Salta al contenuto principale

Agostini: "Difficile che Rossi torni a dominare"

Giacomo Agostini parla della prossima stagione MotoGP e prevede difficoltà per Rossi, risultati a sopresa per  Marc Marquez e ancora poche soddisfazioni per Ducati.

Agostini non scommette sulla vittoria di Rossi

Giacomo Agostini è il pilota più titolato nella storia del Motomondiale, 15 campionati vinti in diverse categorie e una carriera divisa fra MV Agusta e Yamaha. Ora è uomo immagine della casa di Iwata e segue da vicino le vicende dei piloti impegnati nella MotoGP, con un occhio particolare per Valentino Rossi che è da sempre il suo preferito. Con il ritorno del Dottore accanto a Jorge Lorenzo, Mino pronostica un 2013 a favore dello spagnolo: "il ritorno di Valentino in Yamaha non sarà facile, potrà conquistare una o due vittorie ma non dominerà come un tempo. I suoi rivali sono più giovani e in continua evoluzione. Sia Lorenzo che Pedrosa, se andranno forte come quest'anno, saranno rivali pericolosi, Valentino comunque lotterà sempre per il podio".

"Marquez farà un grande campionato"

Agostini vede in Marc Marquez vero talento, ma cosiglia di non correre troppo: "Marquez sta meravigliando tutti, spero che riceva buoni consigli perché vincere da subito è difficile, gli serve tempo per maturare. Farà un grande campionato, ma non deve pretendere di fare tutto già dal primo anno. Passare dai 140 CV delle Moto2 ai 240 CV delle MotoGP è molto difficile, non deve essere troppo precipitoso. Per quanto riguarda gli italiani, devono trovare altri talenti per superare la Spagna, che a parte Nieto, non ha mai avuto grandi campioni in passato. La nostra federazione sta facendo un buon lavoro con i nuovi piloti però ci serve ancora un po' di tempo per raccoglierne i frutti"

Stoner non tornerà e Ducati è un rebus

Sull'uscente Casey Stoner, Agostini infine non pensa che lo rivedremo in pista: "Ritornare è sempre un errore secondo me, anche se starà fuori un solo anno. Basta vedere come lavorano i piloti durante i test invernali, lavorano costantemente per alzare il livello, un anno di inattività può significare perdere 2 o 3 decimi al giro, è questo che fa realmente la differenza. Anche Ducati è difficile prevedere cosa farà, nel nostro sport i piloti sono importanti ma c'è bisogno di un progetto solido per riuscire a migliorare la situazione".
Aggiungi un commento
giggio
Lun, 12/24/2012 - 11:02
Concordo con il mitico Agostini: ormai Valentino ha perso quel qualcosa in più... con tutto quello che ha vinto (e con gli anni che passano) non è facile trovare la giusta motivazione