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Africa Eco Race, presentazione a Verona il 28 maggio

Il rally partirà il 5 gennaio dopo la passerella di Monte Carlo e arriverà il 19 alla mitica spiaggia del Lago Rosa di Dakar. I chilometri di gara saranno oltre 6mila e ci saranno nuovi percorsi in Mauritania. Manca solo l'ufficialità per annunciare la presenza del vincitore 2019 Alessandro Botturi.
Verona, martedì 28 maggio, ore 18.30: l'Africa Eco Race dà appuntamento al nutrito "contingente" italiano al Palazzo della Gran Guardia della città scaligera per svelare le novità dell'edizione 2020. Nell'anno del ritorno della Dakar, che si sposta dal Sudamerica alla penisola arabica, la gara organizzata da Jean Loius Schlesser e René Metge rilancia con un percorso rinnovato, di cui Franco Picco ci ha svelato in anteprima pochi giorni fa qualche dettaglio.

Nuovi percorsi in Mauritania
L'AER 2020 partirà come sempre da Monte Carlo nei giorni successivi le verifiche di Mentone e arriverà al mitico Lago Rosa di Dakar dopo avere attraversato Marocco, Mauritania e Senegal in dodici tappe per 6mila chilometri circa. Le novità pare si concentreranno maggiormente nel tratto mauritano del rally, grazie a nuove strade che permetteranno ai mezzi di assistenza di penetrare maggiormente nell'entroterra e quindi a Metge di disegnare nuove speciali nel territorio più selvaggio e affascinante di tutta la gara.

Partenza il 5 gennaio
Diverse le date rispetto al 2019, con partenza il 5 gennaio e arrivo il 19 dello stesso mese invece che a cavallo di Capodanno. In questo modo Dakar e AER coincideranno come data di inizio, con l'Africa Race che terminerà però due giorni più tardi. Le iscrizioni sono già aperte dal 15 aprile, con tariffe rimaste invariate rispetto agli anni scorsi. Tra le novità anche una classifica dedicata interamente agli SSV, che non dovranno più competere nella stessa categoria con le auto.

Botturi ok
Nell'edizione scorsa la vittoria tra le moto è andata ad Alessandro Botturi, quasi sicuramente al via anche nel 2020, mentre l'anno precedente era stato il modenese Paolo Ceci a conquistare il successo. Sicuramente anche nella prossima edizione gli italiani saranno protagonisti con una nutrita schiera di iscritti, ammalati del vero "mal d'Africa". Tanta attesa anche per vedere se, rispetto agli anni scorsi, le bicilindriche torneranno protagoniste assolute: sotto questo punto di vista KTM sta già lavorando sodo sul nuovo 790 Adventure, mentre la strada per vedere all'opera Yamaha con il Tenere 700 in una gara lunga e impegnativa come la AER appare ben più complicata.
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