Alpha sarà la prima e-bike a idrogeno?
Impegnata da anni nello sviluppo di un ciclo ad H2, la Pragma Industries promette di essere prossima alla commercializzazione del primo modello alimentato a idrogeno. Simile per estetica a una normale e-bike, nasconde nel telaio una piccola fuel cell in grado di generare energia per mantenere cariche le batterie da 150 Wh e per assicurare una autonomia di 100 km
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Green Planet
Un “pieno” in due minuti
Con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, potrebbe arrivare sul mercato la prima bici a pedalata assistita a idrogeno. A proporla è la francese Pragma Industries con la Alpha, e-bike equipaggiata con motore centrale della Brose e con batterie agli ioni di litio da 150 Wh. A fare la differenza è la cella a combustibile da 150 W con tecnologia PEM (Proton Exchange Membrane) addetta alla generazione di "corrente" per ricaricare le batterie mentre si pedala. Una fuel cell alimentata dai 2 litri di idrogeno stivati nel serbatoio integrato nel telaio come le altre componenti del sistema. L’esito è un’autonomia dichiarata di 100 km, molti considerati i 150 Wh degli accumulatori, ma in linea con le bici elettriche pure di gamma medio-alta. Il vantaggio principale starebbe soprattutto nei tempi per il ripristino dell’energia: il rifornimento di H2 richiede soltanto 2 minuti contro le 3-4 ore per il “pieno” delle batterie. Quanto alla produzione dell’idrogeno, l’azienda transalpina fornisce ai possessori dell’Alpha l’H2 Spring realizzata dalla Ataway che consentirebbe di ricavare H2 con acqua ed elettricità tramite l’elettrolisi. Una soluzione efficace che, però, ha il limite di non potere essere trasportata con facilità rendendo difficile il rifornimento di idrogeno lontano da casa, a meno di non avere la possibilità di riempire delle capsule da portare nello zaino. Una complicazione inesistente con le e-bike tradizionali ricaricabili da qualsiasi presa con l’apposito caricatore. Per il resto la Pragma Alpha appare una normale e-bike equipaggiata con freni a disco, forcella ammortizzata e cambio nel mozzo posteriore. Non si conoscono ancora l’effettiva data di commercializzazione e il prezzo. In passato gli uomini della società francese avevano annunciato un listino intorno ai 2.300 euro al quale probabilmente si dovrà aggiungere la spesa per la mini centrale di produzione dell’idrogeno.
Con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, potrebbe arrivare sul mercato la prima bici a pedalata assistita a idrogeno. A proporla è la francese Pragma Industries con la Alpha, e-bike equipaggiata con motore centrale della Brose e con batterie agli ioni di litio da 150 Wh. A fare la differenza è la cella a combustibile da 150 W con tecnologia PEM (Proton Exchange Membrane) addetta alla generazione di "corrente" per ricaricare le batterie mentre si pedala. Una fuel cell alimentata dai 2 litri di idrogeno stivati nel serbatoio integrato nel telaio come le altre componenti del sistema. L’esito è un’autonomia dichiarata di 100 km, molti considerati i 150 Wh degli accumulatori, ma in linea con le bici elettriche pure di gamma medio-alta. Il vantaggio principale starebbe soprattutto nei tempi per il ripristino dell’energia: il rifornimento di H2 richiede soltanto 2 minuti contro le 3-4 ore per il “pieno” delle batterie. Quanto alla produzione dell’idrogeno, l’azienda transalpina fornisce ai possessori dell’Alpha l’H2 Spring realizzata dalla Ataway che consentirebbe di ricavare H2 con acqua ed elettricità tramite l’elettrolisi. Una soluzione efficace che, però, ha il limite di non potere essere trasportata con facilità rendendo difficile il rifornimento di idrogeno lontano da casa, a meno di non avere la possibilità di riempire delle capsule da portare nello zaino. Una complicazione inesistente con le e-bike tradizionali ricaricabili da qualsiasi presa con l’apposito caricatore. Per il resto la Pragma Alpha appare una normale e-bike equipaggiata con freni a disco, forcella ammortizzata e cambio nel mozzo posteriore. Non si conoscono ancora l’effettiva data di commercializzazione e il prezzo. In passato gli uomini della società francese avevano annunciato un listino intorno ai 2.300 euro al quale probabilmente si dovrà aggiungere la spesa per la mini centrale di produzione dell’idrogeno.
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