Afriquia Merzouga Rally, seconda tappa: Kevin Benavides colpisce ancora
Honda continua a dominare l’Afriquia Merzouga Rally. Dopo la vittoria di ieri di Joan Barreda è la volta del compagno di squadra Kevin Bevanides, già autore del miglior tempo durante il prologo. Barreda guida la classifica generale provvisoria seguito da Benavides e Quintanilla su Husqvarna
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Honda domina la gara
Sulla scia di una prima tappa di 206 chilometri, i concorrenti dell’Afriquia Merzouga Rally il giorno successivo hanno affrontato 175 chilometri suddivisi in due lunghi anelli che hanno coperto ampie zone di dune. Il livello di difficoltà derivante dalle alte temperature, le specificità della navigazione e la sabbia soffice ha richiesto molta concentrazione per portare a termine la giornata.
Ad affermarsi nella seconda tappa è stato Kevin Benavides. L'argentino, che aveva già ottenuto il miglior tempo nel prologo di 5 chilometri di domenica scorsa, offre così alla Honda la sua seconda vittoria in due tappe, il giorno dopo il successo di Joan Barreda. Benavides ha chiuso in testa davanti al cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna, che era già salito sul podio il giorno prima, e Toby Price su KTM. "È stata una bellissima tappa. È la terza vittoria per Honda dall’inizio del rally e ciò dimostra quanto ci impegniamo. Ho guidato in modo aggressivo, anche se ho dovuto rallentare alla fine della tappa perché avevo poca benzina. Prepareremo bene la moto per essere pronti domani per la tappa marathon» racconta il pilota argentino.
A guidare la classifica generale provvisoria resta Joan Barreda, tornato ai rally in occasione del Merzouga dopo un infortunio: «Mi fa sempre male il polso operato il febbraio scorso. Oggi è stata una tappa difficile e ho perso tempo per trovare un waypoint. Spero che la giornata di domani sia migliore per me: partirò in una posizione più favorevole e spero di poter recuperare dei minuti e risalire in classifica." Dietro a Barreda, nella generale, si piazzano provvisoriamente Benavides e Quintanilla.
L’Afriquia Merzouga Rally è una gara molto dura, ma ha la vocazione di essere il trampolino di lancio per i piloti amatori che vogliono farsi le ossa e partecipare ai rally raid più prestigiosi. Durante il workshop, Franz Verhoeven, dieci Dakar alle spalle e coach dei concorrenti amatori durate la competizione marocchina, spiega come conservare una buona concentrazione nelle lunghe speciali: «La cosa più importante del rally è divertirsi correndo in moto e navigando. Non bisogna avere un approccio alla gara esitante o stare sulla difensiva. E poi, noi tutti abbiamo metodi per lasciare il vuoto dietro di noi e rimanere concentrati sulla guida, sulla navigazione e sulle scelte da fare. Quando sono tornato dalla Dakar la gente mi diceva: "Ho visto dei paesaggi magnifici". Io non avevo visto niente, ho sempre guardato davanti alla mia moto e basta! Per gestire la fatica spesso mi concentravo sulla respirazione. Avevo fatto yoga per ottimizzare il respiro. Dopo ogni passaggio difficile mi prendevo il tempo per concentrarmi inalando, espirando e assicurandomi che l'ossigeno si diffondesse nel mio corpo. È un piccolo gesto che mi è servito molto».
I concorrenti ieri sera hanno ricaricato le batterie prima di affrontare la terza giornata. E per una buona ragione: si tratta della tappa regina dell'Afriquia Merzouga Rally, la più lunga, con 241 chilometri. Dopo un collegamento di 63 chilometri seguirà una serie di aree di dune prima di raggiungere un bivacco allestito nel mezzo del deserto. Questa è la prima parte della tappa marathon, dove nessuno potrà beneficiare dell’assistenza del suo team. La solidarietà sarà perciò necessaria per riparare i mezzi e riposarsi prima di lanciarsi nella quarta tappa il giorno successivo.
