Bollo auto, pace fiscale: stralcio delle cartelle tra il 2000 e il 2015
Pace fiscale: il governo Draghi pensa allo stralcio di tutte le cartelle esattoriali per importi massimi fino a 5.000 euro accumulatesi tra il 2000 e il 2015. Tra queste anche i bolli auto mai pagati nello stesso periodo, che potrebbero essere semplicemente “cancellati”
Image
Politica e trasporti
Bollo auto
In concomitanza all’arrivo del nuovo Decreto Sostegno, quello cioè relativo agli aiuti da rivolgere alle attività economiche ormai in crisi, il governo Draghi sta in queste ore valutando anche le diverse ipotesi relative alla cosiddetta pace fiscale. Sul tavolo ci sono lo stop generalizzato da parte del governo, che non chiederà soldi ai contribuenti fino al 30 aprile (cioè la data che segna, dal punto di vista legale, la fine dello “stato di emergenza”) e un nuovo stralcio delle cartelle esattoriali. Quest’ultima ipotesi, da quanto di apprende preferita, prevederebbe più nel dettaglio l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali accumulatesi tra il 2000 e il 2015 per importi massimi fino a 5.000 euro, comprensivi di interessi e sanzioni. Il totale sarebbe di circa 60 milioni di cartelle esattoriali (quasi la metà - il 46% - dei 130 milioni di ruoli presenti nel magazzino di Agenzia delle Entrate) tra le quali, anche, i bolli auto non pagati. Un’ottima notizia per automobilisti e motociclisti “sbadati”, o “furbetti” che di si voglia, che nei 15 anni di periodo preso in esame non hanno pagato la tassa e che con lo stralcio potrebbero vedersi annullare ogni debito e pendenza. Un po’ meno, forse, per i più diligenti, o onesti, ancora che dir si voglia, che al contrario dei primi hanno regolarmente pagato il bollo. L’obiettivo di questa seconda via - di fatto un’operazione di continuità rispetto al primo governo Conte, che però si limitava alla cancellazione dei ruoli dal 2000 al 2010 e solo fino a mille euro - sarebbe anche quello di “alleggerire” il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, schiacciata da un arretrato sulle cartelle di circa mille miliardi.
Aggiungi un commento