Agnelli, le bici elettriche vintage per davvero
Ecco delle bici elettriche che non sono vintage solo nell'aspetto: prendono dal passato telaio e serbatoio, recuperati da vecchi mezzi di oltre tenta anni fa. Di moderno c'è solo il kit elettrico composto dal motore Bafang posteriore e dalle batterie con celle Panasonic che garantiscono un'autonomia di 70 km
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Green Planet
Pezzi unici realizzati a mano
Le potremmo identificare con le e-bike dallo stile retrò che vanno per la maggiore, ma le Agnelli Milano Bici sono qualcosa in più. A rendere diversi da altre proposte che si ispirano al passato i modelli costruiti ad Abbiategrasso ci sono elementi veramente d'epoca. Il primo è il telaio, recuperato dalle biciclette in acciaio costruite tra gli anni Settanta e Novanta, sverniciato e modificato per adattarlo alle nuove esigenze, in particolare allargando il carro posteriore per fare posto ai cerchi da 26” con gomme balloon e motore nel mozzo. Una volta preparati, i telai sono verniciati a polvere, tecnica a minore impatto ambientale e che rende la tinta più resistente, e poi assemblati in modo artigianale con gli altri elementi. Tra questi un altro pezzo d'epoca, il serbatoio che “nasconde” gli accumulatori, e che viene preso da ciclomotori e moto prodotti tra gli anni Quaranta e Sessanta, come il Guzzino o l'Aquilotto (ma la lista dei "donatori" è lunga). Vintage soltanto nell'aspetto, in quanto prodotti oggi, sono sella con molle e manopole in pelle della Brooks, forcella a doppio tubo e altri elementi estetici. È invece moderno il kit elettrico composto dal motore Bafang da 250 W e dalla batterie con celle Panasonic da 360 Wh che garantiscono un'autonomia compresa tra 40 e 70 km. Infine troviamo pure luci a LED, monoammortizzatore posteriore, freni a tamburo davanti e a disco dietro (da 160 mm) e il cambio a 6 velocità “regolato a 3”, ossia con tre corone effettivamente utilizzabili e le restanti adoperate come “spessore” per allineare correttamente la catena. Il risultato di questa miscela tra passato e presente sono pezzi unici con prezzi adeguati all'artigianalità e originalità del prodotto, si parte da 7.500 e si arriva a 9.500 euro.
Le potremmo identificare con le e-bike dallo stile retrò che vanno per la maggiore, ma le Agnelli Milano Bici sono qualcosa in più. A rendere diversi da altre proposte che si ispirano al passato i modelli costruiti ad Abbiategrasso ci sono elementi veramente d'epoca. Il primo è il telaio, recuperato dalle biciclette in acciaio costruite tra gli anni Settanta e Novanta, sverniciato e modificato per adattarlo alle nuove esigenze, in particolare allargando il carro posteriore per fare posto ai cerchi da 26” con gomme balloon e motore nel mozzo. Una volta preparati, i telai sono verniciati a polvere, tecnica a minore impatto ambientale e che rende la tinta più resistente, e poi assemblati in modo artigianale con gli altri elementi. Tra questi un altro pezzo d'epoca, il serbatoio che “nasconde” gli accumulatori, e che viene preso da ciclomotori e moto prodotti tra gli anni Quaranta e Sessanta, come il Guzzino o l'Aquilotto (ma la lista dei "donatori" è lunga). Vintage soltanto nell'aspetto, in quanto prodotti oggi, sono sella con molle e manopole in pelle della Brooks, forcella a doppio tubo e altri elementi estetici. È invece moderno il kit elettrico composto dal motore Bafang da 250 W e dalla batterie con celle Panasonic da 360 Wh che garantiscono un'autonomia compresa tra 40 e 70 km. Infine troviamo pure luci a LED, monoammortizzatore posteriore, freni a tamburo davanti e a disco dietro (da 160 mm) e il cambio a 6 velocità “regolato a 3”, ossia con tre corone effettivamente utilizzabili e le restanti adoperate come “spessore” per allineare correttamente la catena. Il risultato di questa miscela tra passato e presente sono pezzi unici con prezzi adeguati all'artigianalità e originalità del prodotto, si parte da 7.500 e si arriva a 9.500 euro.
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