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Bonus bici, nuova formula: nessuno sconto ma solo un credito d'imposta per chi ha già acquistato

Il governo ha stanziato un totale di 5 milioni di euro per l’acquisto di mezzi ecologici, come per esempio l’e-bike, o per l’abbonamento ai mezzi pubblici. Nessuno sconto sull’acquisto, ma un credito d’imposta fino a 750 euro solo per chi ha già acquistato e fruibile non oltre il 2022. Vediamo a chi spetta e come funziona
Bonus bici
Inserita nel Decreto del Ministero dell’Economia del 21 settembre 2021 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 ottobre, la cifra di 5 milioni di euro stanziata dal Governo sarà valida per l’acquisto di qualsiasi mezzo ecologico, e-bike comprese. A differenza dello scorso anno, non si tratterà più di uno sconto sull’acquisto, ma di un credito d’imposta fino al valore di 750 euro. Vediamo come funziona e come ottenerlo .

Chi può richiederlo

Il bonus spetterà solo ed unicamente a coloro i quali abbiano acquistato dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 monopattini, e-bike e biciclette oppure abbonamenti al trasporto pubblico e ai servizi di sharing. Discorso analogo per coloro che, nel stesso lasso di tempo, abbiano rottamato un veicolo di categoria M1 (fino a nove posti e inferiore alle 5 tonnellate), a patto però che il richiedente - o uno dei suoi familiari conviventi - sia l’intestatario dei veicolo rottamato da almeno 12 mesi. Nessuno sconto quindi perchi fosse intenzionato ad acquistare ora...

Come richiedere
il bonus
Il decreto stabilisce che “il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima di 750 euro ed è utilizzato entro tre anni a decorrere dall’anno 2020” Per ottenerlo, sarà quindi necessario inoltrare “un’apposita istanza, in via telematica, all’Agenzia delle entrate”. L’istanza andrà inoltrata entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto e dovrà contenere l’importo della spesa sostenuta nell’anno 2020”.

Quanto vale il bonus

Come accennato, il credito massimo è di 750 euro, ma bisognerà comunque tenere conto delle risorse messe a disposizione dal Governo, cioè 5 milioni di euro. In pratica, non è detto che i fondi bastino per tutti: spetterà poi all’Agenzia delle entrate “determinare la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto”.

Soldi in mano?
Assolutamente no: come detto, si tratta di un credito d’imposta e, pertanto, come espressamente recitato dall’articolo 4 del decreto, il bonus mobilità “è utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi” come riduzione delle imposte dovute e può essere fruito “non oltre il 2022”. In pratica, potrà essere richiesto fino alla dichiarazione dei redditi del 2023. 
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