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Astron Aerospace Omega 1, il motore a benzina del futuro?

Astron Aerospace sta sviluppando un motore termico innovativo, il progetto sarebbe a uno stadio avanzatissimo: l’Omega 1 è già funzionante e secondo l’azienda ha dato risultati notevoli, il prototipo pesa solo 15,9 kg e sviluppa una potenza di 160 CV
C’è una spinta poderosa verso la mobilità elettrica e addirittura si programma l’abolizione dei motori endotermici entro una quindicina d’anni, ma ci sono ancora molti problemi insoluti e con ogni probabilità continueremo a usare la benzina ancora per parecchio tempo. Molti costruttori di auto e moto continuano a fare pressioni in questa direzione e anzi c’è chi sta lavorando allo sviluppo di motori endotermici che funzionano con principi rivoluzionari.

Motore da 160 CV
È il caso della Astron Aerospace i cui studi su un motore termico innovativo sono a uno stadio avanzatissimo. Il motore si chiama Omega 1, è già funzionante e secondo l’azienda che lo sta sviluppando ha dato risultati notevoli: il prototipo pesa solo 15,9 kg e sviluppa una potenza molto elevata, 160 CV, con una coppia di ben 23,5 kgm; ha un regime di minimo attorno a 1000 giri/min e può superare i 25.000 giri/min, è in grado di funzionare con una varietà di combustibili ed ha emissioni molto contenute.

Progetto complesso
Il funzionamento è abbastanza complesso. Le quattro fasi di un motore a quattro tempi sono state divise in due camere indipendenti, separate da una precamera nel mezzo con una valvola a disco rotante. Il cuore del motore sono due alberi sovrapposti accoppiati con ingranaggi e dunque controrotanti, sulle loro estremità sono posizionati quattro rotori che funzionano a coppie: quello sull’estremità anteriore effettua aspirazione e compressione, poi attraverso la valvola rotante i gas passano all’altro capo dove vengono effettuati combustione e scarico. È un funzionamento che per certi versi richiama quello del motore Wankel ma secondo Astron non ci sono problemi di tenuta ed è un’unità completamente lineare.
Probabilmente non ci avete capito molto ma per semplificare le cose Astron Aerospace ha realizzato un video esplicativo (qui sotto) che forse non risolverà tutti i vostri dubbi ma almeno ne eliminerà alcuni.
Va osservato che per il momento gli studi sono a un livello generale e non si è parlato di una applicazione specifica per motociclette; ma se i risultati continuassero ad essere così lusinghieri, non ci sono dubbi sul fatto che le due ruote farebbero presto ad adottarlo.
 
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