Classifica generale dopo la seconda tappa: 1. Barreda (Honda) 06.12’27’’ - 2. Benavides (Honda) +03’36’’ - 3. Quintanilla (Husqvarna) +04’53’’ - 4. Caimi (Yamaha) +07’01’’ - 5. Price (KTM) +09’28’’ - 6. Brabec (Honda) +11’21’’ - 7. Cornejo (Honda) +14’30’’ - 8. Pedrero (Sherco) +17’02’’ - 9. Santolino (Sherco) +29’08’’ - 10. Duplessis (Sherco) +36’10’’
Sulla scia di una prima tappa di 206 chilometri, i concorrenti dell’Afriquia Merzouga Rally il giorno successivo hanno affrontato 175 chilometri suddivisi in due lunghi anelli che hanno coperto ampie zone di dune. Il livello di difficoltà derivante dalle alte temperature, le specificità della navigazione e la sabbia soffice ha richiesto molta concentrazione per portare a termine la giornata.
Ad affermarsi nella seconda tappa è stato Kevin Benavides. L'argentino, che aveva già ottenuto il miglior tempo nel prologo di 5 chilometri di domenica scorsa, offre così alla Honda la sua seconda vittoria in due tappe, il giorno dopo il successo di Joan Barreda. Benavides ha chiuso in testa davanti al cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna, che era già salito sul podio il giorno prima, e Toby Price su KTM. "È stata una bellissima tappa. È la terza vittoria per Honda dall’inizio del rally e ciò dimostra quanto ci impegniamo. Ho guidato in modo aggressivo, anche se ho dovuto rallentare alla fine della tappa perché avevo poca benzina. Prepareremo bene la moto per essere pronti domani per la tappa marathon» racconta il pilota argentino.
A guidare la classifica generale provvisoria resta Joan Barreda, tornato ai rally in occasione del Merzouga dopo un infortunio: «Mi fa sempre male il polso operato il febbraio scorso. Oggi è stata una tappa difficile e ho perso tempo per trovare un waypoint. Spero che la giornata di domani sia migliore per me: partirò in una posizione più favorevole e spero di poter recuperare dei minuti e risalire in classifica." Dietro a Barreda, nella generale, si piazzano provvisoriamente Benavides e Quintanilla.
L’Afriquia Merzouga Rally è una gara molto dura, ma ha la vocazione di essere il trampolino di lancio per i piloti amatori che vogliono farsi le ossa e partecipare ai rally raid più prestigiosi. Durante il workshop, Franz Verhoeven, dieci Dakar alle spalle e coach dei concorrenti amatori durate la competizione marocchina, spiega come conservare una buona concentrazione nelle lunghe speciali: «La cosa più importante del rally è divertirsi correndo in moto e navigando. Non bisogna avere un approccio alla gara esitante o stare sulla difensiva. E poi, noi tutti abbiamo metodi per lasciare il vuoto dietro di noi e rimanere concentrati sulla guida, sulla navigazione e sulle scelte da fare. Quando sono tornato dalla Dakar la gente mi diceva: "Ho visto dei paesaggi magnifici". Io non avevo visto niente, ho sempre guardato davanti alla mia moto e basta! Per gestire la fatica spesso mi concentravo sulla respirazione. Avevo fatto yoga per ottimizzare il respiro. Dopo ogni passaggio difficile mi prendevo il tempo per concentrarmi inalando, espirando e assicurandomi che l'ossigeno si diffondesse nel mio corpo. È un piccolo gesto che mi è servito molto».
I concorrenti ieri sera hanno ricaricato le batterie prima di affrontare la terza giornata. E per una buona ragione: si tratta della tappa regina dell'Afriquia Merzouga Rally, la più lunga, con 241 chilometri. Dopo un collegamento di 63 chilometri seguirà una serie di aree di dune prima di raggiungere un bivacco allestito nel mezzo del deserto. Questa è la prima parte della tappa marathon, dove nessuno potrà beneficiare dell’assistenza del suo team. La solidarietà sarà perciò necessaria per riparare i mezzi e riposarsi prima di lanciarsi nella quarta tappa il giorno successivo.
Classifica generale dopo la seconda tappa: 1. Barreda (Honda) 06.12’27’’ - 2. Benavides (Honda) +03’36’’ - 3. Quintanilla (Husqvarna) +04’53’’ - 4. Caimi (Yamaha) +07’01’’ - 5. Price (KTM) +09’28’’ - 6. Brabec (Honda) +11’21’’ - 7. Cornejo (Honda) +14’30’’ - 8. Pedrero (Sherco) +17’02’’ - 9. Santolino (Sherco) +29’08’’ - 10. Duplessis (Sherco) +36’10’’
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