Aumento benzina: accise prezzo su di 0,24 centesimi da sabato 1 marzo
Prezzo benzina: torna ad aumentare il costo dei carburanti, questa volta per un aumento delle accise previsto lo scorso anno. Da sabato scatterà un aumento di 0,24 centesimi di euro per ogni litro di verde e di 0,34 centesimi per il gasolio. Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori, che chiedono a Renzi di intervenire
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Il Codacons non ci sta
I consumatori ricevono l'ennesima batosta: scatterà da sabato 1 marzo l'aumento delle accise sulla benzina, un rincaro atomatico previsto dal governo Letta, che a luglio dello scorso anno ha introdotto questo rincaro che porterà nelle casse dello stato poco più di 70 milioni di euro, da investire in progetti legati al "Decreto del Fare". L'aumento sarà di 0,24 centesimi al litro su benzina e 0,34 centesimi per il gasolio, secondo Assopetroli questo fino al 2018, per le sole accise, gli italiani sconteranno una pressione fiscale di 1,2 miliardi di euro. Dal 2010 a oggi gli aumenti delle accise sui carburati sono stati dieci. Le associazioni dei consumatori, ovviamente, si fanno sentire e fanno appello a Renzi, che si è trovato nelle mani la "patata bollente" di questi aumenti: "Si tratta di una misura di politica economica vecchia, che ci aspettiamo sia annullata dal governo Renzi, è ora di finirla di considerare gli automobilisti come polli da spennare e cominciare a tassare nel rispetto del criterio della capacità contributiva" commenta il Codacons, che chiede un cambio di rotta: "sarebbe una bella novità se il nuovo governo attuasse finalmente un provvedimento promesso da oltre 10 anni, un meccanismo che sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti evitando che la doppia tassazione accise + Iva si traduca in una stangata eccessiva".
I consumatori ricevono l'ennesima batosta: scatterà da sabato 1 marzo l'aumento delle accise sulla benzina, un rincaro atomatico previsto dal governo Letta, che a luglio dello scorso anno ha introdotto questo rincaro che porterà nelle casse dello stato poco più di 70 milioni di euro, da investire in progetti legati al "Decreto del Fare". L'aumento sarà di 0,24 centesimi al litro su benzina e 0,34 centesimi per il gasolio, secondo Assopetroli questo fino al 2018, per le sole accise, gli italiani sconteranno una pressione fiscale di 1,2 miliardi di euro. Dal 2010 a oggi gli aumenti delle accise sui carburati sono stati dieci. Le associazioni dei consumatori, ovviamente, si fanno sentire e fanno appello a Renzi, che si è trovato nelle mani la "patata bollente" di questi aumenti: "Si tratta di una misura di politica economica vecchia, che ci aspettiamo sia annullata dal governo Renzi, è ora di finirla di considerare gli automobilisti come polli da spennare e cominciare a tassare nel rispetto del criterio della capacità contributiva" commenta il Codacons, che chiede un cambio di rotta: "sarebbe una bella novità se il nuovo governo attuasse finalmente un provvedimento promesso da oltre 10 anni, un meccanismo che sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti evitando che la doppia tassazione accise + Iva si traduca in una stangata eccessiva".
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mi ripeto......mi auguro li usino tutti in medicine!
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