Biocarburanti: la proposta italiana torna sul tavolo della Commissione UE
Esclusi dalla deroga inizialmente concessa agli e-fuels, i biocarburanti tornano sul tavolo della Commissione Europea. L’apertura della Germania funge da assist alla richiesta avanzata dall’Italia, ora impegnata in una nuova trattativa con Bruxelles
Biocarburanti: forse sì
Inizialmente esclusi dalla deroga concessa invece, su pressione tedesca, agli e-fuels, i biocarburanti tornano sul tavolo del Consiglio Europeo grazie, in particolare, alle pressioni fatte dall’Italia e dal ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Ma andiamo con ordine.
Solo gli e-fuels?
Rinviata in più occasioni, la decisione definitiva riguardo allo stop dei motori termici diesel e benzina entro il 2035 è arrivata soltanto pochi giorni fa a seguito di non poche trattative. A spuntarla (ve ne parlavamo qui) è stata la Germania che, a seguito del lungo negoziato, ha visto accolta la richiesta di deroga avanzata per gli e-fuels, vale a dire per i carburanti di origine sintetica. Esclusi invece i biocarburanti (quelli cioè ottenuti in modo indiretto dalle biomasse) sui quali puntava in particolare l’Italia, considerati dall'esecutivo europeo più inquinanti rispetto a quelli sintetici.
Di nuovo in trattativa
La partita sembrava finita, almeno fino all’apertura manifestata della stessa Germania verso i carburanti sintetici: un “assist” che ha permesso all’Italia di rientrare in partita e, in tal modo, riprendere la trattativa con l’UE. "Sì certo - ha detto a tal proposito la Commissaria Ue all'Energia Kadri Simson - i biocarburanti sono un argomento che viene trattato. Noi sosteniamo le iniziative a riguardo, è mia responsabilità sostenere i produttori, il supporto c'è ed è forte. Io personalmente ritengo che i veicoli elettrici saranno presto molto competitivi. Comunque la normativa era necessaria affinché tutti si muovessero nella stessa direzione. Perché un mercato unico e unito va a favore dei consumatori”. Una notizia certamente positiva, accolta con soddisfazione dallo stesso Adolfo Urso, che ha commentato: "Finalmente siamo sulla strada giusta, prevale la ragione sull'ideologia, come dimostrano le parole sagge della Commissaria Ue Simson, che ha aperto la strada anche al biocombustibile, che accanto agli altri combustibili sintetici possono mantenere in vita il motore endotermico e la straordinaria filiera produttiva del nostro automotive".
Morale? Nulla è ancora deciso, ma se la trattativa andasse a buon fine, accanto agli e-fuels potrebbero trovare posto, tra i carburanti “ammessi” in Europa oltre il 2035, anche i biocarburanti su cui tanto insiste il nostro Paese.