BikeMi, 8 e-bike su 10 non funzionano
Codacons ha fatto un esposto al Comune di Milano per protestare sui malfunzionamenti emersi da un controllo a campione sul servizio di bike sharing cittadino nel quale 8 bici elettriche su 10 sono risultate con batteria scarica o non funzionanti. Male anche il rilevamento tra i modelli muscolari, con la metà risultata con rilevanti problemi. Richiesto un pronto intervento per ristabilire la piena funzionalità del servizio
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Green Planet
Potenziare il servizio
Il BikeMi, il servizio di bike sharing di Milano, è salito più volte alla ribalta come esempio virtuoso a livello mondiale grazie all’ampiezza dell’offerta e all’integrazione tra bici muscolari e a pedalata assistita. Un’idea vincente che ha convinto molti cittadini ad abbandonare l’auto e passare al ciclo, ma più volte finito sotto accusa per malfunzionamenti o criticità come per la scarsità di parcheggi o per i problemi alle batterie dei modelli a pedalata assistita. A segnalare nuove criticità è ora il Codacons, il coordinamento delle associazioni per i diritti dei consumatori, che accusa i gestori del servizio di scarsa manutenzione. Una denuncia concreta effettuata dopo i rilevamenti emersi dai controlli a campione realizzati dai responsabili Codacons. I risultati sono preoccupanti: su 10 bici a pedalata assistita provati soltanto 2 sono risultate efficienti, mentre tra i modelli muscolari il malfunzionamento ha riguardato il 50% dei cicli testati. Per le e-bike i problemi riscontrati riguardano soprattutto le batterie scariche, ma alcune sono risultate non funzionanti. Più ampia la casistica rilevata per le biciclette tradizionali che annovera inconvenienti al cambio o ai freni, sellino instabile, gomme troppo gonfie o pedali fuori asse che rendono l’uso del mezzo problematico e faticoso. Disservizi che si aggiungono agli stalli troppo vuoti o troppo pieni che costringono gli utenti a trovare altri soluzioni per iniziare o concludere la condivisione. Si tratta, sostiene Codacons, di dati allarmanti per un servizio con pochi anni di vita che ha indotto l’associazione a presentare un esposto al Comune di Milano e una diffida ad ATM per segnalare il degrado di BikeMi e per richiedere “un pronto e immediato intervento che consenta la piena fruizione del servizio a tutti gli aderenti”. Nel documento si chiede, inoltre, all’amministrazione di potenziare il servizio per incentivare i cittadini ad abbandonare l’auto per adottare la più sostenibile mobilità a pedali.
Il BikeMi, il servizio di bike sharing di Milano, è salito più volte alla ribalta come esempio virtuoso a livello mondiale grazie all’ampiezza dell’offerta e all’integrazione tra bici muscolari e a pedalata assistita. Un’idea vincente che ha convinto molti cittadini ad abbandonare l’auto e passare al ciclo, ma più volte finito sotto accusa per malfunzionamenti o criticità come per la scarsità di parcheggi o per i problemi alle batterie dei modelli a pedalata assistita. A segnalare nuove criticità è ora il Codacons, il coordinamento delle associazioni per i diritti dei consumatori, che accusa i gestori del servizio di scarsa manutenzione. Una denuncia concreta effettuata dopo i rilevamenti emersi dai controlli a campione realizzati dai responsabili Codacons. I risultati sono preoccupanti: su 10 bici a pedalata assistita provati soltanto 2 sono risultate efficienti, mentre tra i modelli muscolari il malfunzionamento ha riguardato il 50% dei cicli testati. Per le e-bike i problemi riscontrati riguardano soprattutto le batterie scariche, ma alcune sono risultate non funzionanti. Più ampia la casistica rilevata per le biciclette tradizionali che annovera inconvenienti al cambio o ai freni, sellino instabile, gomme troppo gonfie o pedali fuori asse che rendono l’uso del mezzo problematico e faticoso. Disservizi che si aggiungono agli stalli troppo vuoti o troppo pieni che costringono gli utenti a trovare altri soluzioni per iniziare o concludere la condivisione. Si tratta, sostiene Codacons, di dati allarmanti per un servizio con pochi anni di vita che ha indotto l’associazione a presentare un esposto al Comune di Milano e una diffida ad ATM per segnalare il degrado di BikeMi e per richiedere “un pronto e immediato intervento che consenta la piena fruizione del servizio a tutti gli aderenti”. Nel documento si chiede, inoltre, all’amministrazione di potenziare il servizio per incentivare i cittadini ad abbandonare l’auto per adottare la più sostenibile mobilità a pedali.
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