Assicurazioni RC false, 10 arresti a Caserta
Funzionava dal 2012 il sistema escogitato da una banda di criminali casertani che ha permesso di truffare oltre 30.000 persone e diverse compagnie assicurative. Tramite siti web di finti intermediari, la gang offriva assicurazioni RC scontate e ovviamente mai reali. La banda è arrivata aguadagnare oltre 15.000 euro al giorno
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Truffa milionaria
Una truffa assicurativa milionaria ai danni di circa 30.000 persone e numerose compagnie assicurative. Questo è quello che hanno scoperto le forze dell'ordine dopo un'indagine durata mesi e che ha portato all'arresto dei fratelli Dionigi e Federico Catena, i capi dell'organizzazione, e altre otto persone.
Il sistema escogitato era complesso e ben architettato: tramite alcuni siti di finti intermediari (le indagini ne hanno censiti altri settanta) e l'utilizzo di alcuni call center, la banda offriva assicurazioni RC false, allettando i clienti con prezzi scontato, rispetto a quelli delle vere compagnie. Un sisitema che ha consentito alla banda, attiva con questa truffa dal 2012, di guadagnare fino a 15.000 euro al giorno. Le indagini sono partite da Milano, dove hanno sede alcune delle compagnie truffate e poi trasferita per competenza a Santa Maria Capua Vetere. Spiega Alessandro di Vico, sostituto procuratore e titolare dell'indagine: "Solo noi abbiamo accertato la presenza di almeno tremila denunce per truffa ma si tratta di un dato che non rappresenta neanche il 10% delle truffe effettivamente perpetrate. Purtroppo molti cittadini assicurati si accorgono del raggiro solo se fanno un incidente stradale o se vengono controllati per strada dalle forze dell'ordine". I Catena, noti a Villa Literno (Caserta) per la loro vita lussuosa, avevano adottato una gestione del sistema quasi manageriale tanto che, lo ha rivelato un membro dell'organizzazione, pretendevano esami delle urine per scongiurare l'utilizzo di droga da parte degli affiliati e reinvestivano molti dei guadagni in altre attività diversificando così il business.
Una truffa assicurativa milionaria ai danni di circa 30.000 persone e numerose compagnie assicurative. Questo è quello che hanno scoperto le forze dell'ordine dopo un'indagine durata mesi e che ha portato all'arresto dei fratelli Dionigi e Federico Catena, i capi dell'organizzazione, e altre otto persone.
Il sistema escogitato era complesso e ben architettato: tramite alcuni siti di finti intermediari (le indagini ne hanno censiti altri settanta) e l'utilizzo di alcuni call center, la banda offriva assicurazioni RC false, allettando i clienti con prezzi scontato, rispetto a quelli delle vere compagnie. Un sisitema che ha consentito alla banda, attiva con questa truffa dal 2012, di guadagnare fino a 15.000 euro al giorno. Le indagini sono partite da Milano, dove hanno sede alcune delle compagnie truffate e poi trasferita per competenza a Santa Maria Capua Vetere. Spiega Alessandro di Vico, sostituto procuratore e titolare dell'indagine: "Solo noi abbiamo accertato la presenza di almeno tremila denunce per truffa ma si tratta di un dato che non rappresenta neanche il 10% delle truffe effettivamente perpetrate. Purtroppo molti cittadini assicurati si accorgono del raggiro solo se fanno un incidente stradale o se vengono controllati per strada dalle forze dell'ordine". I Catena, noti a Villa Literno (Caserta) per la loro vita lussuosa, avevano adottato una gestione del sistema quasi manageriale tanto che, lo ha rivelato un membro dell'organizzazione, pretendevano esami delle urine per scongiurare l'utilizzo di droga da parte degli affiliati e reinvestivano molti dei guadagni in altre attività diversificando così il business.
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