Bonus bici e monopattini elettrici: l’Emilia Romagna offre incentivi e rimborsi regionali
La Regione ha stanziato fondi per 3,3 milioni di euro per agevolare la diffusione della mobilità dolce. Nel piano ci sono provvedimenti per realizzare ciclabili e zone a traffico moderato, per ridurre i costi di bike parking e bike sharing e per retribuire fino a 50 euro chi si reca al lavoro pedalando. Previsti anche incentivi per pieghevoli, bici, ebike e mezzi di micromobilità
Contributi per i residenti delle piccole città
La Regione Emilia Romagna punta sulla mobilità ciclabile per la terza fase dell'epidemia Covid-19, quella attesa a partire da settembre 2020. E lo fa stanziando 3,3 milioni di euro per diverse iniziative per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, migliorare la qualità dell’aria e diminuire la congestione stradale delle aree urbane. L’obiettivo è pure favorire una mobilità alternativa al trasporto pubblico, ridotto nell’accoglienza dei passeggeri a causa della rigida applicazione delle regole di distanziamento sanitario. Gli interventi si concentrano prevalentemente sui 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale, comprendenti, tra l’altro, i nove capoluoghi di provincia e città come Faenza, Imola, Riccione e Sassuolo. A questi sono dedicati i contributi per la realizzazione di percorsi ciclabili o di interventi di moderazione del traffico finalizzati a privilegiare la circolazione delle biciclette. Agevolazioni regionali sono destinate anche a ridurre i costi dei depositi di cicli presso le velostazioni o nei punti di interscambio modale convenzionati con i Comuni, nonché per abbassare le spese dell’utilizzo del bike sharing, in particolare per gli utenti aziendali. Ai lavoratori sono destinate anche le risorse del progetto bike to work che concede un contributo di 0,20 euro per ogni chilometro effettuato sul tragitto casa-lavoro con un bonus massimo per ogni ciclista di 50 euro/mese, ossia pari a 250 km con rimborso. Chi è titolare di un abbonamento annuale delle ferrovie gestite dalla Regione può anche chiedere un contributo (300 euro, con un massimo del 50% del costo del ciclo) per l’acquisto di una bici pieghevole, incentivo che, però, non è cumulabile con altri contributi statali o regionali.
Inoltre i residenti nelle città con popolazione inferiore a 50.000 abitanti non appartenenti all’area metropolitana di Bologna, di fatto, quelli esclusi dal bonus mobilità statale, potranno avere un bonus simile a quello governativo: rimborso fino al 60% del costo del veicolo con importo massimo di 500 euro da spendere per l’acquisto di bici, e-bike e mezzi di micromobilità. I provvedimenti sono stati approvati, ma per diventare operativi è necessario attendere i tempi tecnici per la definizione dei criteri di assegnazione da parte dei Comuni, che gestiscono i fondi rilasciati dalla Regione, e per l'approvazione dei protocolli.
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