piattaforma predisposta dal ministero dell’Ambiente è buonomobilita.it che p è stata messa offline subito dopo l’esaurimento dei fondi disponibili, 215 milioni esauriti in poco più di 24 ore. Oggi però torna operativa: "Chi ha la fattura o lo scontrino parlante che dimostra l’acquisto dal 4 maggio al 2 novembre - ha spiegato il ministro Costa - potrà iscriversi al medesimo sito del bonus dal 9 novembre al 9 dicembre. Il 10 dicembre potremo sapere quante persone hanno diritto al contributo e quale plafond economico serve mettere a bilancio. A quel punto chiederemo i fondi al Ministero dell’Economia e, con i tempi tecnici necessari, arriveremo al pagamento, non prima dell’inizio dell’anno prossimo".
Cosa serve per registrarsi al portale bonusmobilita.it
Per registrarsi al portale predisposto dal Ministero dell’Ambiente (buonomobilita.it), bisogna avere a disposizione:
1) L’identità Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale
2) La scannerizzazione in formato Pdf della fattura o dello scontrino «parlante» a proprio nome;
3) Le proprie coordinate bancarie: sull’Iban che verrà registrato avverrà il rimborso.
- Per ovviare a eventuali problemi che possono insorgere si può chiamare il centralino del Ministero al numero 06.57221 o quello dell’Urp al numero 06.57225722 (e-mail: urp@minambiente.it).
Che cos'è il Buono Mobilità
- Valido dal 4 maggio al 31 dicembre 2020 per l’acquisto di biciclette, anche assistite (elettriche), monopattini, hoverboard e servizi di sharing (non car sharing), il bonus è pari al 60% della spesa sostenuta per un valore massimo di 500 euro.
- Un esempio: per una bici che costa 300 euro il bonus si traduce in un rimborso di 180 euro, mentre per una che ne vale 1.000 il rimborso si ferma a 500 euro.
- Chi ha già acquistato una bici a partire dal 4 maggio e fino al 3 novembre (come ha spiegato il ministro) per ottenere il rimborso del 60% deve registrarsi alla piattaforma del ministero, inserendo lo scontrino parlante o la fattura che testimoni l’acquisto.
Chi ne ha diritto?
- Possono fare domanda per il bonus bici e monopattini tutti i cittadini maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti.
- Sono inclusi anche quelli dei capoluoghi di Regione, delle Città metropolitane (che in tutto sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia) e dei capoluoghi di Provincia. Rimangono esclusi molti pendolari, studenti e lavoratori fuori sede, che magari hanno il domicilio in città mentre la residenza è rimasta nel luogo di provenienza. I pendolari che invece abitano i comuni della cintura delle grandi città metropolitane rientrano tra coloro che possono usufruire del bonus.
Quali problemi ha avuto la piattaforma?
Il 3 novembre, ossia il primo giorno per presentare le domande per ottenere il voucher, il sistema è andato in crash per via di un incidente tecnico: troppe richieste e la piattaforma è saltata. Spiega il ministro Costa: "Il sistema è andato in crash, c’è stato un incidente tecnico. Mi dispiace per la gente che è rimasta in coda, ma alla fine il problema è stato risolto. Alle 10 del mattino del 4 novembre, 600.000 italiani sono stati soddisfatti ed i fondi sono finiti. Quelli che avevano già tirato fuori soldi per comprare una bici e sono rimasti fuori, potranno avere il ristoro adesso".
In che modo è finanziato il bonus bici?
I fondi per il bonus mobilità vengono dalle "aste verdi" delle emissioni di gas serra. Le aste sono un meccanismo di assegnazione delle quote di emissioni valide per adempiere agli obblighi del cosiddetto European Union Emissions Trading Scheme, un sistema che fissa un limite massimo di produzione di CO2 agli aderenti lasciandoli liberi di acquistare e vendere sul mercato eventuali diritti di emissione aggiuntivi. In pratica, viene fissato un tetto alla quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema. Ed entro questo paletto, le imprese ricevono o acquistano quote di emissione che, eventualmente, possono anche scambiare. I soldi provenienti da questo sistema possono essere spesi solo per scopi ambientali, per cui Costa "rispedisce al mittente" le critiche ricevute in questi giorni: "Non potevano andare ad ospedali o cassa integrazione, come molti hanno detto. Se non li usavamo, sarebbero andati persi".
