Autostrada, 2018 e nuovi rincari al casello: + 2,74 di media
Calcolato sulla base delle percorrenze 2016 e 2017, la società Autostrade per l’Italia ha comunicato per il 2018 un nuovo aumento dei pedaggi. Riferito all’intera rete autostradale, il rincaro è del 2,74%: con un + 13,9% e un + 12,8%, toccano l’apice la Milano Serravalle e l’Autostrada dei Parchi. Reazioni e proteste da politica e consumatori
Image
Politica e trasporti
Aumenti al casello
Nuovo anno, nuovi prezzi, ovviamente più alti. Anche quest’anno gli italiani faranno i conti con il solito aumento dei pedaggi autostradali: calcolato sulla base della percorrenza 2016 -2017, il rincaro medio per l’intera rete autostradale è del 2,74%.
“L'aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall'applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo”, ha spiegato Autostrade per l’Italia. Una spiegazione che non è piaciuta né ai consumatori né tanto meno alla politica: "Si tratta di aumenti inaccettabili. Anche se il rialzo medio dei pedaggi sulla rete autostradale è del 2,74%, ci sono incrementi bulgari. Avere rincari del 13,91%, come per la Milano Serravalle, vuol dire mandare in tilt i bilanci di quei pendolari costretti a prendere quella tratta”, ha detto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Con il 13,9% la Milano Serravalle e Milano Tangenziali spa è la tratta con il maggiore aumento, ma non da meno è la Strada dei Parchi, seconda con un aumento di oltre il 12%: "Se l'aumento medio dei pedaggi autostradali per il 2018 si attesta intorno al 2,70% sul territorio nazionale, è indubbio che l'aumento del 12,89% previsto per l'Autostrada dei Parchi è a dir poco paradossale", sostiene il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che chiede un urgente incontro con il Mit, il ministero guidato da Graziano Delrio. "Infatti, pur comprendendo ogni possibile variabile utile ad un riallineamento del pedaggio su tariffe più aggiornate, in questo caso - ha aggiunto Zingaretti - salta all'occhio come tale riallineamento ometta diversi fattori da valutare, fattori che nell'ambito dei servizi offerti al cittadino costituiscono elementi invece imprescindibili, a partire - per fare solo un esempio - da quello della "gradualità".
Oltre alla TEEM con + 2,70%, alla Pedemontana con 1,7% e alla BreBeMi con un aumento per il 2018 del + 4,69, , gli aggiornamenti riguardano, in particolare:
ATIVA spa 1,72%,
Autostrade per l'Italia S.p.A. 1,51%
Autostrada del Brennero spa 1,67%
Autovie Venete spa 1,88%
Brescia-Padova spa 2,08%
Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%
CAV spa 0,32%
Centro Padane Spa 0,00%
Autocamionale della Cisa Spa 0,00%
Autostrada dei Fiori Spa 0,98%
Milano Serravalle Milano Tangenziali spa 13,91%
Tangenziale di Napoli spa 4,31%
RAV spa 52,69%
SALT spa 2,10%
SAT spa 1,33%
Autostrade Meridionali (SAM) spa 5,98%
SATAP spa Tronco A4 8,34%
SATAP spa Tronco A21 1,67%
SAV spa 0,00%
SITAF spa 5,71%
Torino - Savona spa 2,79%
Strada dei Parchi spa 12,89%
Nuovo anno, nuovi prezzi, ovviamente più alti. Anche quest’anno gli italiani faranno i conti con il solito aumento dei pedaggi autostradali: calcolato sulla base della percorrenza 2016 -2017, il rincaro medio per l’intera rete autostradale è del 2,74%.
“L'aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall'applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo”, ha spiegato Autostrade per l’Italia. Una spiegazione che non è piaciuta né ai consumatori né tanto meno alla politica: "Si tratta di aumenti inaccettabili. Anche se il rialzo medio dei pedaggi sulla rete autostradale è del 2,74%, ci sono incrementi bulgari. Avere rincari del 13,91%, come per la Milano Serravalle, vuol dire mandare in tilt i bilanci di quei pendolari costretti a prendere quella tratta”, ha detto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Con il 13,9% la Milano Serravalle e Milano Tangenziali spa è la tratta con il maggiore aumento, ma non da meno è la Strada dei Parchi, seconda con un aumento di oltre il 12%: "Se l'aumento medio dei pedaggi autostradali per il 2018 si attesta intorno al 2,70% sul territorio nazionale, è indubbio che l'aumento del 12,89% previsto per l'Autostrada dei Parchi è a dir poco paradossale", sostiene il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che chiede un urgente incontro con il Mit, il ministero guidato da Graziano Delrio. "Infatti, pur comprendendo ogni possibile variabile utile ad un riallineamento del pedaggio su tariffe più aggiornate, in questo caso - ha aggiunto Zingaretti - salta all'occhio come tale riallineamento ometta diversi fattori da valutare, fattori che nell'ambito dei servizi offerti al cittadino costituiscono elementi invece imprescindibili, a partire - per fare solo un esempio - da quello della "gradualità".
Oltre alla TEEM con + 2,70%, alla Pedemontana con 1,7% e alla BreBeMi con un aumento per il 2018 del + 4,69, , gli aggiornamenti riguardano, in particolare:
ATIVA spa 1,72%,
Autostrade per l'Italia S.p.A. 1,51%
Autostrada del Brennero spa 1,67%
Autovie Venete spa 1,88%
Brescia-Padova spa 2,08%
Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%
CAV spa 0,32%
Centro Padane Spa 0,00%
Autocamionale della Cisa Spa 0,00%
Autostrada dei Fiori Spa 0,98%
Milano Serravalle Milano Tangenziali spa 13,91%
Tangenziale di Napoli spa 4,31%
RAV spa 52,69%
SALT spa 2,10%
SAT spa 1,33%
Autostrade Meridionali (SAM) spa 5,98%
SATAP spa Tronco A4 8,34%
SATAP spa Tronco A21 1,67%
SAV spa 0,00%
SITAF spa 5,71%
Torino - Savona spa 2,79%
Strada dei Parchi spa 12,89%
Aggiungi un commento