ANCMA: “Rilanciare il mercato e combattere il caro assicurazioni”
L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori si è riunita per l'assemblea generale 2015 e si sono toccati molti temi fondamentali per il rilancio del settore due ruote, compresa la mai terminata battaglia contro il rincaro costante delle assicurazioni
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Assicurazioni, urge il calo dei premi
Con l'occasione dell'assemblea generale per l'anno 2015, i vertici di ANCMA si sono riuniti qualche settimana fa per fare il punto della situazione sull'andamento del settore moto. Uno dei temi principali toccati è quello del caro assicurazioni che in Italia tocca vette ormai imbarazzanti. Basti pensare che assicurare una moto nel nostro paese costa mediamente il 90% in più del resto d'Europa, un dato assurdo che contribuisce non poco alla stagnazione del mercato. Spiega Capelli, presidente di Confindustria ANCMA: “Rivolgiamo tutti i nostri sforzi a rendere protagoniste le aziende, sia del mondo bici sia del mondo moto, perché è proprio grazie al loro impegno che l’Italia vanta l’evento dedicato alle due ruote più importante e longevo del mondo. Sarà la leva culturale, accanto al costante dialogo con le Istituzioni, che potrà offrire al mercato l’opportunità di rilanciarsi. Stiamo collaborando con tutti i livelli istituzionali per affrontare il caro assicurazioni." Nell’ultimo biennio infatti i costi di assicurazione dei veicoli a motore hanno subito una leggera flessione, dovuti alla crisi economica, che ha determinato una contrazione della circolazione stradale e, conseguentemente, dei sinistri. In questo panorama però fanno eccezione i mezzi a due ruote che vedono la RCA ancora in aumento. Secondo uno studio commissionato all’Università LUISS di Roma, il problema dei costi assicurativi molto alti starebbe nel risarcimento diretto: eliminando i rimborsi a forfait tra le imprese assicurative il problema potrebbe essere, in gran parte arginato. Il fatto è che il problema sembra essere di difficile soluzioni, anche per “cause” che non trovano spiegazioni dettate dal buon senso. Uno dei dilemmi più assurdi infatti è come negli ultimi anni compresi tra il 2007 e il 2012 i costi a carico delle compagnie assicuratrici siano diminuiti del 73%, eppure questo risparmio non ha avuto nessun effetto positivo sul prezzo delle polizze. Un'anomalia difficile da spiegare ma che dovrà essere al più presto risolta. Speriamo che il 2016 sia l'anno del cambiamento.
Con l'occasione dell'assemblea generale per l'anno 2015, i vertici di ANCMA si sono riuniti qualche settimana fa per fare il punto della situazione sull'andamento del settore moto. Uno dei temi principali toccati è quello del caro assicurazioni che in Italia tocca vette ormai imbarazzanti. Basti pensare che assicurare una moto nel nostro paese costa mediamente il 90% in più del resto d'Europa, un dato assurdo che contribuisce non poco alla stagnazione del mercato. Spiega Capelli, presidente di Confindustria ANCMA: “Rivolgiamo tutti i nostri sforzi a rendere protagoniste le aziende, sia del mondo bici sia del mondo moto, perché è proprio grazie al loro impegno che l’Italia vanta l’evento dedicato alle due ruote più importante e longevo del mondo. Sarà la leva culturale, accanto al costante dialogo con le Istituzioni, che potrà offrire al mercato l’opportunità di rilanciarsi. Stiamo collaborando con tutti i livelli istituzionali per affrontare il caro assicurazioni." Nell’ultimo biennio infatti i costi di assicurazione dei veicoli a motore hanno subito una leggera flessione, dovuti alla crisi economica, che ha determinato una contrazione della circolazione stradale e, conseguentemente, dei sinistri. In questo panorama però fanno eccezione i mezzi a due ruote che vedono la RCA ancora in aumento. Secondo uno studio commissionato all’Università LUISS di Roma, il problema dei costi assicurativi molto alti starebbe nel risarcimento diretto: eliminando i rimborsi a forfait tra le imprese assicurative il problema potrebbe essere, in gran parte arginato. Il fatto è che il problema sembra essere di difficile soluzioni, anche per “cause” che non trovano spiegazioni dettate dal buon senso. Uno dei dilemmi più assurdi infatti è come negli ultimi anni compresi tra il 2007 e il 2012 i costi a carico delle compagnie assicuratrici siano diminuiti del 73%, eppure questo risparmio non ha avuto nessun effetto positivo sul prezzo delle polizze. Un'anomalia difficile da spiegare ma che dovrà essere al più presto risolta. Speriamo che il 2016 sia l'anno del cambiamento.
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