Arthur Wheeler, l'uomo del record imbattibile

Non  è uno sport per vecchi
La MotoGP, come molti altri sport, è una disciplina dominata dai giovani. Istinto, incoscienza, esuberanza fisica, infatti, spesso (ma non sempre) sono fondamentali anche più dell'esperienza per primeggiare in un mondo che corre letteralmente a oltre 300 km/h, che cambia radicalmente a ogni stagione, che spinge il limite inesorabilmente sempre più in là. La dimostrazione l'abbiamo ogni stagione e soprattutto l'abbiamo nelle statistiche dove l'età anagrafica la fa da padrone. In questi anni l'età media dei piloti vincenti si è abbassata parecchio e adesso fa sorridere ricordare record fino a qualche decennio fa incredibili, come l'età della prima vittoria in gara o addirittura nel mondiale, polverizzati da nuove leve sempre più agguerrite e preparate. La riprova l'abbiamo anche nell'unico record fino a ora imbattutto, ormai da 60 anni, vale a dire il primato per il pilota più anziano a vincere un GP. Il suo nome era quello di Arthur Wheeler, un mestierante dei GP, uno, per intenderci che non ha mai vinto un mondiale e le cui vittorie si contano sulla punta delle dita. Se non l'avete mai sentito nominare non preoccupatevi, Wheeler fu un pilota attivo negli anni 60 che legò il suo nome a Moto Guzzi e che raggiunse l'apice della sua carriera, vale a dire un terzo posto in classifica generale della 250 nel 1962, l'ultimo suo anno di carriera. Fu proprio quell'anno che Wheeler salutò il mondo delle corse con il botto, vale a dire con una vittoria nell'ultma gara stagionale in Argentina alla "veneranda età" di 46 anni e 70 giorni (giorno, tra l'altro, che segna l'ultima vittoria di Guzzi nel Mondiale). Un'età che fa strabuzzare gli occhi, soprattutto alla luce della situazione attuale, dove il pilota più anziano è Valentino Rossi, ancora al vertice, senza dubbio, ma che a 41 anni suonati, ha non pochi grattacapi per cercare di tenere il passo dei piloti più giovani e dififcilmente arriverà a soffiare il record del "vecchio" Arthur.