BMW Motorrad iParts, è pesce d'aprile!
Con BMW Motorrad iParts, servizio presentato due giorni fa, la Casa bavarese prometteva la possibilità di stamparsi i pezzi di ricambio ovunque, in casa e anche in strada, grazie alla tecnologia Parts 3D Mobile Printer. Addio officina? Per ora è solo un pesce d’aprile!
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Pesce d'aprile
La notizia era di quelle epocali: se, in mezzo al deserto, dovesse rompersi, per esempio, la leva del cambio, i possessori di una BMW sarebbero stati in grado di ricostruirsela o meglio, ristamparsela in un batter d’occhio. Con una nota ufficiale BMW Motorrad ha presentato come attrezzatura optional BMW Motorrad iParts, un sistema per la stampa 3D che permette alle concessionarie e ai clienti di stampare in tempo reale i pezzi di ricambio necessari. Secondo quanto riportato, le parti più piccole come appunto le leve del freno, della frizione o del cambio, i tappi delle valvole, le piastre forcella o i vetri per gli indicatori di direzione sarebbero potute essere stampate dagli stessi clienti BMW grazie alla stampante portatile BMW Motorrad iParts 3D Mobile Printer: “Un’operazione che può essere effettuata dovunque, a casa come per strada, dato che questa comoda attrezzatura altamente tecnologica si può comodamente riporre nel bauletto posteriore o in quello laterale”.
Bellissimo vero? Sì, se solo fosse vero!
Diffuso con una nota da BMW, l’annuncio non è infatti altro che un pesce d’aprile al quale in moltissimi hanno abboccato. Oltre all’autorevole fonte (la stessa BMW), la minuziosa spiegazione di ogni più piccolo dettaglio su come tale tecnologia sarebbe potuta essere a breve impegata ha ingannato molti (compresi alcuni autorevoli giornali): la Casa bavarese spiegava per esempio che i dati relativi al design e alle specifiche riguardanti i materiali necessari per procedere alla stampa sarebbero stati forniti da BMW iCloud e scaricati direttamente sul sistema di stampa 3D tramite smartphone, tablet o PC. O ancora che per compensare il peso aggiuntivo della stampante sarebbe stato realizzato uno speciale bauletto posteriore in fibra di carbonio CFRP con una riduzione di circa 4.5 kg rispetto al peso di seire.
Al di là dello spirito giocoso con cui l’annuncio è stato diffuso, le parole di BMW appaiono comunque molto interessanti: forse è ancora un po’ presto per poterci anche solo pensare, ma altrettanto vero è che la tecnologia legata alla stampa 3D fa di mese in mese passi da gigante…
La notizia era di quelle epocali: se, in mezzo al deserto, dovesse rompersi, per esempio, la leva del cambio, i possessori di una BMW sarebbero stati in grado di ricostruirsela o meglio, ristamparsela in un batter d’occhio. Con una nota ufficiale BMW Motorrad ha presentato come attrezzatura optional BMW Motorrad iParts, un sistema per la stampa 3D che permette alle concessionarie e ai clienti di stampare in tempo reale i pezzi di ricambio necessari. Secondo quanto riportato, le parti più piccole come appunto le leve del freno, della frizione o del cambio, i tappi delle valvole, le piastre forcella o i vetri per gli indicatori di direzione sarebbero potute essere stampate dagli stessi clienti BMW grazie alla stampante portatile BMW Motorrad iParts 3D Mobile Printer: “Un’operazione che può essere effettuata dovunque, a casa come per strada, dato che questa comoda attrezzatura altamente tecnologica si può comodamente riporre nel bauletto posteriore o in quello laterale”.
Bellissimo vero? Sì, se solo fosse vero!
Diffuso con una nota da BMW, l’annuncio non è infatti altro che un pesce d’aprile al quale in moltissimi hanno abboccato. Oltre all’autorevole fonte (la stessa BMW), la minuziosa spiegazione di ogni più piccolo dettaglio su come tale tecnologia sarebbe potuta essere a breve impegata ha ingannato molti (compresi alcuni autorevoli giornali): la Casa bavarese spiegava per esempio che i dati relativi al design e alle specifiche riguardanti i materiali necessari per procedere alla stampa sarebbero stati forniti da BMW iCloud e scaricati direttamente sul sistema di stampa 3D tramite smartphone, tablet o PC. O ancora che per compensare il peso aggiuntivo della stampante sarebbe stato realizzato uno speciale bauletto posteriore in fibra di carbonio CFRP con una riduzione di circa 4.5 kg rispetto al peso di seire.
Al di là dello spirito giocoso con cui l’annuncio è stato diffuso, le parole di BMW appaiono comunque molto interessanti: forse è ancora un po’ presto per poterci anche solo pensare, ma altrettanto vero è che la tecnologia legata alla stampa 3D fa di mese in mese passi da gigante…
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