Bonus bici, occhio alle truffe!
Disponibile, forse, entro Ferragosto, il bonus bici potrà essere richiesto solo attraverso i canali ufficiali. A seguito delle numerose segnalazioni, il Ministero dell’Ambiente avverte infatti di fare molta attenzione alle numerose truffe on-line
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Bonus bici
Voluto per incentivare l’utilizzo di veicoli a emissioni zero, il cosiddetto bonus bici fa giustamente gola a molti italiani. Per richiederlo bisogna seguire una semplice procedura, affidandosi com’è chiaro ai soli canali istituzionali. Il rischio di cadere in una truffa è infatti tutt’altro che minimo. L’allarme arriva direttamente dal Ministero dell’Ambiente che, dopo le numerose segnalazioni di annunci ingannevoli che invitano gli utenti a scaricare app inutili, ha pubblicato una nota con cui avverte i cittadini delle “trappole” presenti sul web e a "diffidare da applicazioni web oggi attive e che possono trarre in inganno, perché l'unico canale per ottenere il bonus sarà quello attivato dal ministero dell'ambiente". "È stata infatti segnalata - chiarisce la nota - la presenza di applicazioni su 'Bonus mobilità 2020' scaricabili dalle piattaforme più diffuse”, che il Ministero invita a segnalare alla autorità.
Sempre dal Ministero, fanno inoltre sapere che modalità e tempistiche per richiedere il bonus saranno diffuse al più presto.
Al più presto, ma quando?
Confermata la validità dello scontrino “parlante” (non è necessaria la fattura), restano infatti da capire i tempi che, in base a quanto sostenuto dal Ministero, non dovrebbero andare oltre il mese. In un simile contesto, non è inoltre scongiurato il rischio di clickday: per evitarlo sembra che verrà data la precedenza a quanti hanno già fatto l’acquisto, mentre chi si registrerà per ottenere un voucher da spendere verrà messo in “attesa”. Con il DL Rilancio, lo ricordiamo, per il bonus sono stati messi a disposizione 210 milioni di euro che però potrebbero non bastare: secondo stime di ANCMA nelle prime settimane dalla fine del lockdown le vendite di bici “normali” hanno subito un’impennata del 60%, che equivarrebbe a 130 milioni di euro di bonus già “prenotati”, a cui vanno aggiunti quelli per le e-bike, i monopattini e tutti gli altri mezzi (o servizi in sharing) ammessi.
Cliccate qui per conoscere nel dettaglio tutte le regole per ottenere il bonus.
Voluto per incentivare l’utilizzo di veicoli a emissioni zero, il cosiddetto bonus bici fa giustamente gola a molti italiani. Per richiederlo bisogna seguire una semplice procedura, affidandosi com’è chiaro ai soli canali istituzionali. Il rischio di cadere in una truffa è infatti tutt’altro che minimo. L’allarme arriva direttamente dal Ministero dell’Ambiente che, dopo le numerose segnalazioni di annunci ingannevoli che invitano gli utenti a scaricare app inutili, ha pubblicato una nota con cui avverte i cittadini delle “trappole” presenti sul web e a "diffidare da applicazioni web oggi attive e che possono trarre in inganno, perché l'unico canale per ottenere il bonus sarà quello attivato dal ministero dell'ambiente". "È stata infatti segnalata - chiarisce la nota - la presenza di applicazioni su 'Bonus mobilità 2020' scaricabili dalle piattaforme più diffuse”, che il Ministero invita a segnalare alla autorità.
Sempre dal Ministero, fanno inoltre sapere che modalità e tempistiche per richiedere il bonus saranno diffuse al più presto.
Al più presto, ma quando?
Confermata la validità dello scontrino “parlante” (non è necessaria la fattura), restano infatti da capire i tempi che, in base a quanto sostenuto dal Ministero, non dovrebbero andare oltre il mese. In un simile contesto, non è inoltre scongiurato il rischio di clickday: per evitarlo sembra che verrà data la precedenza a quanti hanno già fatto l’acquisto, mentre chi si registrerà per ottenere un voucher da spendere verrà messo in “attesa”. Con il DL Rilancio, lo ricordiamo, per il bonus sono stati messi a disposizione 210 milioni di euro che però potrebbero non bastare: secondo stime di ANCMA nelle prime settimane dalla fine del lockdown le vendite di bici “normali” hanno subito un’impennata del 60%, che equivarrebbe a 130 milioni di euro di bonus già “prenotati”, a cui vanno aggiunti quelli per le e-bike, i monopattini e tutti gli altri mezzi (o servizi in sharing) ammessi.
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