La promessa è stata (in parte) mantenuta: da oggi 9 novembre si possono ripresentare le richieste, ma può farlo solo chi ha già comprato la bici ed è rimasto fuori dalla prima tranche di emissione dei rimborsi. Vediamo quali sono le caratteristiche principali del bonus bici e chi ha diritto di usufruire di questa nuova riapertura delle domande:
Può presentare domanda solo chi ha già comprato
La piattaforma predisposta dal ministero dell’Ambiente è buonomobilita.it che p è stata messa offline subito dopo l’esaurimento dei fondi disponibili, 215 milioni esauriti in poco più di 24 ore. Oggi però torna operativa: "Chi ha la fattura o lo scontrino parlante che dimostra l’acquisto dal 4 maggio al 2 novembre - ha spiegato il ministro Costa - potrà iscriversi al medesimo sito del bonus dal 9 novembre al 9 dicembre. Il 10 dicembre potremo sapere quante persone hanno diritto al contributo e quale plafond economico serve mettere a bilancio. A quel punto chiederemo i fondi al Ministero dell’Economia e, con i tempi tecnici necessari, arriveremo al pagamento, non prima dell’inizio dell’anno prossimo".
Cosa serve per registrarsi al portale bonusmobilita.it
Per registrarsi al portale predisposto dal Ministero dell’Ambiente (buonomobilita.it), bisogna avere a disposizione:
1) L’identità Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale
2) La scannerizzazione in formato Pdf della fattura o dello scontrino «parlante» a proprio nome;
3) Le proprie coordinate bancarie: sull’Iban che verrà registrato avverrà il rimborso.
- Per ovviare a eventuali problemi che possono insorgere si può chiamare il centralino del Ministero al numero 06.57221 o quello dell’Urp al numero 06.57225722 (e-mail: urp@minambiente.it).
Che cos'è il Buono Mobilità
- Valido dal 4 maggio al 31 dicembre 2020 per l’acquisto di biciclette, anche assistite (elettriche), monopattini, hoverboard e servizi di sharing (non car sharing), il bonus è pari al 60% della spesa sostenuta per un valore massimo di 500 euro.
- Un esempio: per una bici che costa 300 euro il bonus si traduce in un rimborso di 180 euro, mentre per una che ne vale 1.000 il rimborso si ferma a 500 euro.
- Chi ha già acquistato una bici a partire dal 4 maggio e fino al 3 novembre (come ha spiegato il ministro) per ottenere il rimborso del 60% deve registrarsi alla piattaforma del ministero, inserendo lo scontrino parlante o la fattura che testimoni l’acquisto.
Chi ne ha diritto?
- Possono fare domanda per il bonus bici e monopattini tutti i cittadini maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti.
- Sono inclusi anche quelli dei capoluoghi di Regione, delle Città metropolitane (che in tutto sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia) e dei capoluoghi di Provincia. Rimangono esclusi molti pendolari, studenti e lavoratori fuori sede, che magari hanno il domicilio in città mentre la residenza è rimasta nel luogo di provenienza. I pendolari che invece abitano i comuni della cintura delle grandi città metropolitane rientrano tra coloro che possono usufruire del bonus.
Quali problemi ha avuto la piattaforma?
Il 3 novembre, ossia il primo giorno per presentare le domande per ottenere il voucher, il sistema è andato in crash per via di un incidente tecnico: troppe richieste e la piattaforma è saltata. Spiega il ministro Costa: "Il sistema è andato in crash, c’è stato un incidente tecnico. Mi dispiace per la gente che è rimasta in coda, ma alla fine il problema è stato risolto. Alle 10 del mattino del 4 novembre, 600.000 italiani sono stati soddisfatti ed i fondi sono finiti. Quelli che avevano già tirato fuori soldi per comprare una bici e sono rimasti fuori, potranno avere il ristoro adesso".
In che modo è finanziato il bonus bici?
I fondi per il bonus mobilità vengono dalle "aste verdi" delle emissioni di gas serra. Le aste sono un meccanismo di assegnazione delle quote di emissioni valide per adempiere agli obblighi del cosiddetto European Union Emissions Trading Scheme, un sistema che fissa un limite massimo di produzione di CO2 agli aderenti lasciandoli liberi di acquistare e vendere sul mercato eventuali diritti di emissione aggiuntivi. In pratica, viene fissato un tetto alla quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema. Ed entro questo paletto, le imprese ricevono o acquistano quote di emissione che, eventualmente, possono anche scambiare. I soldi provenienti da questo sistema possono essere spesi solo per scopi ambientali, per cui Costa "rispedisce al mittente" le critiche ricevute in questi giorni: "Non potevano andare ad ospedali o cassa integrazione, come molti hanno detto. Se non li usavamo, sarebbero andati persi".
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