Autovelox fatto esplodere sulla Paullese: vendetta per le troppe multe?
Un automobilista, forse troppe volte pizzicato dall’autovelox, ha deciso di “regolare i conti” facendo saltare in aria il sistema di rilevazione in funzione sulla ex statale Paullese. I Carabinieri seguono la pista della vendetta personale, avvalorata da un volantino trovato accanto ai resti del dispositivo
Image
News
Dalle parole ai fatti
Che a molti automobilisti e motociclisti milanesi gli autovelox cominciassero ad andare di traverso lo si poteva immaginare. Pur vantando ottimi risultati da un punto di vista della sicurezza stradale, gli strumenti di rilevazione della velocità hanno “pizzicato” negli ultimi mesi oltre 60mila veicoli a velocità troppo elevata sulle principali arterie del capoluogo, regalando a Milano il titolo di “capitale delle multe”.
Tra i multati, moltissimi hanno denunciato irregolarità riguardanti i famosi 90 giorni necessari per la notifica del verbale (tra l’altro Altroconsumo ha presentato una Class Action contro il Comune) nella speranza di farsi annullare le sanzioni. C’è però anche chi, più che allle cate bollate, ha pensato a una vendetta più "concreta": un autovelox installato sulla ex statale Paullese, strada che collega Milano e Cremona, è stato fatto saltare nei giorni scorsi con un rudimentale ordigno. Rilevato il malfunzionamento del sistema, i tecnici recatisi sul posto hanno trovato i resti del dispositivo e hanno segnalato così l'accaduto alle forze dell'ordine. I carabinieri del comando provinciale di Milano non escludono la pista della vendetta da parte di qualcuno che, esasperato dalle multe, ha deciso di rivalersi direttamente sul dispositivo, ad avvalorare questa ipotesi anche il volantino di "rivendicazione" trovato accanto all’autovelox distrutto in cui si accusa il comune solo di "fare cassa” e firmato dal fantomatico gruppo degli "automobilisti stanchi”.
Che a molti automobilisti e motociclisti milanesi gli autovelox cominciassero ad andare di traverso lo si poteva immaginare. Pur vantando ottimi risultati da un punto di vista della sicurezza stradale, gli strumenti di rilevazione della velocità hanno “pizzicato” negli ultimi mesi oltre 60mila veicoli a velocità troppo elevata sulle principali arterie del capoluogo, regalando a Milano il titolo di “capitale delle multe”.
Tra i multati, moltissimi hanno denunciato irregolarità riguardanti i famosi 90 giorni necessari per la notifica del verbale (tra l’altro Altroconsumo ha presentato una Class Action contro il Comune) nella speranza di farsi annullare le sanzioni. C’è però anche chi, più che allle cate bollate, ha pensato a una vendetta più "concreta": un autovelox installato sulla ex statale Paullese, strada che collega Milano e Cremona, è stato fatto saltare nei giorni scorsi con un rudimentale ordigno. Rilevato il malfunzionamento del sistema, i tecnici recatisi sul posto hanno trovato i resti del dispositivo e hanno segnalato così l'accaduto alle forze dell'ordine. I carabinieri del comando provinciale di Milano non escludono la pista della vendetta da parte di qualcuno che, esasperato dalle multe, ha deciso di rivalersi direttamente sul dispositivo, ad avvalorare questa ipotesi anche il volantino di "rivendicazione" trovato accanto all’autovelox distrutto in cui si accusa il comune solo di "fare cassa” e firmato dal fantomatico gruppo degli "automobilisti stanchi”.
Aggiungi un commento