Afriquia Merzouga Rally, Joan Barreda vince la prima tappa
Dopo un breve prologo, l'Afriquia Merzouga Rally 2018 è entrata nel vivo con la prima tappa di 206 chilometri, molto ardua in termini di navigazione. A spuntarla è stato il velocissimo Joan Barreda su Honda, appena tornato alle gare dopo un infortunio che l’aveva costretto a un periodo di riposo
Image
Off-Road
Il ritorno di Bang Bang
Honda resta protagonista dell’edizione 2018 dell’Afriquia Merzouga Rally e lo fa con il ritrovato Joan Barreda che ha ottenuto il miglior piazzamento nella prima prova speciale, dopo che il compagno di squadra Kevin Benavides aveva conquistato la vittoria nel prologo di domenica.
Lo spagnolo ha confermato di essere velocissimo: i 206 chilometri caratterizzati da una miscela di dune di sabbia profonda e piste più veloci e piene di difficoltà si sono dimostrati molto impegnativi, ma Barreda non ha commesso errori nonostante la navigazione complicata. «La prima vera giornata dell’Afriquia Merzouga Rally è stata molto ardua, con molta navigazione e alcune trappole difficili da superare. Sono riuscito a ottenere un buon risultato, ma c'è ancora molta strada da fare e devo continuare a lavorare sodo, rimanere concentrato sulla navigazione e, allo stesso tempo, mantenere il ritmo in pista» commenta il nuovo leader della classifica.
Secondo classificato di giornata il pilota Yamaha Franco Caimi seguito dall’altra Honda di Ricky Brabec, che contribuisce a tenere alto il nome della Casa giapponese.
Oltre alla competizione, l’Afriquia Merzouga Rally dedica molto spazio anche alla formazione. Franz Verhoeven, dieci Dakar a suo conto e coach personale dei concorrenti amatori durante questa edizione della gara, rivela come si superano le dune in maniera efficace: «Quando ci avviciniamo a una duna è importante prendere velocità. La parte bassa della duna è il punto in cui l'effetto dell'impulso è più forte. Non si deve accelerare improvvisamente nel mezzo della salita perché, se si attacca troppo tardi, si rischia di piantarsi. È anche importante non ridurre il gas troppo presto quando si raggiunge la cima. La cosa migliore è aspettare fino a quando la prima ruota non è passata e non vi è gas di taglio. La moto frena e quindi c'è poco rischio di saltare. Occorre fare attenzione a non usare il freno anteriore sulle dune perché si rischia di essere catapultati oltre la moto. L'ideale è cercare di surfare nel modo più fluido possibile».
La seconda tappa, ancora una volta composta da due percorsi ad anello, si svolgerà con una parte nella zona nord di Merzouga e un’altra nell’area sud del Tombouctou Hotel. La navigazione sarà ancora una volta uno dei fattori chiave della giornata con un totale di 175 chilometri da percorrere prima della fine del giorno.
Classifica generale dopo la prima tappa: 1. Barreda (Honda) 3.15'58’’ - 2. Caimi (Yamaha) +8'03’’ - 3. Brabec (Honda) +11'25’’ - 4. Quintanilla (Husqvarna) +12'17’’ - 5. Benavides (Honda) +12'46’’ - 6. Pedrero (Sherco) +14'23’’ - 7. Price (KTM) +14'54’’ - 8. Cornejo (Honda) +14'57’’ - 9. Santolino (Sherco) +21'31’’ - 10. Short (Husqvarna) +26'14’’
Honda resta protagonista dell’edizione 2018 dell’Afriquia Merzouga Rally e lo fa con il ritrovato Joan Barreda che ha ottenuto il miglior piazzamento nella prima prova speciale, dopo che il compagno di squadra Kevin Benavides aveva conquistato la vittoria nel prologo di domenica.
Lo spagnolo ha confermato di essere velocissimo: i 206 chilometri caratterizzati da una miscela di dune di sabbia profonda e piste più veloci e piene di difficoltà si sono dimostrati molto impegnativi, ma Barreda non ha commesso errori nonostante la navigazione complicata. «La prima vera giornata dell’Afriquia Merzouga Rally è stata molto ardua, con molta navigazione e alcune trappole difficili da superare. Sono riuscito a ottenere un buon risultato, ma c'è ancora molta strada da fare e devo continuare a lavorare sodo, rimanere concentrato sulla navigazione e, allo stesso tempo, mantenere il ritmo in pista» commenta il nuovo leader della classifica.
Secondo classificato di giornata il pilota Yamaha Franco Caimi seguito dall’altra Honda di Ricky Brabec, che contribuisce a tenere alto il nome della Casa giapponese.
Oltre alla competizione, l’Afriquia Merzouga Rally dedica molto spazio anche alla formazione. Franz Verhoeven, dieci Dakar a suo conto e coach personale dei concorrenti amatori durante questa edizione della gara, rivela come si superano le dune in maniera efficace: «Quando ci avviciniamo a una duna è importante prendere velocità. La parte bassa della duna è il punto in cui l'effetto dell'impulso è più forte. Non si deve accelerare improvvisamente nel mezzo della salita perché, se si attacca troppo tardi, si rischia di piantarsi. È anche importante non ridurre il gas troppo presto quando si raggiunge la cima. La cosa migliore è aspettare fino a quando la prima ruota non è passata e non vi è gas di taglio. La moto frena e quindi c'è poco rischio di saltare. Occorre fare attenzione a non usare il freno anteriore sulle dune perché si rischia di essere catapultati oltre la moto. L'ideale è cercare di surfare nel modo più fluido possibile».
La seconda tappa, ancora una volta composta da due percorsi ad anello, si svolgerà con una parte nella zona nord di Merzouga e un’altra nell’area sud del Tombouctou Hotel. La navigazione sarà ancora una volta uno dei fattori chiave della giornata con un totale di 175 chilometri da percorrere prima della fine del giorno.
Classifica generale dopo la prima tappa: 1. Barreda (Honda) 3.15'58’’ - 2. Caimi (Yamaha) +8'03’’ - 3. Brabec (Honda) +11'25’’ - 4. Quintanilla (Husqvarna) +12'17’’ - 5. Benavides (Honda) +12'46’’ - 6. Pedrero (Sherco) +14'23’’ - 7. Price (KTM) +14'54’’ - 8. Cornejo (Honda) +14'57’’ - 9. Santolino (Sherco) +21'31’’ - 10. Short (Husqvarna) +26'14’’
Aggiungi un commento