In arrivo incentivi per e-bike?
La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato di volere inserire nel prossimo decreto Maggio dei contributi fino a 500 euro per l’acquisto di bici a pedalata assistita. Una misura erogata sotto forma di “sconto” dei rivenditori e non prevederebbe vincoli di reddito o di rottamazione. Un provvedimento importante, ma da attuare con giudizio e in tempi rapidi
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Green Planet
Sostegno anche per monopattini e sharing
Potrebbero arrivare a giorni gli incentivi per l’acquisto di bici a pedalata assistita. A dichiararlo è la ministra dei Trasporti Paola De Micheli intenzionata a inserire il provvedimento nel prossimo decreto Maggio contenente le norme per affrontare l’emergenza coronavirus. L’importo previsto sarebbe “fino a 500 euro”, una cifra più consistente rispetto a quella di 200 euro annunciata appena pochi giorni fa. Le agevolazioni sarebbero svincolate da parametri restrittivi come soglie di reddito o obbligo di rottamazione come previsto dal Bonus mobilità. Un intervento, quest’ultimo, inserito nel Decreto Clima dello scorso ottobre e ancora mancante dei regolamenti per renderlo operativo che erano attesi a marzo 2020. Il ritardo accumulato fa pensare che l’attivazione del Bonus mobilità sarà rimandata a data da destinarsi e sostituita nell’immediato con gli incentivi annunciati dalla De Micheli. A farlo presupporre è anche il superamento dell’emergenza inquinamento, per il quale era stato concepita l’agevolazione, dovuta al miglioramento della qualità dell’aria favorita dal lockdown. Il nuovo contributo del decreto Maggio dovrebbe arrivare sotto forma di rimborso dopo l’acquisto, con lo “sconto” anticipato dal negoziante e poi restituito dalla Stato. Una formula collaudata che, però, potrebbe avere dei problemi. A sottolinearlo e Piero Nigrelli, responsabile del Settore Ciclo di Ancma. “Per rendere efficace l’agevolazione è prima di tutto necessario approvare la circolare che autorizza i negozi di bici alla riapertura immediata. I rivenditori, infatti, hanno bisogno di alcuni giorni per riavviare l’attività, tempo che si prolunga ancora per la necessità di predisporre il negozio alla vendita in sicurezza per evitare contagi”. Altro importante aspetto sottolineato dal responsabile di Ancma riguarda i meccanismi per erogare gli incentivi. “Dopo due mesi di chiusura dei negozi, i rivenditori sono già in forte sofferenza economica e bisogna consentire una ripresa rapida stabilendo iter burocratici snelli e, soprattutto, tempi veloci per il rimborso dei soldi anticipati. Chiudiamo che avvenga entro due settimane altrimenti il provvedimento potrebbe rilevarsi drammatico per i rivenditori già a corto di liquidità”. Ricordiamo che gli interventi a favore della mobilità dolce pesati dalla ministra De Micheli includerebbero anche sostegni per i mezzi di micromobilità elettrica e per lo sharing a due ruote, nonché contributi per i Comuni per realizzare le ciclabili temporanee per garantire spostamenti in sicurezza. “Un disegno encomiabile”, sottolinea Nigrelli, “che deve essere attuato in tempi brevi per evitare che i vantaggi teorici del piano siano vanificati nella pratica”.
Potrebbero arrivare a giorni gli incentivi per l’acquisto di bici a pedalata assistita. A dichiararlo è la ministra dei Trasporti Paola De Micheli intenzionata a inserire il provvedimento nel prossimo decreto Maggio contenente le norme per affrontare l’emergenza coronavirus. L’importo previsto sarebbe “fino a 500 euro”, una cifra più consistente rispetto a quella di 200 euro annunciata appena pochi giorni fa. Le agevolazioni sarebbero svincolate da parametri restrittivi come soglie di reddito o obbligo di rottamazione come previsto dal Bonus mobilità. Un intervento, quest’ultimo, inserito nel Decreto Clima dello scorso ottobre e ancora mancante dei regolamenti per renderlo operativo che erano attesi a marzo 2020. Il ritardo accumulato fa pensare che l’attivazione del Bonus mobilità sarà rimandata a data da destinarsi e sostituita nell’immediato con gli incentivi annunciati dalla De Micheli. A farlo presupporre è anche il superamento dell’emergenza inquinamento, per il quale era stato concepita l’agevolazione, dovuta al miglioramento della qualità dell’aria favorita dal lockdown. Il nuovo contributo del decreto Maggio dovrebbe arrivare sotto forma di rimborso dopo l’acquisto, con lo “sconto” anticipato dal negoziante e poi restituito dalla Stato. Una formula collaudata che, però, potrebbe avere dei problemi. A sottolinearlo e Piero Nigrelli, responsabile del Settore Ciclo di Ancma. “Per rendere efficace l’agevolazione è prima di tutto necessario approvare la circolare che autorizza i negozi di bici alla riapertura immediata. I rivenditori, infatti, hanno bisogno di alcuni giorni per riavviare l’attività, tempo che si prolunga ancora per la necessità di predisporre il negozio alla vendita in sicurezza per evitare contagi”. Altro importante aspetto sottolineato dal responsabile di Ancma riguarda i meccanismi per erogare gli incentivi. “Dopo due mesi di chiusura dei negozi, i rivenditori sono già in forte sofferenza economica e bisogna consentire una ripresa rapida stabilendo iter burocratici snelli e, soprattutto, tempi veloci per il rimborso dei soldi anticipati. Chiudiamo che avvenga entro due settimane altrimenti il provvedimento potrebbe rilevarsi drammatico per i rivenditori già a corto di liquidità”. Ricordiamo che gli interventi a favore della mobilità dolce pesati dalla ministra De Micheli includerebbero anche sostegni per i mezzi di micromobilità elettrica e per lo sharing a due ruote, nonché contributi per i Comuni per realizzare le ciclabili temporanee per garantire spostamenti in sicurezza. “Un disegno encomiabile”, sottolinea Nigrelli, “che deve essere attuato in tempi brevi per evitare che i vantaggi teorici del piano siano vanificati nella pratica”.
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