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Boneville Speed Week 2016, così è risorta dopo aver rischiato di sparire

Se oggi siamo a Bonneville con la Scuderia del Sale è anche un piccolo grande miracolo americano. L'organizzazione ha dovuto annullare l'evento nel 2014 e nel 2015 a causa dell'eccessivo assotigliamento dello strato di sale, ma ora, grazie alla caparbietà della associazioni di piloti e al coinvolgimento di studiosi e politici locali, la Speed Week è tornata a vivere. Ecco come è potuto accadere
Via la pioggia torna la Speed Week
Oggi a Bonneville è giornata di pausa prima che i motori inizino a fare sul serio, e il "nostro" team della Scuderia del Sale con Alberto Cecotti sta mettendo a punto gli ultimi detagli. Tutto è come è sempre stato dagli anni 30 in avanti, ma abbiamo davvero corso il rischio che non si potesse più ripetere: solo l’anno scorso sembrava che per la Speed Week non ci fosse più alcuna speranza. L’eccessivo prelievo di sale operato sulla pianura nel corso degli anni aveva infatti impedito il naturale assorbimento delle piogge (molto violente negli ultimi due anni), rendendo così del tutto impraticabile la “pista”.
Risultato: nel 2014 e nel 2015 la SCTA ha dovuto annullare l’evento e deludere cosi centinaia di migliaia di appassionati. Per questo alcuni piloti e membri della “Save the Salt Coalition”  hanno fondato la “Save the Salth Utha Alliance”, promuovendo incontri, iniziative e conferenze con geologi, politici locali e con i vertici della società mineraria operante sulla distesa salata - la Intrepid Potash -  per trovare soluzioni a questo problema. “È la prima volta - commentava lo scorso anno Dennis Sullivan, presidente della Utah Salt Flats Racing Association (USFRA) - che tutti questi soggetti si sono seduti insieme a un tavolo e hanno parlato dei problemi e delle possibili soluzioni.” Con in mano i diritti per lo sfruttamento dei giacimenti fino al 2023, il ruolo chiave nella faccenda era della compagnia mineraria, “corresponsabile” dell'eccessivo assottigliamento dello strato di sale. Fortunatamente ha prevalso la buona volontà di tutte le parti in gioco e sono state messe a punto due strategie una a lungo termine e una a breve che hanno dato e stanno dando i risultati sperati.
Da una parte si è programmato un trasporto del sale (estratto già dal 1917) al fine di portarne le riserve a valori più vicini al livello naturale e dall’altra si è programmata la chiusura dei canali di scolo che contribuiscono alla rimozione dello strato salino. Nel primo caso, le risorse di sale sono state recuperate dal “Salduro Loop”, un appezzamento triangolare particolarmente ricco di sale non poco distante. Nel secondo caso, invece, la chiusura di alcune dighe e la costruzione di banchine di sale introno al bordo della Salt Flats ha permesso di reindirizzare il deflusso del limo trasportato dalle vicine Silver Island Mountains che contribuiva ad assottigliare lo strato salino. Grazie anche al coinvolgimento di politici locali come il deputato Chris Stewart, il Presidente del Comitato sulle risorse naturali dello Utah Rob Bishop, il Governatore Gary Herbert e i  senatori del Nevada Orrin Hatch e Mike Lee si sono potute mettere in campo tutte le soluzioni prospettate per salvare il Bonneville Speedway. Sicuramente ha contribuito anche il miglioramento climatico: quest'anno non ci sono state le piogge torrenziali che avevano contribuito a rovinare il fondo della pista. Insomma una storia che è finita bene e che quest'anno ci permette di vivere in prima persona le emozioni della Speed Week!
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